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La Ferrari prova a mostrare i muscoli. Dopo i primi due gran premi del 2016 in cui la Rossa non è mai parsa all'altezza della Mercedes, i piloti del Cavallino fanno registrare una doppietta al termine della seconda sessione di prove libere di Cina che sicuramente rinfranca il morale dell'ambiente.
Kimi Raikkonen, forte del secondo posto conquistato in Bahrain, ferma il cronometro sul tempo di 1'35''896, precedendo Sebastian Vettel di poco più di un decimo. Terza è la Mercedes del leader del mondiale, Nico Rosberg, mentre quarto è l'iridato in carica, Lewis Hamilton. Va detto, per onor del vero, che le Frecce d'Argento hanno svolto un lavoro differenziato rispetto ai portacolori di Maranello, concentrandosi maggiormente sulla raccolta dati ricavati dai long run piuttosto che sul giro singolo.
Una notizia che certamente farà piacere agli appassionati è il ritorno in auto di Fernando Alonso. Il due volte iridato, nonostante non sia ancora in perfetta forma, si è calato all'interno dell'abitacolo della sua McLaren, strappando l'undicesimo tempo al termine della seconda sessione.
Nelle PL1, quando in Italia iniziava ad albeggiare, abbiamo assistito ad una lunga serie di bandiere rosse causate dall'esplosione di tre pneumatici. A farne maggiormente le spese è stato Felipe Massa: la Williams del brasiliano è incorsa in due distinte esplosioni sempre in corrispondenza della ruota posteriore sinistra. Si scoprirà, in seguito, che ciò era dovuto allo sfregamento di una componente dell'impianto frenante con la gomma, fatto che ne ha causato la foratura. L'altro pilota autore dell'interruzione delle PL1 è Kevin Magnussen su Renault, il quale è incorso nel medeimo problema di Massa a seguito del cedimento della sospensione posteriore.
Ottimi tempi per Ricciardo, che chiude quinto, mentre Max Verstappen continua a stupire, terminando la sessione alle spalle dell'australiano della Red Bull, in sesta piazza.