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Le prime due sessioni di prove libere di Montreal hanno visto a differenza degli ultimi week end, Max Verstappen partire forte facendo un passo avanti nel giro secco, che era stato il suo punto debole a Monaco e Baku, per poi confermarsi anche nella simulazione gara. Al suo inseguimento in entrambi i turni, la Ferrari con Carlos Sainz che ha confermato di essere sempre più a suo agio sulla F1-75, e di poter lottare con le Red Bull mentre Charles Leclerc dopo aver lavorato nelle PL1 per la rimonta a cui sarà chiamato Domenica, ha lanciato la sfida a Verstappen per la pole chiudendo a soli 85 millesimi nelle FP2. In difficoltà invece Sergio Perez che non ha trovato il feeling con la RB18, così come Lewis Hamilton con la W13, sempre dietro a George Russell che nel long run ha avuto un passo vicino a quello di Red Bull e Ferrari.
Grande equilibrio fino a metà pista fra Red Bull e Ferrari nella simulazione di qualifica. Verstappen che allunga sfruttando la forza della RB18 con il DRS aperto sul dritto, con Leclerc che recupera sfruttando la trazione e la maggiore velocità in uscita di curva della F1-75. Invece è proprio nel primo settore dove Sainz deve migliorare in qualifica se vuole lottare per la pole e prima fila, visto che accusa un distacco di un decimo da Verstappen e Leclerc. Bene Russell che è vicinissimo allo spagnolo e rifila due decimi ad Hamilton, stesso gap che Perez il cui giro parte subito male prende da Verstappen.
Stessa situazione nel secondo settore che vede una Ferrari leggermente più veloce della Red Bull, e Leclerc e Verstappen ancora vicinissimi. Leclerc passando più forte in tutte le curve anche nel T2 fa il miglior intermedio, con Verstappen che recupera negli allunghi fra le curve 5-6, 7-8, 9-10. Fra i due rivali si inserisce Sainz, che accusa solo tre millesimi dal compagno di squadra, mentre Perez fatica anche nel T2 ed è di nuovo dietro anche a Russell che infligge altri decimi ad Hamilton.
Il terzo settore è appannaggio di Verstappen, che grazie alla velocità di punta della RB18 guadagna un decimo a Leclerc e Sainz. Distacco dovuto sia ad una Ferrari che come di consueto di Venerdì gira con una mappatura di motore molto conservativa, ma anche per il ritorno sulla F1-75 dell'ala posteriore ad alto carico e non quella di Baku, che le aveva fatto migliorare l'efficienza aerodinamica riducendo il gap sul dritto dalle Red Bull. Nonostante la superiorità della RB18 in rettilineo, Perez prende due decimi da Verstappen ed è più lento delle Ferrari. Il T3 è l'unico settore in cui Hamilton è più veloce di Russell, con la Mercedes che con il nuovo fondo non ha sofferto il porpoising come a Monaco e Baku, e ridotto il gap in rettilineo da Red Bull e Ferrari.
Duello Red Bull-Ferrari anche nella simulazione gara. Sainz dopo aver avuto un passo migliore di Leclerc con gomme rosse, è stato più veloce di due decimi anche di Verstappen con le medie. Perez senza feeling con la RB18 e lontano da Verstappen anche nel long run accusa quattro decimi con gomma gialla, e di nuovo vicinissimo a Russell, che ha avuto ritmo simile a quello del messicano con le medie. Solo tre giri invece per Hamilton, che dopo essersi lamentato della W13 è tornato ai box. Si sono confermati sugli stessi livelli del giro secco candidandosi ad outsider del week end Vettel, con lo stesso passo delle Mercedes con le medie ed ad un decimo da Sainz con le soft, e Alonso unico ad utilizzare le hard girando sull'1.18.4 con due mescole di differenza di Leclerc.