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E' la pista di Lewis Hamilton, Montreal si sposa bene con le caratteristiche di guida del pilota della Mercedes e si abbina perfettamente alle caratteristiche della vettura. Il tracciato è tutto uno stop and go, ovvero frenate e accelerate per le chicane presenti sull'Isola di Notre Dame. Quindi per andare forte occorre una macchina che inserisca bene e che abbia una ottima trazione. In modo da sfruttare in rettilineo la potenza del motore. E infatti la Mercedes, da quello che si è visto, ha proprio questa caratteristica. Frena bene, accelera meglio e ha tanta potenza.
Un gradino più sotto ci mettiamo la Red Bull perché la monoposto austroungarica ha meno potenza rispetto alla Mercedes ma ha un ottimo inserimento e ha una velocità di curva superiore, per cui dal tornantino alla esse della parte alta, ha un vantaggio che però viene perso nel tratto veloce. Non dimentichiamo che qui Ricciardo ottenne la prima vittoria in F.1 quindi dovrebbe essere nelle posizioni di vertice, carico a palla dopo la vittoria di Montecarlo.
La Ferrari sulla carta appare leggermente inferiore, in quanto seppure abbia potenza per competere con la Mercedes, in accelerazione finora non ha mostrato una grande superiorità, per cui è leggermente un gradino sotto alle rivali, anche se poi, meteo permettendo, potrebbe cambiare tutto. C'è poi l'aspetto psicologico per la vicenda Raikkonen. Non cambia il risultato in pista cambia però la pressione media con domande magari fuori luogo che potrebbero creare nervosismo. E' una fase importante del campionato perché la Ferrari si trova ad inseguire dopo aver mostrato grandi cose a inizio anno.
Infine è la corsa di casa di Lance Stroll, che è proprio di queste parti. Per cui la pressione sarà altissima specie per il fatto che la sua Williams non è per niente competitiva anche se col motore Mercedes potrebbe fare qualcosa di buono.