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Forse è tutto merito della medaglietta di S.Cristoforo, protettore degli automobilisti, che porta nella scarpa destra, quella dell’acceleratore, se Sebastian Vettel può dirsi campione del mondo per la terza volta di fila.
Vettel: «E' stata la gara più dura della mia carriera»
Il regalo della nonna ha funzionato ancora una volta, vero? «Direi di sì, ma è stata la gara più dura della mia carriera. Tutto quello che poteva remarci contro è accaduto, dalla cattiva partenza alla tamponata alla curva 4 e meno male che non mi han toccato l’ala anteriore» dice Vettel dopo la corsa.
Ma cosa è successo di preciso?«Non so, ho sentito una toccata e mi son girato, poi ha cominciato a piovere e in molti hanno combinato un po’ di disastri e ho pensato a starmene fuori. La gente diceva che col bagnato noi eravamo in crisi, bene in 10 giri ero già a ridosso di Alonso in quinta posizione, quindi abbiamo smentito chi pensava fossimo buoni solo sull’asciutto. Devo dire però che in queste condizioni e con la macchina rovinata, non eravamo competitivi quindi la pioggia ci ha aiutato davvero.»
Come hai fatto a ripartire da ultimo a sesto? «C’è poco da fare in quelle condizioni, sei indietro, perdi tempo e hai la macchina rovinata, ho pensato solo a spingere, a darci dentro senza farmi troppi problemi, ho superato degli avversarsi, ho cercato di star lontano dai guai e poi il risultato è arrivato. Di sicuro, lo ripeto, è stata la gara più dura e difficile della mia carriera, non la dimenticherò mai!»
“Il mondiale non lo abbiamo perso qui – dice Alonso – ma se ripenso a Grosjean in Belgio o alla reprimenda che Vettel si è preso in Giappone invece che essere arretrato, posso solo dire che mi mancano dei punti pesanti. Ma questo fa parte delle corse, ci sta tutto. Anche se ho concluso secondo, è la prima volta in vita mia che tutti mi dicono grandi cose, ho messo tutti d’accordo, rivali, ex compagni di squadra, stampa e manager, è stata la mia stagione migliore”
Alonso: «E' stata la stagione migliore»
«Il mondiale non lo abbiamo perso qui – dice Alonso – ma se ripenso a Grosjean in Belgio o alla reprimenda che Vettel si è preso in Giappone invece che essere arretrato, posso solo dire che mi mancano dei punti pesanti. Ma questo fa parte delle corse, ci sta tutto. Anche se ho concluso secondo, è la prima volta in vita mia che tutti mi dicono grandi cose, ho messo tutti d’accordo, rivali, ex compagni di squadra, stampa e manager, è stata la mia stagione migliore.»
«Quando perdi un mondiale così, senza aver commesso il minimo errore, con una squadra che si è impegnata al massimo, ti senti orgoglioso anche se non hai vinto il titolo e per questo voglio ringraziarli tutti, dal meccanico all’ingegnere, perché il nostro è stato un lavoro eccezionale che merita solo applausi. Abbiamo lottato fino alla fine con tutto il nostro cuore, il nostro coraggio e siamo orgogliosi di quanto fatto.»
Jorge Lorenzo: «Alonso è stato il miglior pilota della stagione»
Infine le parole di Jorge Lorenzo, campione del mondo della MotoGP: «Alonso è stato il miglior pilota della stagione, il più intelligente e il più bravo, ha lottato con un mezzo inferiore e anche se il titolo è andato a Vettel, che ha corso davvero da grande e si merita quanto ottenuto, credo però che Fernando sia stato il più meritevole. Mai come quest’anno avrebbero dovuto dare il titolo a tutti e due ma purtroppo vince solo uno.»