F1, Gp di Gran Bretagna 2015: Mercedes detta legge su una pista tecnica

F1, Gp di Gran Bretagna 2015: Mercedes detta legge su una pista tecnica
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Cambia la pista - questa volta molto tecnica - ma il risultato rimane lo stesso: la Mercedes è ancora davanti a tutti. La Williams sorprende, mentre la Ferrari fa un passo indietro | <i>P.Ciccarone, Silverstone</i>
4 luglio 2015

SILVERSTONE – Prendete un vecchio aeroporto, disegnateci una pista veloce, poi col passare degli anni cambiate il tracciato, mettete chicane e curve qua e là, poi tenete il vecchio disegno, ovvero quello dove non c’erano punti di riferimento. Aggiungete il vento che va a sprazzi da un lato o dall’altro e alla fine ecco il risultato che cambia. Forse.

 

Metti tutto insieme su una pista tecnica e difficile come quella inglese e il risultato viene da solo: due Mercedes davanti, la musica non cambia: Hamilton fa la pole e rinuncia all’ultimo giro risparmiando le gomme, Rosberg rode a 113 millesimi e parte in prima fila: “Lewis ha fatto un giro incredibile, io ci ho provato, quasi tutto perfetto se non fosse stato che lui è stato più bravo di me ma per quanto riguarda la gara credo di avere un buon passo e un buon degrado delle gomme, penso che la musica potrebbe essere diversa” ha detto Rosberg.

Rimane alto il divario tra Mercedes e Ferrari

Le Mercedes, su una pista tecnica, dettano legge, ma stupisce la Williams che piazza Massa e Bottas subito in seconda fila. E anche qua la prestazione è targata Mercedes: “Stiamo lavorando bene e con metodo, non mi stupisce il risultato” dice Massa. Dietro, terza fila, la novità riguarda Raikkonen che precede Vettel, ma le due Ferrari sono a 1 secondo e due decimi di distacco. Brutto segno, come dire che invece di progredire si fa un passo indietro.
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Sabato positivo per la Williams: Felipe Massa e Valtteri Bottas hanno preceduto le Ferrati in qualifica.

 

Non conta il fatto che Vettel sia stato mandato in pista nel traffico nel tentativo di migliorare l’ultimo giro buono, resta il divario che è sempre molto alto. Non si tratta solo di motore, ma tutto l’insieme che non quadra. E visto che qui c’erano modifiche alla macchina, non è che il risultato sia stato favorevole…Nel post qualifiche, i tecnici della Ferrari hanno riscontrato un danno significativo al fondo piatto della SF15-T di Vettel; questo fattore ha dubbio ha inficiato le prestazioni del tedesco, ma neppure Raikkonen, al netto di problemi, è riuscito a stare davanti alle Williams. 

 

A questo punto della stagione, con un mondiale già segnato, cominciate a prendere nota che si parla già del prossimo anno, anche se l’imperativo di Maurizio Arrivabene, responsabile della rossa, resta sempre quello di vincere un paio di gare o tre entro l’anno. Speriamo, ma cosa ha fatto la differenza? “Noi lavoriamo sempre allo stesso modo – dice Massa – vedere le Ferrari dietro per noi è positivo, specie in classifica generale, ma i nostri obiettivi son sempre identici da due anni a questa parte”.

Perché non scegliere Massa per il post Raikkonen?

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Tanti i piloti cui è stato tolto un crono per il taglio di traiettorie. Tra questi spicca Daniel Ricciardo

 

E a questo punto, visto che la gara appare quasi scontata (mai dire mai…), una considerazione: si parla di Bottas come possibile sostituto di Raikkonen alla Ferrari, ma Massa (che a Maranello conoscono bene) si difende dal finlandese, anzi a suo tempo stava davanti a Raikkonen ora sta davanti a Bottas, se proprio devono prendere uno per un periodo di transizione, perché non riprendersi Felipe che ha lasciato un buon ricordo?

 

Ma parlando di vento e curve diverse, i piloti hanno cominciato a tagliare allegramente le traiettorie e così la direzione gara ha deciso di cancellare i migliori tempi ottenuti col taglio. Ricciardo in Q3 è quello che ci ha rimesso di più, visto che da 7 è scivolato al 10 posto, ma su 20 piloti sono stati ben 12 quelli penalizzati nelle qualifiche, un po’ troppo, per cui anche questo aspetto della F.1 diventa ridicolo: a che serve fare vie di fuga enormi se poi, finendoci dentro, si viene penalizzati? E’ un altro aspetto che andrebbe rivisto: “Mettici un bel muro di cemento e poi vediamo se ci provano tutti a tagliare la curva” diceva una volta Robert Kubica. Un po’ drastico senza dubbio, ma che ci fosse un fondo di verità è lampante.

 

 

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