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MONTREAL - Sembra di essere tornati a inizio stagione, quando la rossa menava fendenti a destra e a manca. Sulla pista che in teoria era perfetta per la Mercedes e per Hamilton, dopo 17 anni una Ferrari torna in pole position con Sebastian Vettel, prima di lui Michael Schumacher nel 2001 col fratello Ralf a fianco, anche se poi la gara non fu vincente. Sebastian è stato autore di due tentativi perfetti che, per soli 93 millesimi, ha tolto la soddisfazione a Bottas di portare a casa un risultato che la Mercedes voleva. Un piazzamento buono, per il finlandese, un po' meno buono per Hamilton, quarto tempo, nervoso, alle prese con un bilanciamento approssimativo, sporco nelle traiettorie e impreciso, quasi che a guidare di forza fosse controproducente.
Verstappen invece, col terzo posto a 173 millesimi dalla Ferrari, fa capire come con 80 cavalli di meno si possa lottare per il vertice e qui si apre un altro capitolo, perché un conto è la qualifica, con tutti, più o meno, protagonisti di sbavature a parte Vettel, un altro la gara con un passo decisamente migliore per i rivali della rossa che qua può sfatare e invertire la rossa in un mondiale che aveva preso una brutta piega. "Grande lavoro dei ragazzi - dice Vettel - che venerdì hanno capito dove lavorare, una pole per la squadra". Peccato che sia mancata una prima fila tutta rossa, perché Raikkonen ha sbagliato l'uscita dal tornante dopo la partenza e ha perso tempo, altrimenti avremmo visto due rosse davanti.
In ogni caso, la partenza sarà cruciale per evitare botti al via, ma poi il passo gara su un circuito dove si sorpassa in vari punti, permetterà di capire meglio se la Ferrari, all'arrivo della prossima stagione europea, ha le carte in regola per imporsi. Dopo le prime gare si è capito infatti che mentre la Ferrari in qualche modo ha corretto i problemi incontrati, la Red Bull ha la miglior macchina in curva ma in Canada di curve vere non ce ne sono, mentre per Mercedes i problemi di inizio anno, vittorie fortunose a parte, sono rimasti identici. Segno che si è arrivati a un punto dove occorre mettere le mani sopra senza forse avere la certezza di risolvere il tutto.
La partenza sarà cruciale per evitare botti al via, ma poi il passo gara su un circuito dove si sorpassa in vari punti, permetterà di capire meglio se la Ferrari, all'arrivo della prossima stagione europea, ha le carte in regola per imporsi
Con 6 gare in 8 settimane, di tempo per riparare non ce ne è molto, comunque rivedere Vettel felice, sopratutto su una pista che per la Ferrari significa molto, è positivo: "Sì questa è la pista di Gilles Villeneuve, ci sono tantissimi tifosi della rossa, fare la pole è qualcosa di molto positivo per noi". Bottas recrimina su qualche piccolo errore, per un sottosterzo che ha rallentato lui e molto di più Hamilton. Infine il terzo incomodo: Verstappen. Parte dietro a Vettel, vuole rifarsi dopo una gara sfortunata come Montecarlo che avrebbe potuto vincere e vuole un risultato importante per ritrovare quella fiducia che ha perso per strada. Perché per quanto possa essere criticato, il consiglio è riguardare le prime due stagioni di Verstappen: da debuttante, non ha fatto gli errori che ha commesso dopo. Segno che è accaduto qualcosa. Perché di solito gli errori si fanno all'inizio...Possibilmente non del GP che scatta alle 20 ora italiana.