F1, GP Canada 2019: il monovolume di Vettel e le altre news

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9 giugno 2019

Leclerc viaggia in Ferrari, Vettel col monovolume...

Divertente guardare con che auto arrivino in pista i piloti. A seconda dello sponsor, si presentano con vetture di cortesia. In Ferrari Leclerc viaggiava con una FF 4 x 4 bianca, la stessa che aveva Raikkonen l'anno scorso, mentre Vettel ha parcheggiato un bel Chrysler monovolume 7 posti rosso metallizzato. Scelta personale, visto che Seb ama queste vetture comode e spaziose, però in netto contrasto con le AMG di Hamilton e Bottas o le Aston Martin di Verstappen e Gasly per non dire delle Alfa di Raikkonen e Giovinazzi.

Nuove regole, si slitta a ottobre

Niente di fatto nella riunione dei team a Montreal. I punti in discussione erano tali per cui tutti insieme le squadre hanno deciso di rimandare a ottobre la definizione di norme tecniche, sportive ed economiche. La Renault già due mesi fa si era messa di mezzo, rallentando l'iter, poi anche le altre squadre, sopratutto i top team, anno messo dei paletti, per cui tutti hanno ritenuto che dare una risposta definitiva entro il 14 giugno era prematuro. Adesso se ne occuperanno le varie commissioni dei team, cercando soluzioni intelligenti ed economiche. Di sicuro la cifra di 175 milioni di dollari (in principio si parlava di 200 milioni di euro, adesso sono circa 150...) appare appetibile ai piccoli team che certi budget non li mettono insieme nemmeno coi piloti paganti, mentre i top stanno a discutere del cosa è compreso e cosa no. Insomma, la F.1 rimanda ancora la delibera, di sicuro tutti vorranno avere un campionato combattuto equilibrato e con più soldi da spartire.

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Perché la stampa svizzera ce l'ha con Alfa e Giovinazzi?

La cosa lascia sorpresi, anche perché per come sono andate le cose negli ultimi anni, gli svizzeri hanno poco da stare allegri, ma da quando Alfa Romeo ha rilevato il team Sauber e ha preso Antonio Giovinazzi, c'è un gruppetto di giornalisti svizzeri e tedeschi che non perde occasione per dileggiare sia il pilota sia la squadra, ma chiamandola solo Alfa Romeo. I problemi incontrati da Antonio possono essere in parte motivo di scherno, ma se è proprio la squadra a farsene carico e a fargli le scuse, non si capisce perché i giornalisti svizzeri continuino questo stillicidio, per giunta antipatico, in sala stampa, tanto che qualcuno ha cominciato a borbottare verso questo atteggiamento. Di sicuro Alfa Romeo ha dato un boost al team, che sarebbe sparito viste le allegre gestioni precedenti, e avere finalmente un pilota italiano, arrivato in F.1 col talento e non col portafoglio pieno, è motivo di orgoglio e la speranza è che presto arrivino i risultati. Intanto, la qualifica di Antonio davanti a Raikkonen ha messo a tacere i contestatori, quello che è certo è che non sarebbe male un intervento della stessa Alfa in fatto di comunicazione e non delegare al team una cosa così delicata.

Lamborghini per gli hot lap Pirelli

Una nuova supercar si aggiunge agli hot lap organizzati da Pirelli prima dei GP. Oltre a Porsche, Mercedes e McLaren, arriva anche una Lamborghini Aventador a scarrozzare i fortunati vincitori. Cosa più importante, al volante ci sarà Emanuele Pirro, vincitore della 24 ore di Le Mans ed ex pilota di F.1, un qualcosa in più esaltante e intrigante. A Montreal c'era anche Stefano Domenicali che ha parlato a lungo con Pirelli e definito il programma.

Montreal by night, festival di Lamborghini e Porsche

Come di consueto la notte pre GP a Montreal è un festival di supercar su via Santa Caterina e nelle zone alla moda della città. Quello che ha stupito e la quantità di Lamborghini (specie Aventador roadster e SV) e Porsche RS3 GT con assetto corsa. Qualche Ferrari in giro, alcune California, qualche 488, e Camaro con assetto. Ha stupito però vedere tutte le Lambo, oltre un centinaio, quasi si fosse concentrata in zona tutta la produzione locale, cosa che in passato era appannaggio della Ferrari, supportata dal locale fans club. I problemi, però, sono nati con la polizia locale, perché agenti in bicicletta affiancavano le supercar e il primo che sgasava, strappando applausi ai presenti, veniva dapprima redarguito e poi multato se lo faceva ancora. Un segnale che la cittadinanza di Montreal ama le auto rumorose, muscolose e che abbiano un senso (circolano molte ibride ed elettriche, specie Tesla) ma il rombo di un V8 o V10 vecchio stile, scarico aperto, è ancora apprezzato mentre il sindaco sta cercando di modificare la viabilità e impedire queste manifestazioni. Tanto che sabato sera c'è stato un momento di tensione quando la polizia ha bloccato una colonna di supercar sgasanti e le ha multate con la folla inferocita che ha fischiato e lanciato i classici buuuu agli agenti. Tutti rigorosamente in bicicletta assistita elettricamente.

Da Moto.it

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