Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Cala definitivamente, e aggiungiamo finalmente data la durata estenuante tra neutralizzazioni e rinvii per la pioggia, il Gran Premio del Brasile 2024, ventunesimo appuntamento stagionale della Formula 1. Al taglio del traguardo, a sigillo di una gara folle dovuto alle diverse bandiere rosse, gialle, e Safety Car, a portarsi a casa la vittoria è stato Max Verstappen. Ad uscirne da vero sconfitto da questo confronto che avrebbe potuto assegnare il primo vero e proprio match point nella lotta al titolo mondiale è Lando Norris.
Il pilota della McLaren ha avuto tra le sue mani un’occasione d’oro. Ovvero quella di sfruttare al massimo questo weekend di gara ad Interlagos per cercare di accorciare le distanze da Max Verstappen, avanti poco più di cinquanta punti. A favorirlo nell’impresa anche la penalità di cinque posizioni per la sostituzione del sesto elemento del motore endotermico della Red Bull numero #1. Non solo, anche il podio perso nella Sprint, che invece Norris ha vinto grazie all’ordine di Scuderia con Oscar Piastri, per aver sorpassato sotto regime di Virtual Safety Car nel penultimo giro della mini-gara da 100 km del sabato. Inoltre, il britannico aveva dalla sua parte anche le deludenti qualifiche dell’olandese, che non è riuscito a chiudere il suo giro lanciato nel Q2 di questa mattina per bandiera rossa; inevitabile così la partenza dalla diciassettesima casella nella griglia di partenza.
Eppure, Lando Norris non è riuscito a portare a termine l’unico compito che gli avrebbe potenzialmente potuto permettere di accorciare la distanza da Verstappen. Scattato dalla pole position, il pilota del team papaya è stato bruciato al via da George Russell, replicando le deludenti partenze anche quando poi, nel corso della gara, la direzione ha dato via libera di lottare dopo le varie bandiere rosse e Safety Car che hanno reso l’appuntamento di Interlagos uno dei più emozionanti e complicati dell’intera stagione. Ha così concluso solamente sesto, alle spalle della Ferrari di Charles Leclerc, e nuovamente aiutato dal compagno di squadra Oscar Piastri che, complice la penalità di dieci secondi, l’ha lasciato passare per cercare di racimolare quanti più punti possibili in ottica classifica Costruttori, con una distanza tra la McLaren, la Scuderia di Maranello e la Red Bull che si sta assottigliando sempre di più, rendendo incerto anche questo titolo, mentre quello piloti diventa ormai una remotissima possibilità.
Perché se da una parte Norris ha mandato tutto in fumo, dall’altra c’è un Max Verstappen che inferocito, complici le diverse penalità inflitte dalla FIA e le costanti critiche, ha deciso di prendersi tutto quello che poteva prendere, compresa la vittoria. Un trionfo frutto non solo di una splendida rimonta dalla diciassettesima posizione, ma soprattutto un periodo di digiuno dal gradino più alto del podio che durava ormai da Barcellona, Gran Premio che si è disputato nel mese di giugno. Max ha voluto che fosse nuovamente la pista a parlare e non i continui calcoli per il titolo mondiale. A parlare è stato poi anche Lando Norris che, ai microfoni di F1.TV, non ha nascosto il suo disappunto per quanto accaduto nel corso della gara di San Paolo, sminuendo il risulato del rivale.
“Verstappen? Ha guidato bene ed è stato fortunato. Io ho avuto fiducia nel team e in quello che dicono, mi fido di loro. Questa è stata una fortuna per la Red Bull perché hanno beneficiato di una regola che non è apprezzata da nessuno. Nessuno di noi piloti è d’accordo, ma forse loro lo sono ora” ha prosguito Norris riferendosi alla possibilità di cambiare le gomme in regime di bandiera rossa; invece, lui e la McLaren la sosta l’hanno fatto proprio nel momento in cui la VSC rientra dopo che Nico Hulkenberg era finito nelle barriere per poi rientrare. Stessa strategia anche per George Russell, mentre Verstappen e le due Alpine hanno atteso la neutralizzazione della bandiera rossa dopo il botto di Franco Colapinto. “A volte le cose vanno in un modo e a volte nell’altro – ha aggiunto Norris – con la bandiera rossa le soste erano libere. George Russell avrebbe meritato di vincere la gara. Il risultato finale? Si tratta di un azzardo che ha dato i suoi frutti, non è talento, è solo fortuna”. Norris, che arrivava in Brasile da favorito, si trova adesso a ben sessantadue lunghezze dal rivale Verstappen. Tre gare ed una sola Sprint Race mancano all’appello, e l’ipotesi di vincere il primo mondiale per Lando Norris si riducono ormai a zero, mentre l’olandese già a Las Vegas, tra due settimane, potrebbe salire a quota quattro titoli iridati.