F1 GP d'Ungheria: Pirelli spiega che cos'è il working range delle gomme

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In occasione del GP d'Ungheria Pirelli ci spiega che cos'è il working range delle gomme, un aspetto di fondamentale importanza per condurre al meglio la monoposto in gara
26 luglio 2013

 

Pirelli ha realizzato il consueto video 3D per presentare il GP d'Ungheria, dove domenica prossima andrà in scena la decima tappa del Mondiale di Formula 1. All'Hungaroring il costruttore di pneumatici milanese porterà coperture Medium e Soft, che rappresentano la soluzione migliore per affrontare le curve tortuose e le alte temperature che caratterizzano il GP d'Ungheria.

 

Pur essendo un circuito permanente infatti, l'Hungaroring presenta le tipiche caratteristiche di un tracciato stradale, con un layout stretto e tortuoso, velocità medio-basse e poco grip. Le numerose curve strette e le sterzate decise sottopongono il battistrada a picchi di temperatura e a molta usura.

 

Le temperature sono quindi un elemento determinante per l'ottimale funzionamento delle coperture. Ogni mescola ha infatti il suo intervallo di temperatura ideale, il cosiddetto working range. Secondo questo parametro le mescole vengono classifficate in due gruppi denominati rispettivamente high working range e low working range. Nel primo gruppo rientrano le Hard e le Soft con temperature di esercizion comprese tra 105 e 135° C.

 

Nel secondo gruppo invece troviamo le Medium e le Super Soft con temperature tra 85 e 115° C. Se una mescola lavora quindi al di sotto del suo working range ideale si possono avere fenomeni di graining, mentre se lavora al di sopra del suo working range ottimale si va incontro a fenomeni di surriscaldamento. In entrambi i casi naturalmente si assiste ad una perdita notevole di grip.

 

Far lavorare le coperture all'interno delle temperature di esercizio ottimali è una sfida importante per ogni pilota ed è soprattutto a questo aspetto che ci si riferisce quando si parla di “gestione delle gomme” durante la gara, un elemento che a Budapest risulterà assolutamente determinante.

 

Oriano Ferrari ci racconta il GP d'Ungheria

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