F1, GP Cina 2025: le pagelle di Shanghai

F1, GP Cina 2025: le pagelle di Shanghai
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I promossi e i bocciati di Shanghai nelle pagelle del Gran Premio della Cina 2025 di Formula 1
24 marzo 2025

Chi sono i promossi e i bocciati di Shanghai? Scopriamolo insieme, sfogliando le pagelle del Gran Premio della Cina 2025 di Formula 1. 

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Oscar Piastri, voto 10

In 7 giorni possono cambiare molte cose, soprattutto in un mondo che corre veloce come quello della F1. Così Piastri, velleitario e sprecone in Australia, in Cina fa quasi bottino pieno, centrando un 2° posto nella sprint e pole e vittoria la domenica, e soprattutto dimostrando di esserci anche lui nella lotta per il Mondiale. Intanto voto 10, però ora gli serve continuità.

Lando Norris, voto 7

Viceversa, un Norris sontuoso in Australia ha pasticciato nella qualifica e nella gara sprint, mettendoci una bella pezza con il 2° posto la domenica, ma sempre di pezza si tratta: la classifica gli sorride, ma guai ad avere cali di intensità perché l’avversario numero uno ha la sua stessa macchina, cioè la migliore in griglia: voto 7, attenzione a non sbandare.

George Russell, voto 8,5

Ancora una volta 3° e primo degli altri Russell, bravissimo a conquistare la prima fila anche se il sogno di lottare in mezzo alle McLaren è durato poche curve: l’inglese però massimizza il potenziale della Mercedes. Voto 8,5, in attesa di qualche sviluppo tecnico per puntare ancora più alto.

Max Verstappen, voto 8,5

4° Verstappen, che si impegna e corre come solo lui sa fare ma non riesce nemmeno a salire sul podio, e questa sì è una notizia, dopo che in Australia la pioggia aveva un po’ mischiato le carte: la Red Bull di quest’anno è nata male e nemmeno l’olandese stavolta può fare miracoli. O forse sì, perché probabilmente lo è già essere lì a lottare per le posizioni che contano. Voto 8,5 sulla fiducia.

Lewis Hamilton, voto 8 e Charles Leclerc, voto 7

E poi arriviamo ai due fantasmi rossi: nel senso che erano in pista ma in classifica non li troviamo. Voto 8 a Hamilton per l’impresa del sabato, che vale fino a un certo punto però rappresenta un segnale importante: con una monoposto competitiva l’inglese può ancora dire la sua e forse ha qualche trucco ancora da insegnare anche a Leclerc. Il monegasco da parte sua ha faticato in qualifica e nella sprint, poi nella gara della domenica è andato sorprendentemente bene, considerando l’ala rotta, fino al calo degli pneumatici: voto 7 per l’impegno, ma Hamilton in Cina l’ha messo in ombra.

Esteban Ocon, voto 9

Tornando ai piloti in classifica, clamoroso 5° posto per Ocon, che in Cina mette in scena una prestazione maiuscola con una Haas anche lei ribaltata nella competitività rispetto all’Australia: il francese si dimostra pilota velocissimo e determinato, un bel valore aggiunto per il team americano: voto 9, con tanti saluti a Briatore.

Andrea Kimi Antonelli, voto 7

Voto 7 ad Antonelli che in Cina fatica, soprattutto in qualifica, e corre la gara della domenica con il fondo parzialmente danneggiato, ma il compito dell’italiano ora è soprattutto fare esperienza e andare a punti ed è quello che ha fatto ancora una volta.

Alexander Albon, voto 8,5

7° posto di Albon, che comunque aveva ottenuto l’accesso alla Q3, a conferma di un rendimento di alto livello: in Williams al momento si conferma essere lui il riferimento. Voto 8,5, veloce e concreto.

Ollie Bearman, voto 7,5

A punti per la prima volta con la Haas anche Bearman, abile a risalire fino alla zona punti dalla 17° posizione in griglia, sgomitando come era abituato a fare nelle categorie minori: solo che qui è in F1, ma l’inglese si è già perfettamente ambientato. Del resto già lo scorso anno aveva dimostrato di saperci fare. Voto 7,5, sarà interessante vedere il suo potenziale di crescita.

Pierre Gasly, voto 7

Altro fantasma Gasly, che sarebbe finito buon 9° se la sua monoposto non fosse stata trovata sottopeso: il francese però di questo non ha colpe, anzi ce l’ha messa tutta per portare a casa il risultato. E allora voto 7 a prescindere.

Lance Stroll, voto 7

A punti Stroll, dietro ad Alonso in qualifica ma tenace nel portare avanti nel migliore dei modi la sua gara a metà classifica. La squalifica delle Ferrari premia il suo impegno, e anche noi: voto 7, più concreto del solito.

Carlos Sainz, voto 5

Chiude la zona punto uno spento Sainz, che evidentemente al di là delle belle interviste è ancora lontano dall’aver trovato una quadra con la Williams. Le qualità dello spagnolo non si discutono, però le prestazioni dl Albon dimostrano che la macchina tutto sommato c’è e da un pilota con l’esperienza di Sainz sarebbe lecito aspettarsi un adattamento più veloce. Quindi, anche se è andato a punti, voto 5 di stima, perché può fare molto meglio di così.

Isack Hadjar, voto 8

Fuori dai punti, voto 8 ad Hadjar per il lampo in qualifica, peccato per la strategia sbagliata: senza avrebbe conquistato i suoi primi meritatissimi punti. Dopo l’Australia però non poteva dare risposta migliore.

Yuki Tsunoda, voto 8

Voto 8 anche a Tsunoda, per quello che ha dimostrato pur senza concretizzare, anche lui vittima di una strategia sbagliata. Pare che in Red Bull lo vogliano già mettere al posto di Lawson, se fossimo nel giapponese alzeremmo un po’ il piede nel prossimo week end, se è fortunato si salva e lo lasciano in Racing Bulls ancora per qualche gara.

Liam Lawson, voto 5

Fuori classifica, voto 5 a Lawson perché il suo rendimento non è accettabile, ma è evidente anche in Red Bull ormai che la colpa non può essere solo del neozelandese. L’importante ora è che la promozioni non gli costi la carriera perché ha dimostrato di avere talento.

Ferrari, voto 3

Infine voto 3 alla Ferrari, intesa come team, perché avere due macchine squalificate è già capitato nella storia della F1, ma per motivi diversi probabilmente è novità assoluta: a Maranello sono riusciti a infrangere anche questo record, segno di una confusione generale su più fronti. Leclerc è stato trovato sottopeso, Hamilton con il pattino inferiore troppo usurato (quindi non hanno alzato abbastanza la macchina, cosa fatta invece con Leclerc: ma allora perché al monegasco sì e all’inglese no?). Per tacere della monoposto di Leclerc che va più forte con l’ala rotta… alla faccia dei punti di carico persi. A questo si aggiunge il 2° pit stop ad Hamilton (unico tra i piloti dei top team a fare due soste) con il risultato di perdere la posizione su Verstappen. L’ha persa comunque anche Leclerc senza fermarsi, obietterà qualcuno. Benissimo, quindi la Ferrari in Cina era la quarta forza del Mondiale? Eppure il sabato Hamilton si era imposto con autorità. Almeno una cosa è già chiara a questo punto della stagione: “L’auto ha più potenziale ma dobbiamo estrarlo” is the new “Dobbiamo capire”.

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