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SHANGAI – Ha vinto ancora Rosberg con la Mercedes e con quasi 30 secondi di vantaggio. E pensare che alla vigilia qualcuno aveva detto “gaffe di Hamilton, ha detto che Nico vince facile” e giù accuse contro l’inglese perché non aveva considerato la Ferrari, Vettel, Raikkonen, Ricciardo e via di questo passo. Poi alla fine Rosberg ha vinto facile, gli altri o si sono complicati la vita o non avevano il passo, per cui il terzo successo di fila (e sei in totale dall’ultima stagione) portano Nico in vetta alla classifica con 75 punti contro i 39 del compagno di squadra. Cioè in Russia Nico può andare al bar, farsi una birra e tornare in Spagna e sarebbe sempre al comando della classifica. Fine delle trasmissioni, verrebbe da dire.
Ma in Cina, ma anche in Australia e Bahrain, si è visto quale è il punto debole della Mercedes: l’aerodinamica. Infatti, fin tanto che partono davanti e hanno aria pulita, i due se ne vanno e non li prendi più nemmeno facendo domanda in carta bollata. Ma appena finiscono dietro ad altri, la loro veste aerodinamica, talmente precisa e affinata, va in crisi, manda in pappa le gomme anteriori, non hanno più inserimento e faticano a uscire dalla scia. Specie nelle curve lente dove serve trazione. Le Mercedes a occhio e croce hanno 100-120 kg di carico aerodinamico in più della Ferrari (ma meno della Red Bull, che è al top sotto questo aspetto) purtroppo per i tedeschi tutto funziona bene se davanti hanno pista libera.
Per questo è fondamentale, per gli altri, riuscire a stare davanti anche con mezzi inferiori, quindi indovinare una partenza, azzeccare la strategia o altro, perché da quello che si è visto (specie con Hamilton che nelle ultime due gare aveva la macchina danneggiata) che costringerli a inseguire porta frutti. Il primo, non hanno più lo spunto per passare in velocità come accadeva l’anno scorso. Il secondo, stando dietro l’efficienza aerodinamica e meccanica va a farsi friggere e quindi le strategie con gomme medie o soft vanno a pallino in quanto cambiano le usure e da qui il ritmo di gara.
Fin tanto che partono davanti e hanno aria pulita, i due se ne vanno e non li prendi più nemmeno facendo domanda in carta bollata. Ma appena finiscono dietro ad altri, la loro veste aerodinamica, talmente precisa e affinata, va in crisi, manda in pappa le gomme anteriori
Sembra facile star davanti a parole, ma se si indovinano certe cose potrebbe esserlo anche in pista. Lo ha dimostrato Ricciardo con una Red Bull che paga 6-7 decimi al giro di motore rispetto al Mercedes, lo ha dimostrato anche la Manor con Wehrlein nei primi giri di gara a parità di motore (o quasi) lo han dimostrato le Williams e tutti quelli che erano in zona, tanto che Ricciardo ha infilato Hamilton in staccata in curva lenta e senza drs aperto o diavolerie simili. Ecco quindi che Mercedes, al di là del dominio di Rosberg, ha mostrato il suo punto debole. Ora sta agli altri azzeccare come riuscire a dare fastidio…