F1, GP Brasile 2021: La vittoria di Hamilton ad Interlagos entrerà negli annali della Formula 1

F1, GP Brasile 2021: La vittoria di Hamilton ad Interlagos entrerà negli annali della Formula 1
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Il commento del nostro Paolo Ciccarone sul Gran Premio del Brasile 2021 di Formula 1
14 novembre 2021

SAN PAOLO - Di sicuro resterà negli annali della F.1 questa gara. Per la vittoria di Lewis Hamilton su Max Verstappen e il modo in cui è stata costruita, giro dopo giro, sorpasso dopo sorpasso, con emozioni, duelli e tutto quello che il repertorio della F.1 deve rappresentare. Perché se Verstappen è, con il secondo posto brasiliano e i 14 punti di vantaggio, il favorito finale, è anche vero che Hamilton non gli ha regalato nulla, anzi lo ha messo alle corde, fino al punto da costringerlo a una difesa eccessiva in un paio di occasioni.

La prima, dopo una quarantina di giri quando Hamilton lo ha superato in fondo al rettilineo e Verstappen è entrato deciso in curva, finendo col portare fuori pista entrambi. La seconda, con una serie di zigzag in rettilineo, manovra vietata e sanzionata con una bandiera bianco nera a Verstappen: come dire, la prossima che fai ti mettiamo fuori. Ma proprio per questa difesa a oltranza, con un pilota duro e un team, la Red Bull, che ha indovinato la strategia dei pit stop, Hamilton ha costruito il sorpasso capolavoro al 48 giro, quello che ha fatto alzare in piedi gli oltre 100 mila in tribuna, quello che ha fatto partire l'applauso a scena aperta di Toto Wolff e di milioni di appassionati e sportivi che hanno apprezzato il gesto.

Perché in quel sorpasso Hamilton si giocava tutto: se restava dietro, poteva dire addio al mondiale. Se finiva male, idem. Doveva farlo e portarsi in testa e vincere. Cosa che ha fatto. E lo ha fatto con lucidità, quando ha chiesto al suo box dove fosse Bottas, terzo, e dirgli di stargli attaccato per rendere la vita difficile a Verstappen. Cosa quasi accaduta, visto che il numero 2 Mercedes si è messo dietro Perez, il numero 2 Red Bull, che col giro più veloce all'ultimo passaggio ha tolto ad Hamilton quel punto che da qui alla fine del mondiale potrebbe rivelarsi importante.

Una gara a due punte, Verstappen (partito in testa al via) ed Hamilton, che dalla quinta fila al trionfo ha dovuto sudare e spremere tutta la classe di cui dispone. Perché dopo una gara del genere, dire che Hamilton ha fortuna, ha solo la macchina e che avrebbero vinto tutti con quel missile, è sminuire un talento fatto di classe, testa e intelligenza. Chiunque vinca il mondiale fra i due, sarà esaltato, perché autore di un campionato ad altissimo livello con un avversario di altissimo spessore.

E stavolta Hamilton ha pure sopperito al suo box, che lo ha fermato due giri dopo Verstappen facendolo scendere a quasi 3 secondi dall'olandese. Tre secondi recuperati ad ogni curva, limando qua e là con la torcida, i tifosi brasiliani, che 13 anni dopo la grande delusione di un Hamilton che batte Felipe Massa a casa sua, lo ha adottato per quell'omaggio a Senna e quella bandiera brasiliana sventolata con orgoglio (e pure un po' di paraculaggine) dopo la vittoria.

Questo duello ha fatto passare in secondo piano la corsa degli altri, vinta, si fa per dire, dalla Ferrari di Leclerc che davanti a Sainz ha conquistato il 5 posto. In classifica generale un passo in avanti contro la McLaren senza dubbio, ma al solito minuto di distacco, o quasi, dai primi. Gara solida si dirà, portata in fondo. Vero, ma 13 anni dopo la grande delusione di Massa, vincitore del GP ma sconfitto nel mondiale, fa venire il magone al pensiero che oggi si celebra in quinto posto come se fosse chissà che.

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