F1, Gp Cina 2017: pole per Hamilton. Secondo Vettel

F1, Gp Cina 2017: pole per Hamilton. Secondo Vettel
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Pole position per Lewis Hamilton in Cina, davanti a Sebastian Vettel e a Valtteri Bottas. Quarta posizione per Kimi Raikkonen
8 aprile 2017

Nelle qualifiche allo Shanghai International Circuit ad imporsi è stato Lewis Hamilton: sarà il pilota inglese a scattare dalla pole position nel Gran Premio di Cina, secondo appuntamento del mondiale 2017 di Formula 1. 1'31"678 è il crono colto dall'alfiere della Mercedes, giunto alla sessantatreesima partenza dal palo in carriera. Grazie a questo risultato, Hamilton si porta a quota meno due da Senna nella classifica dei polemen più prolifici di tutti i tempi. È stato Hamilton ad interpretare al meglio lo Shanghai International Circuit, che vanta il rettifilo più lungo di tutto il calendario, 1200 metri. Un secondo rettilineo, nella parte finale della pista, porta i piloti ad entrare in pieno in curva 1, da cui usciranno dopo una forte decelerazione. Si tratta di uno dei cambiamenti di direzione preferiti dagli alfieri in lizza, e una delle zone migliori per sopravanzare gli avversari. 

Viste le difficoltà nell'effettuare sorpassi generate dal nuovo regolamento tecnico per la stagione 2017 di Formula 1, però, partire davanti a tutti rappresenta un vantaggio ancora più importante rispetto agli scorsi anni; ad approfittare di questo asso nella manica, dunque, sarà Hamilton. A fare compagnia ad Hamilton in prima fila c'è di nuovo una Ferrari, quella di Sebastian Vettel, che ha battuto il terzo classificato, Valtteri Bottas, per un solo millesimo. La sfida tra Mercedes e Ferrari sul giro secco è risultata decisamente serrata: a Shanghai, prima prova indicativa dei valori in campo, le Rosse di Maranello e le Frecce d'Argento appaiono molto vicine. La tenzone tra i due team, infatti, si è giocata sul filo dei millesimi.

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La Ferrari si è dimostrata particolarmente competitiva sul giro secco con la mescola soft: nella Q1, Vettel è riuscito ad ottenere un crono di due decimi più veloce rispetto ad Hamilton, che, a differenza sua, montava le supersoft, compound più prestazionale. Vettel si è imposto sul britannico anche a parità di mescola: nel primo tentativo lanciato nella Q2, Hamilton ha accusato un ritardo di 15 millesimi. A fine Q2, Raikkonen ha battuto di due decimi il risultato di Vettel. Nella Q3 la situazione si è ribaltata, con Hamilton più rapido di quasi due decimi rispetto a Vettel.

Quarta posizione per il compagno di squadra di Vettel, Kimi Raikkonen, che ha preceduto Daniel Ricciardo, della Red Bull, e Felipe Massa, della Williams. Degna di nota la prestazione del pilota della Renault, Nico Hulkenberg: il vincitore della 24 Ore di Le Mans 2015, mostratosi già competitivo nella Q1 e nella Q2, scatterà dalla settima posizione in griglia, accanto all'ex compagno di squadra, Sergio Perez, rimasto alla Force India. 

Completano la top ten Danill Kvyat, della Toro Rosso, e il vicino di box di Massa, Lance Stroll. Stroll, autore di un buon crono nella Q1, che lo aveva proiettato in quinta posizione, complice anche il miglioramento della pista, ha poi centrato l'approdo alla Q3: un risultato incoraggiante per il giovane canadese, uscito però nuovamente sconfitto nel confronto con l'esperto compagno di squadra, Felipe Massa.

Esclusione a sorpresa dalla Q3 per il pilota della Toro Rosso, Carlos Sainz, fuori per 60 milllesimi; seguono il danese della Haas Racing, Kevin Magnussen, e Fernando Alonso, in forza alla McLaren. Alonso ancora una volta ha fatto la differenza: l'asturiano, forte del suo talento e della sua esperienza, è arrivato a due decimi dalla Q3 al volante di una vettura che con tutta probabilità esprime il suo reale potenziale nelle mani di Vandoorne. Un'amara soddisfazione, questa, per il due volte campione del mondo. Alonso ha preceduto Marcus Ericsson, della Sauber.

Sabato pomeriggio tra luci ed ombre per Antonio Giovinazzi: il pilota di Martina Franca è approdato alla Q2, così come il compagno di squadra, Ericsson, forte, però, a differenza di Giovinazzi, di un'esperienza triennale in Sauber. L'italiano, tuttavia, ha commesso un grave errore nel corso del suo ultimo giro lanciato nella Q1, finendo in testacoda all'ultima curva e impattando violentemente contro le barriere.

Nessuna conseguenza, per fortuna, per l'alfiere della Sauber; ingenti danni, invece, per la sua C36. Giovinazzi scatterà dalla quindicesima posizione, al netto di un'eventuale penalità per la sostituzione del cambio, che potrebbe essere stato compromesso dall'impatto con il muretto.

Il primo degli esclusi dalla Q2 è Stoffel Vandoorne: il belga della McLaren non ha passato il taglio della Q1, contrariamente al compagno di squadra, Fernando Alonso. Il propulsore Honda della MCL32 patisce i lunghi rettifili della pista, ed è Alonso a fare la differenza rispetto all'inesperto vicino di box, in evidente difficoltà alle prese con una monoposto decisamente non degna del blasone della scuderia di Woking.

Non è andata bene nemmeno a Romain Grosjean, della Haas Racing. Il francese, finito in testacoda nella Q1, è riuscito miracolosamente ad evitare un impatto violento contro le protezioni. Grosjean se l'è cavata con una foratura, senza ulteriori danni apparenti alla sua VF-17, ma il suo ultimo tentativo lanciato, che lo avrebbe probabilmente proiettato alla Q2, è stato vanificato dalla bandiera rossa causata da Giovinazzi.

Grosjean scatterà dalla diciassettesima posizione, davanti al pilota della Renault, Jolyon Palmer. Ancora una volta impietoso il confronto con il compagno di squadra del britannico, Nico Hulkenberg.  Qualifiche no per il pilota della Red Bull, Max Verstappen. Il propulsore Renault montato sulla RB13 dell'olandese ha accusato problemi nel corso della Q1, e l'olandese non è riuscito a passare il taglio. Fanalino di coda della classifica è Esteban Ocon, della Force India.

 

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