F1 GP del Bahrain 2023, venerdì: nuova stagione stessa musica

F1 GP del Bahrain 2023, venerdì: nuova stagione stessa musica
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Si sono concluse le sessioni libere del venerdì del GP di F1 del Bahrain 2023. Ecco il commento del nostro inviato Paolo Ciccarone
3 marzo 2023

SAKHIR – Più che la prima giornata di prove del GP del Bahrain, è sembrato il secondo tempo della stagione 2022 visti i risultati in pista, con una sola sorpresa: Fernando Alonso davanti a tutti alla fine della giornata. Evento storico, se si pensa alle ultime stagioni in cui lo spagnolo ha sofferto ma stavolta con Aston Martin sembra avere indovinato tutto. Non sarà una macchina da mondiale o da vittoria, ma ce ne è abbastanza per ben figurare. E questo gli basta per renderlo allegro e sorridente. Cosa che non ha potuto dire Max Verstappen, con una Red Bull che è sembrata impacciata rispetto alle prove di pochi giorni fa. Il distacco di 169 millesimi accusato dalla Aston Martin (e Perez a due millesimi con la stessa macchina), fa capire come di queste prove libere solo le squadre sanno bene cosa vogliano dire, noi limitandoci ai tempi segnati possiamo solo ipotizzare chi è messo meglio e chi no. E purtroppo in questa categoria sembra rientrare la Ferrari che con Leclerc ha segnato il quarto tempo ma a oltre 4 decimi da Alonso. Meglio non parlare di Sainz, fermo col 14 tempo a oltre un secondo, ma è chiaro che i due piloti hanno svolto un lavoro diverso, lavorando alla ricerca dell’assetto migliore con diversi carichi di carburante. La verità verrà fuori dalla qualifica, ovvero da quando tutti tireranno al massimo per cui avremo una idea vera delle prestazioni velocistiche, poi col passo gara vedremo se la Ferrari continuerà a consumare troppo le gomme (Leclerc più di Sainz per lo stile di guida) e se è il caso di preoccuparsi o meno.

Con 23 gare in una stagione il tempo per capire c’è tutto, forse meno per correre ai ripari se ci fosse qualcosa di sbagliato. La SF23 è una evoluzione dell’anno scorso, probabile che abbia conservato alcuni problemi atavici e visto che da metà stagione scorsa hanno sospeso lo sviluppo, arrivare nel 2023 con un difetto cronico vuol dire portarselo dietro a lungo. Poco male, il tempo c’è e la squadra anche, seppure le aspettative fossero magari diverse e si sperava in un inizio meno problematico. Parlando di crisi, Hamilton e Russell con le Mercedes sembrano la brutta copia di quella dell’anno scorso che già era una brutta copia a sua volta. Anche qui dicono di avere capito e che hanno modifiche già pronte. Di sicuro gongola Hulkenberg quinto con la piccola Haas di Simone Resta, il geniale progettista della monoposto costruita a Varano De Melegari. Il piazzamento non sarà veritiero e c’è molto da fare, ma intanto come biglietto da visita va bene anche così. Sul resto poco da aggiungere: la graduatoria sembra essere la fotocopia dell’anno scorso per McLaren, Alfa Romeo, Alpha Tauri e Williams, con quest’ultima che ha partorito una vettura leggera e maneggevole, poi sarà lo sviluppo (e i soldi investiti) quelli che faranno la differenza. Per il primo giorno di scuola 2023, va bene così.

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