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La Formula 1, terminata definitivamente la settima di pausa dopo la gara in Cina, è tornata finalmente in pista per il sesto appuntamento stagionale, il Gran Premio di Miami 2024. Per la seconda volta di fila avremo un weekend con format Sprint a dettare i tempi molti ristretti nel paddock allestito all’interno dell’Hard Rock Stadium dei Miami Dolphins. Proprio per questa tabella di marcia concitata molti team hanno deciso di rimandare i pacchetti di aggiornamenti al prossimo appuntamento, ovvero il Gran Premio di Imola. Tuttavia, McLaren ha preferito rischiare portando in pista una monoposto completamente rivista per quanto riguarda Lando Norris, mentre solo al 50% per Oscar Piastri. Con i piedi di piombo, invece, ci è andata la Scuderia Ferrari che ha modificato in minima parte alcune conformazioni della SF-24 di Charles Leclerc e Carlos Sainz.
Il team di Maranello non ha iniziato al meglio il weekend di Miami con Charles Leclerc che ha completamente saltato la prima ed unica sessione di prove libere. Il monegasco ha perso il controllo della sua monoposto, straordinariamente tinta di azzurro per celebrare i settanta anni della Ferrari sul mercato americano, al passaggio di curva 16 nel terzo settore. Il numero #16, dopo il testacoda, ha cercato di rimettersi correttamente in pista ma il surriscaldamento della frizione lo ha obbligato a scendere dalla vettura e saltare le FP1 osservando al retro-box il lavoro del compagno di squadra Carlos Sainz. Tuttavia, nonostante questo intoppo, Leclerc ha conquistato la prima fila nella Sprint partendo così al fianco del poleman Max Verstappen. Più arretrato, invece, partirà Carlos Sainz, solamente quinto con Sergio Perez e Daniel Ricciardo a dividerlo dal monegasco. La Scuderia Ferrari ha deciso di non portare grandi aggiornamenti a Miami per via del format Sprint rimandando il tutto ad Imola, che si disputerà tra due settimane. Analizzando bene le due SF-24 si nota però che delle novità ci sono, soprattutto al posteriore, dove è stato tolto un elemento aerodinamico. Stiamo infatti parlando del secondo flap posizionato sotto l'ala posteriore ai lati dello scarico centrale. In questo modo sono riusciti a diminuire la resistenza aerodinamica ed il carico sulla vettura a vantaggio di maggior velocità nei tratti rettilinei.
Ad aver rischiato è stata la McLaren che ha portato sulla vettura di Lando Norris un sostanzioso pacchetto di aggiornamenti, mentre su Oscar Piastri solamente il 50% in attesa del restante che dovrebbe essere pronto per Imola. La MCL38 è stata rivista in molte zone come l’ala anteriore, le bocche dei radiatori, il cofano motore e cover sulle sospensioni anteriori e posteriori. In particolare, ci soffermiamo sulle nuove bocche di ingresso aria ai radiatori, che adesso si avvicinano al concetto usato da Red Bull. Il labbro superiore che divide i flussi aria sopra e sotto le pance è stato aumentato di volume, più lungo e grande. Questo gli ha permesso un maggior flusso di aria verso il fondo della vettura; di conseguenza sono state rimpicciolite le bocche aria ai radiatori che restano ancora squadrate e verticali. Le novità tecniche portate dai campioni del mondo di Milton Keynes sulla RB20, ultima monoposto progettata da Adrian Newey, hanno sorpreso tutti i team e in molti seguiranno adesso questo design che vedremo anche sulla Ferrari. Questi aggiornamenti hanno evidenziato una McLaren molto forte nelle qualifiche Shootout, in particolare nelle prime due sessioni con gomme medie. Montate poi le soft, le prestazioni di Lando Norris ed Oscar Piastri sono crollate. Il britannico partirà, infatti, solamente nono nonostante avesse segnato un tempo nettamente inferiore a quello della pole di Verstappen nel SQ2; meglio l’australiano che scatterà sesto.
Immagini realizzate da Gabriele Pirovano