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MONTREAL - Occasione persa o punti guadagnati? A vedere le premesse della vigilia non ci sono dubbi: la Ferrari ha sprecato una bella opportunità di portare a casa un bel bottino. Invece deve subire la doppietta Mercedes con un Hamilton strepitoso al sesto successo canadese e un Bottas che da fedele scudiero gli ha parato le spalle, anche se non ce ne era bisogno. Se si pensa invece a come si era messa la gara dopo cento metri, allora l'occasione non è stata persa: poteva andare molto peggio.
Perché mancare la partenza a causa di una indecisione (o forse il cambio che ha fatto le bizze? boh...) e vedere Vettel infilato a sinistra da Bottas e addirittura a destra da Verstappen che partiva in terza fila (mica in prima come il tedesco...) che chiudendo gli rovinava anche l'ala anteriore, ebbene alla fine di tutto un quarto posto in volata col terzo, Ricciardo, va benissimo così perché consente a Vettel di mantenere la testa del mondiale e alla Ferrari di non perdere troppo dalla Mercedes nel costruttori, come dire che la coppia Hamilton Bottas funziona meglio di Vettel Raikkonen anche se questi verrà confermato ancora per un anno.
Il GP del Canada è tutto in cento metri, quelli del via e di una safety car per neutralizzare il botto di Sainz su Massa che ha messo KO entrambi. Il resto è tutto un elogio per Ricciardo, capace di tenere testa alle due Force India e ai due piloti di questa, Ocon e Perez bravissimi, sportivi e tosti, due da seguire bene. Raikkonen, al pari di Vettel, ha rovinato il fondo piatto in una escursione, ma mentre Sebastian si è trovato nei casini perché chiuso da altri, Kimi ha fatto tutto da solo uscendo male su un cordolo. E' arrivato settimo, poteva andare peggio se il muro lo avesse baciato invece che sfiorato di un soffio.
Adesso, dopo il Canada, fanno tre pari. Lewis Hamilton pareggia i conti con le vittorie stagionali con Sebastian Vettel, portandosi a un entusiasmante tre a tre. Dopo la doppietta Ferrari di due settimane fa a Montecarlo, a Montreal sono state le frecce d'argento a farlo con Bottas arrivato alle spalle del capo squadra staccato però di quasi 20 secondi. La Ferrari ha mancato il podio anche perché al via tutto è stato compromesso da una partenza infelice dalla prima fila da parte di Vettel col risultato che Ricciardo è stato bravissimo nel salire sul terzo gradino del podio anche se la sua Red Bull non ha mai avuto il passo per fare meglio.
Quindi un quarto posto che limita i danni di una corsa partita col piede sbagliato fin dalla prima curva. Durante la Safety car la Ferrari, stranamente, non ha richiamato al box Vettel che nel momento in cui la gara è ripartita, ha subito perso il pezzo danneggiato nella toccata alla prima curva con Verstappen: hanno sbagliato a non fermarlo prima? Due giri dopo, finalmente, Vettel si ferma al box, cambia il musetto e finisce 18! Da quel momento è un lento risalire fino alle ultime battute di gara in cui in due giri ha prima superato Ocon e poi Perez garantendosi il quarto posto che gli permette di guardare ancora dall'alto Hamilton.
Infatti anche se a parità di vittorie Vettel ha 141 punti Hamilton 129, mentre nella classifica costruttori la Mercedes comanda con 222 punti contro i 214 della rossa. La Ferrari ha concluso con Raikkonen al settimo posto, dopo una gara incolore in cui, stranamente, le due rosse hanno patito anche il ritmo di gara delle due Force India, con Ocon e il coriaceo Perez che hanno concluso subito alle spalle di Sebastian ma solo perché il ferrarista aveva le gomme fresche e le Force India no.
"E' stata una gara molto dura - ha detto Vettel - perché oltre all'ala rotta al via ho avuto anche il fondo danneggiato quindi non siamo riusciti a girare come avremmo voluto". E questo spiega i perché le due rosse non erano così incisive come ci si aspettava alla vigilia. Comunque un bel risultato da parte di Mercedes che ritrova il ritmo giusto in questa avvincente sfida mondiale. Sul podio, poi, siparietto con Ricciardo che ha ereditato il terzo posto dopo che nelle battute iniziali Verstappen, che era terzo e attaccava Bottas per il secondo posto, ha dovuto ritirarsi col cambio bloccato.
Sul podio, complice il solito Ricciardo, c'è stato il siparietto dello "shoey" ovvero bere lo champagne nella scarpa del pilota. Daniel ha eseguito e regalato poi il cimelio al pubblico sotto al podio e l'attore Patrick Stewart, chiamato a condurre le interviste, da ex comandate Picard dei film di Star Trek e di XMen ha accettato a sua volta di bere. Hamilton lo ha preso in giro, dicendogli che forse dalle scarpe di Lewis non ci avrebbe bevuto: "Se torno sul podio sono disposto a bere dalle scarpe di tutti". Fine, titoli di coda e appuntamento fra due settimane a Baku su un altro circuito cittadino.