F1, Gp di Gran Bretagna 2015: la riscossa degli idoli di casa

F1, Gp di Gran Bretagna 2015: la riscossa degli idoli di casa
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Silverstone è la gara di casa per molti team, che hanno sede nelle vicinanze del circuito, e per i tre piloti britannici in lizza questo weekend: Hamilton, Button e Stevens
4 luglio 2015

Silverstone è uno dei circuiti attualmente presenti nel calendario del mondiale di Formula 1 a vantare la storia più illustre: il primo Gran Premio della categoria fu disputato proprio sul circuito inglese nel 1950, occasione in cui a vincere fu un italiano, Nino Farina, su Alfa Romeo. L’appuntamento di Gran Bretagna è sempre stato presente nelle 66 stagioni di Formula 1 – un record di longevità pari solo a quello di Monza - e Silverstone ha ospitato l’evento 49 volte. Il circuito presenta inoltre dei tratti iconici, come l’adrenalinica sequenza Copse-Maggott-Becketts.

 

Ma il Gran Premio di Gran Bretagna assume un valore particolare per molti a prescindere dal suo glorioso passato: 7 dei 10 team iscritti al mondiale di Formula 1, infatti, hanno sede nelle vicinanze del circuito. La scuderia più vicina è la Force India, i cui quartieri generali sono situati proprio a Silverstone; la più lontana è la McLaren, che è di casa in quel di Woking, a circa 160 km dal circuito del Northamptonshire.

 

Per molti dipendenti di queste scuderie, la gara britannica rappresenta l’unica occasione di vedere dal vivo il frutto del proprio duro lavoro all’opera. Inevitabile, dunque, che la motivazione a ben figurare dei team sia molto elevata.

Force India e Williams tra le scuderie "di casa"

La Force India, dopo tante tribolazioni, presenterà finalmente proprio in questa occasione la versione aggiornata della VJM08, prefiggendosi l’ambizioso obiettivo di perfezionare il sorpasso sulla Red Bull in classifica costruttori prima della fine dell’anno.
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La Williams a Silverstone punta al terzo podio consecutivo

 

Anche la Williams spera di poter cogliere un buon risultato sul suolo natio: la FW37 si adatta bene alle caratteristiche di Silverstone, circuito tra i più veloci del campionato, in cui i piloti rimangono in pieno per circa il 66% di un giro.

 

La monoposto della scuderia di Grove darà il meglio di sé nei curvoni veloci, mentre sui rettilinei sarà la performante power unit Mercedes a dare una mano. L’obiettivo, per la Williams, è quello di cogliere il terzo podio consecutivo davanti ai propri fan.

Hamilton può battere un record del 1970

Ma non sono solo alcuni team ad essere di casa a Silverstone: sono infatti tre i piloti britannici in attività in Formula 1. Si tratta dell’alfiere della Manor, il ventiquattrenne Will Stevens; il campione del mondo in carica, Lewis Hamilton; e il pilota della McLaren, Jenson Button, vincitore del titolo mondiale nel 2009. Storicamente gli idoli di casa hanno sempre ben figurato a Silverstone: 17 volte su 48 edizioni disputate, a vincere è stato infatti un pilota britannico.
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Hamilton ha chiuso le FP2 in quarta posizione ieri

 

Ed è proprio il successo davanti agli adoranti fan inglesi l’obiettivo per questo fine settimana di Lewis Hamilton, trionfatore su questa pista nel 2008 e nel 2014. “La sensazione vissuta lo scorso anno è indescrivibile: vincere davanti al tuo pubblico a distanza di diversi anni e alla fine di un weekend tribolato è impareggiabile. Ho fan in tutto il mondo, ma vincere a casa propria è una soddisfazione unica”, ha confidato Hamilton.

 

La W06 Hybrid è una monoposto eccellente, il cui unico tallone d’Achille, la delicatezza dei freni, non verrà messo alla prova su una pista che, come detto in precedenza, esalta invece potenza ed efficienza aerodinamica delle monoposto. Per questo motivo, Hamilton è, insieme al compagno di squadra, Nico Rosberg, il favorito per la vittoria in Gran Bretagna.

 

Qualora dovesse prevalere sulla concorrenza, l’anglocaraibico – con tre vittorie sul suolo natio – si avvicinerebbe a Jim Clark, il pilota britannico che detiene il record del maggior numero di successi – cinque – in casa. Clark vinse su tutti e tre i circuiti teatro dell’appuntamento in terra d’Albione con la Formula 1: Silverstone, Aintree e Brands Hatch.

 

Hamilton in questo weekend, però, potrebbe infrangere un altro record, che resiste da ben quarantacinque anni: quello del numero di Gran Premi consecutivi in cui si è disputato almeno un giro al comando. Il trentenne di Stevenage in Austria ha raggiunto quota 17 gare, eguagliando così il risultato conseguito da Jackie Stewart nel 1970.

Il veterano Jenson Button

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Jenson Button è alla sedicesima partecipazione al Gran Premio di Gran Bretagna

 

Se Hamilton vanta prestazioni di tutto rispetto nel Gran Premio di casa, lo stesso non si può dire di Jenson Button: il trentacinquenne pilota della McLaren – giunto alla sedicesima partecipazione alla corsa di casa – non è infatti mai salito sul podio di fronte al pubblico che lo ha visto crescere. Viste le mancanze a livello di affidabilità e di prestazione della sua MP4-30, sarà praticamente impossibile per l'inglese centrare questo obiettivo in questo weekend.

 

Button, reduce dall’ennesimo ritiro stagionale in Austria, è comunque contento di tornare a correre a Silverstone: “Sono molto felice di essere qui; poter gareggiare di fronte ad un pubblico composto da miei connazionali è sempre un privilegio. A prescindere dal risultato della gara, il supporto dei fan è sempre fantastico, e, nonostante sia alla mia sedicesima partecipazione qui, veder sventolare le Union Jack è sempre un’emozione unica”, racconta Button.

 

Silverstone, come detto in precedenza, non è però solo la gara di casa per Button, ma anche per la sua scuderia, la McLaren-Honda. La scuderia di Woking, approdata a punti quest’anno solo a Montecarlo proprio grazie a Jenson Button, sta vivendo una delle annate più buie della sua storia.

Lo Strategy Group aiuta Honda

Dopo il doppio ritiro austriaco, peraltro, aleggia lo spettro di una nuova sostituzione della power unit sulla vettura di Fernando Alonso: il propulsore della monoposto dell’asturiano, infatti, è stato danneggiato nel violento incidente con Kimi Raikkonen.

 

L’unico spiraglio di sereno viene da una decisione presa dallo Strategy Group nel corso della riunione di mercoledì: la commissione, infatti, ha stabilito che ai nuovi costruttori durante la prima stagione in Formula 1 verrà data la possibilità di sostituire una power unit in più rispetto a chi opera da più anni nella categoria. Il provvedimento verrà applicato retroattivamente alla Honda per questo campionato, per cui la McLaren potrà sostituire l’intero propulsore su entrambe le vetture senza incappare in penalità.

 

Diletta Colombo

 

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