F1, GP Canada 2016: i Pro e i Contro

F1, GP Canada 2016: i Pro e i Contro
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Il nostro inviato ci racconta tutti i retroscena più curiosi del GP del Canada
10 giugno 2016

Allison in bilico fra Ferrari Renault e McLaren

Era una vocina che circolava da un paio di gare ma a Montreal ha preso corpo: ovvero James Allison potrebbe lasciare la Ferrari per accasarsi in Inghilterra. A Montecarlo ci sono stati incontri con esponenti McLaren mentre da fonti inglesi (televisive…) si fa sapere che la Renault ha espresso l’intenzione di riprendersi il tecnico inglese come capo progetto a lungo termine (si parla di altri 5 anni minimo) per lo sviluppo della monoposto. Per Allison il problema è grosso visto che ha un contratto con la Ferrari e ha già messo le basi per la macchina del prossimo anno, ma ha tre figli piccoli da accudire e vivere in Italia coi bimbi in Inghilterra non è facile. Si tratta quindi di una situazione personale che non ha nulla che spartire con la Ferrari. E’ una decisione difficile per Allison, ma nella vita la F.1 non è tutto. Aspettiamo l’evolversi della situazione. 

James Allison, il Direttore Tecnico della Scuderia Ferrari
James Allison, il Direttore Tecnico della Scuderia Ferrari
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Si ritorna a parlare di Alfa Romeo in F.1

Ogni tanto, alla vigilia del lancio della Giulia nei vari mercati, rispunta la voce di un motore Ferrari ribattezzato Alfa Romeo da usare in F.1. Ipotesi allettante, ma con alcuni problemi di fondo. Viste le squadre disponibili sul mercato, avere un motore Alfa su una Sauber, ad esempio, con le prestazioni scarse del team, significa rovinare l’immagine del motore e vanificare l’impatto del ritorno in F.1. Metterlo su una Haas non ha senso visto che il team americano ha ottenuto l’interesse USA grazie al motore Ferrari e poi non sarebbe un team vincente. Altri team in condizioni decente non ce ne sono molti, persa la Toro Rosso (con la quale si è aperto un contenzioso sul mancato rispetto del contratto Ferrari) passata ai Renault, Red Bull inavvicinabile, rimane una soluzione pazza e divertente nel caso dovesse avvenire: ovvero una McLaren Alfa Romeo, sulla falsariga di quella privata che nei primi anni 70 fu usata da De Adamich e Nanni Galli in alcune gare del mondiale con un V8 derivato dalla Montreal. 

Infatti i giapponesi di Honda hanno un accordo di esclusiva in scadenza ma i passi in avanti sono limitati rispetto alle aspettative. Quindi se Alfa Romeo dovesse tornare come marchio in F.1 con un team vincente, ci rimane solo questa. A meno che non accada la rivoluzione firmata Williams e Martini. Che però hanno un motore Mercedes molto buono, ma con la presenza di Lance Stroll nel team (il figlio è pilota FDA… e ha tantissimi soldi) si potrebbe concretizzare il clamoroso passaggio, con i colori Martini come in passato (in fondo sono torinesi…) piloti “graditi” (al contrario della fantaipotesi McLaren che è una boutade sia chiaro) e un team di media classifica che farebbe tutti felici e contenti. Resta il problema di Stroll che vuole comprare la Williams, ma Frank non molla le sue quote, per cui… 

In vendita orologio Nuvolari donato da D’Annunzio

E’ un pezzo storico unico e il suo valore di base lo dimostra, 600 mila euro. E’ il cronografo Universal Watch di Ginevra che Gabriele D’Annunzio regalò a Tazio Nuvolari dopo una vittoria del pilota mantovano. Si tratta di un pezzo unico, completamente d’oro, che il proprietario mette all’asta. L’orologio è completo di certificato che ne attesta l’autenticità. Se siete interessati, contattateci pure… 

Il cronografo che Gabriele D'Annunzio regalò a Tazio Nuvolari. E' stato realizzato dalla maison Universal Watch di Ginevra
Il cronografo che Gabriele D'Annunzio regalò a Tazio Nuvolari. E' stato realizzato dalla maison Universal Watch di Ginevra

Arriba Mexico nel mercato piloti

Si ritorna a parlare di mercato piloti e delle voci che danno Sergio Perez vicino alla Ferrari. In realtà a Maranello stanno pensando di rinnovare con Raikkonen anche se sulla lista della spesa compaiono pure Grosjean e Ricciardo, con quest’ultimo osteggiato da Vettel che non vorrebbe ritrovarselo in mezzo ai piedi. In una situazione del genere i piloti messicani contano sul fatto che Carlos Slim, uno degli uomini più ricchi del mondo, faccia parte del board Philip Morris (in pratica è il capo) e faccia parte della Ferrari.

Ragion per cui, mettendoci i soldi, vorrebbero metterci anche i piloti. Gutierrez fa parte della stessa cordata ma è stato parcheggiato alla Haas e un problema quindi è stato risolto, Perez invece fa discutere perché era già pilota FDA e ruppe il contratto quando dalla Sauber passò alla McLaren venendo poi scaricato dopo una stagione. Ora pare che il pilota sia maturato molto e sia diverso rispetto al passato, ma a Maranello fra lui e Raikkonen preferiscono il finlandese, almeno non rompe le scatole, sanno chi è e come va, anche se restano aperte le altre due opzioni. 

Da Moto.it

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