F1, Gp Canada 2015: Verstappen e il suo dopo Montecarlo

F1, Gp Canada 2015: Verstappen e il suo dopo Montecarlo
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Max Verstappen, a seguito del suo incidente a Montecarlo, è stato redarguito a Montréal da alcuni suoi colleghi – tra cui Grosjean, vittima del suo errore – non tanto per lo sbaglio, quanto per le sue dichiarazioni alla stampa a riguardo.
6 giugno 2015

Non si placano le chiacchiere legate all’incidente che ha visto protagonista il giovanissimo Max Verstappen a Montecarlo: il diciassettenne alfiere della Toro Rosso, al debutto nel Principato, è stato troppo aggressivo nel duello corpo a corpo con Romain Grosjean, finendo per urtare il posteriore della macchina del francese e impattando contro le barriere alla Sainte Devote, per fortuna senza alcuna conseguenza fisica.

 

Questo incidente, che ha innescato la catena di eventi che ha portato la Mercedes a commettere un clamoroso errore strategico che ha penalizzato Hamilton e regalato a Rosberg un’inaspettata vittoria, ha rovinato un weekend fino a quel momento perfetto per Verstappen, splendido secondo nella prima sessione di prove libere a Montecarlo della sua carriera e decimo in qualifica.

 

Al pilota olandese è stata comminata una penalità di cinque posizioni in griglia in Canada per questo errore. Più che l’incidente in sé, sono però state soprattutto le dichiarazioni del giovane Verstappen ad essere oggetto di discussione da parte dei suoi colleghi. Il figlio d’arte, infatti, non ha mai chiesto pubblicamente scusa a Grosjean per aver compromesso la sua gara, e, anzi, subito dopo l'accaduto ha accusato il francese di averlo colto di sorpresa frenando molto prima della staccata.

 

“Ho frenato nello stesso punto del giro precedente, mentre Grosjean lo ha chiaramente fatto 10-15 metri prima. Quando si è così vicini, non si ha spazio di manovra per evitare lo scontro; sono stato colto di sorpresa. Mi sono reso conto di quello che stava succedendo, ma era troppo tardi: non mi sarei mai aspettato una frenata così anticipata”: queste le dichiarazioni a caldo di Verstappen.

Grosjean, l'ex enfant terrible

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Nel 2012, Grosjean saltò il Gran Premio di Monza per aver causato un incidente in partenza a Spa

 

“Sono rimasto deluso dal fatto che Max non si sia scusato: avrebbe potuto farlo quando siamo stati chiamati dai commissari, e invece non è successo, e anzi, mi ha rimproverato di aver frenato prima rispetto al giro precedente, mentre i dati mostrano chiaramente il contrario”, ha spiegato Grosjean. In effetti, le informazioni circa il punto di frenata del francese consegnati dal responsabile delle operazioni in pista della Lotus, Alan Permane, hanno scagionato Romain dalle accuse di Verstappen.

 

Grosjean può sicuramente capire Verstappen: il francese, dopotutto, all’inizio della sua carriera in Formula 1, fu protagonista di grossolani errori di giudizio nella sua condotta di gara, che spinsero l’allora alfiere della Red Bull, Mark Webber, a definirlo un pericolo pubblico in partenza. Nel 2012, al francese fu comminata una severa penalità per aver causato uno spettacolare incidente nelle primissime fasi di gara in Belgio: Grosjean fu infatti sospeso per una corsa, e saltò il Gran Premio d’Italia, a Monza.

 

Dopo un inizio di carriera in Formula 1 così tribolato, Grosjean riuscì a maturare e si liberò della fama non certo lusinghiera guadagnata nel 2012. “Ho commesso tanti errori, e sono stato trattato come un irresponsabile, attraendo critiche pesanti, come quella di Webber, che sicuramente mi hanno ferito”, ricorda Grosjean.

 

“Ho imparato dai miei sbagli e sono diventato un pilota migliore. Commettere errori può capitare a tutti, l’importante è ammetterlo e chiedere scusa”, continua Grosjean. Cosa che, però, Verstappen non ha fatto: “Max è un pilota di grande talento, e sinora ha ben figurato. Il problema è che non ha sfruttato questo episodio come una possibilità di crescita. In conferenza stampa, qui in Canada, ha detto che guiderà nello stesso modo. La Formula 1 è uno sport pericoloso, e Verstappen deve ricordarselo”, ha concluso il francese.

Il botta e risposta con Massa

Verstappen è stato anche criticato da Felipe Massa, che, al termine del Gran Premio nel Principato, ha definito la sua condotta di gara pericolosa, esortando i commissari a comminargli una penalità, che, come sappiamo, è poi in effetti arrivata. L’olandese non ha potuto fare a meno di tirare una frecciatina a Massa in conferenza stampa mercoledì, ricordandogli il contatto di gara con Perez lo scorso anno in Canada.

 

“Forse dovresti rivedere cosa ti è successo l’anno scorso proprio qui”: questo il commento piccato di Verstappen. Nel 2014, Massa finì per urtare il posteriore della monoposto di Sergio Perez a seguito di una cambio di direzione in frenata del messicano, che fu penalizzato per questo incidente.

 

Il giovanissimo Verstappen, ancora adolescente, ha reagito in modo impulsivo ai commenti altrui, cercando di difendersi dopo aver commesso un errore, come molti altri prima di lui, specie a Montecarlo. L’inesperienza di Verstappen, più che alla guida, si vede nelle dichiarazioni alla stampa.

I saggi consigli di Button

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Jenson Button, 35 anni, è alla sedicesima stagione in Formula 1

 

Proprio per questo, Jenson Button, uno dei piloti più navigati del Circus, ha esortato Verstappen a pensare alle conseguenze delle sue affermazioni, facendo riferimento, in particolare, all’accusa rivolta dall’olandese ai danni di Grosjean: “Bisogna stare attenti a ciò che si dice alla stampa. Puntare il dito contro un collega dicendo che ha frenato prima apposta è una cosa seria. Non succedono cose del genere in Formula 1, siamo tutti adulti”, ha spiegato il britannico.

 

Verstappen, grazie al suo talento cristallino, avrà sicuramente modo di rifarsi del proprio errore e, con il passare del tempo, capirà che i suoi colleghi con maggiore esperienza gli stanno dando consigli preziosi per il prosieguo della sua carriera e non lo stanno attaccando, come forse sta pensando in questo momento.  

 

Diletta Colombo

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