F1 GP di Germania 2013: le pagelle del Nürburgring

Si dice che nessuno sia profeta in patria e il detto fino a ieri valeva anche per Vettel, che nel gran premio di casa non aveva mai vinto. Fino a ieri, appunto, e del resto l'epilogo era abbastanza prevedibile: troppo forte la Red Bull, veloce in qualifica e consistente in gara, e troppo perfetto il suo pilota di punta, che ha mancato sì la pole position ma alla prima curva era già in testa.

Vettel: semplicemente perfetto

Poi però non è riuscito ad andare in fuga come ama fare, ma poco male: il Vettel di oggi è un campione completo, incisivo nei sorpassi e capace di resistere alla pressione, praticamente immune da errori. Per Vettel quindi voto 9: in Germania dà un'altra straordinaria prova di forza e si avvicina al quarto titolo mondiale consecutivo.

Del resto chi può seriamente sbarrargli la strada? Non la Ferrari, che in Germania non ha sofferto come a Silverstone ma anche in gara perdeva circa mezzo secondo al giro. Troppi per pensare di lottare per la vittoria, a meno di non giocare la carta di una strategia alternativa. Certo però che se la strategia non funziona... Anche stavolta comunque la Ferrari è stata aiutata dalla dea bendata, sotto forma di una safety car che ha annullato gli oltre 20 secondi di distacco accumulati nei primi 30 giri (a parità di pit stop).

Alonso ce la mette tutta, Massa ancora un incidente

A quel punto era solo una questione di velocità, ma la Ferrari semplicemente non ne aveva abbastanza, e anche se il suo atteggiamento è irritante, iniziamo a capire la frustrazione di Alonso che mentre i rivali fanno progressi si trova una Ferrari che dall'inizio dell'estate non azzecca uno sviluppo. Se non arrivano presto pezzi nuovi in grado di recuperare almeno mezzo secondo al giro, il Mondiale è già bello che perduto. Per Alonso comunque voto 9, perchè fa tutto quel che può.

Voto 0 per Massa invece, nel senso di senza voto in attesa di capire se il suo è stato l'ennesimo tentativo di dare lavoro ai carrozzieri in un momento difficile per l'occupazione in Italia o un guasto tecnico. Certo è che in Ferrari dichiarano di non volere un altro top driver accanto ad Alonso e Massa nelle ultime gare sta facendo di tutto per dimostrare di essere il pilota giusto per questa dirigenza Ferrari...

Lotus: podio più che meritato

Il caldo e alcuni pezzi nuovi - che funzionano alla perfezione... - fanno un gran bene alla Lotus, veloce in qualifica e temibile in gara: Grosjean (voto 10) stupisce a inizio gara quando allunga il primo stint con gomme morbide, senza apparenti problemi di degrado, ma poi non riesce a ripetere il miracolo con le medie nel finale e così, per ragioni di strategia, si ritrova alle spalle di Raikkonen (voto 10 anche per lui) rispetto al quale però non demerita. Entrambi traggono il massimo dalla monoposto, ma se questa non è una novità per il finlandese, per il francese la domanda rimane: perchè non corre sempre così?

Ha motivi di gioire, nel suo piccolo, anche Button, che ottiene un ottimo 6° posto e batte sia in qualifica che in gara il compagno di squadra Perez: per lui voto 9, perchè la monoposto è quel che è (cioè un disastro) ma l'inglese conduce una gara intelligente e porta a casa finalmente dei punti. Voto 7 per Perez, che arriva sì nella top ten, ma per tutto il week end è sovrastato dal compagno di squadra anche se va vedere qualche bel sorpasso in gara.

Mercedes: weekend da dimenticare

Voto 8 a Hulkenberg, che si piazza nei primi dieci in qualifica e anche in gara e questo, con la Sauber di quest'anno, è un mezzo miracolo. Meriterebbe ben altra vettura. La vera delusione del GP di Germania, però, è la Mercedes, che si azzoppa già in qualifica tenendo ai box Rosberg (voto 6: la qualifica non è colpa sua, ma in gara non fa molto per rimediare) e anche in gara mostra di non aver ancora superato i suoi cronici problemi di guidabilità dei long run. La gara di Hamilton quindi ricorda la vita di certe bellissime farfalle: troppo breve.

Il resto è un alternarsi di stoica resistenza alla guida di una monoposto senza grip e di aggressivi recuperi del tempo perso pochi giri prima, a seconda di quanto tempo sia passato dall'ultimo pit stop. Così però non si va molto lontano in classifica. Hamilton comunque ci prova, e questo gli va riconosciuto (voto 7).

Toro Rosso: non ci siamo. Webber ha la grinta di un giovane

Si scioglie al sole della domenica anche la bella qualifica di Ricciardo, che con la sua splendida prestazione al sabato aveva un po' illuso: per lui quindi voto 6 ma non di più, perchè il potenziale come velocità c'è, ma l'australiano fatica ancora a concretizzare, e ormai sono passati più di due anni dal suo debutto in F1. Voto 4 a Vergne invece, che incappa nell'ennesima qualifica disastrosa e da lì non si schioda. Certo che con una coppia di giovani "talenti" così si capisce come in Red Bull stiano pensando a... Raikkonen per il sedile di Webber.

L'australiano (voto 8) da parte sua si qualifica bene ma la sua gara viene rovinata dall'errore ai box: la safety car lo rimette in gioco e lui rimonta di forza dal fondo, fino alla zona punti, con la grinta di un giovane esordiente. Davvero niente male per un quasi "ex".

Bella, finalmente, anche la gara di Maldonado (voto 7,5), che parte con le medie e naviga a lungo in zona punti: anche nel suo caso un errore ai box gli rovina la gara, ma stavolta non commette errori e in gara sovrasta nettamente l'astro nascente (?) Bottas (voto 5: chi l'ha visto?).