F1, GP Brasile 2019: Sainz, gara da sogno. Incubo Albon

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Gara da sogno per Carlos Sainz: dopo la rimonta dall'ultimo posto, ottiene il podio in seguito alla penalità ad Hamilton, che ha rovinato la corsa dell'incolpevole Alexander Albon
17 novembre 2019

SAN PAOLO - Era evidente a tutti, lo aveva ammesso lo stesso Lewis Hamilton scusandosi per la toccata con Albon, ma stavolta i commissari sono andati coi piedi di piombo e hanno privato a Carlos Sainz della cerimonia del podio perché lo spagnolo è stato classificato terzo mentre Lewis è stato retrocesso al settimo posto. Per Sainz è stata una gara da incorniciare. In qualifica ha subito rotto il motore ed è partito poi ultimo. Con una gara priva di errori, con sorpassi da manuale e una testardaggine che mai gli si era vista prima, era risalito fino al quarto posto dopo il botto delle due Ferrari di Vettel e Leclerc. Già risalire sesto da ultimo era un risultato speciale.

Poi ci ha pensato Hamilton a lasciare questo ultimo posto, il terzo, a disposizione di un Sainz che avrebbe meritato di salirci, su quel podio, se non fosse che i commissari hanno voluto prendere il tempo necessario per decidere, mentre in Canada con Vettel, la decisione era arrivata praticamente subito. Altra circostanza, si deve dire, perché la toccata di Hamilton ad Albon è avvenuta al penultimo giro e di tempo per guardare le immagini e la telemetria ce ne era poco. Ma alla fine decisione giusta, con lo stesso Hamilton pronto a scusarsi con Albon e coppa da consegnare a Sainz.

Ma se lo spagnolo almeno qualcosa l'avrà per ricordo, per Alexander Albon la corsa brasiliana si è trasformata in un incubo. Era secondo, alle spalle del compagno di team, un risultato eccezionale dopo una corsa perfetta priva di sbavature fino alla toccata di Hamilton. L'inglese, infatti, era rientrato ai box con la sua Mercedes  a cambiare le gomme grazie alla  safety car intervenuta per l'incidente delle Ferrari. Hamilton con gomme medie non avrebbe retto a Verstappen che aveva montato subito le morbide e che quindi era più veloce, stessa tattica usata da Albon. E così, con Hamilton terzo ma a portata di tiro di Verstappen, Lewis ci ha provato: "Ho visto il varco ma lui ha chiuso e io ero in ritardo per cui l'ho colpito, mi spiace davvero è solo colpa mia".

E così, scuse a parte, ad Albon quello che poteva essere il primo podio della carriera in F.1 è diventato un ultimo posto in classifica. Una vera beffa per il bravo Alexander. Alla fine di tutto ha gioito Gasly, un altro che raccoglie il miglior risultato della carriera. Secondo con la Toro Rosso, motore Honda (due motori ai primi due posti con due auto diverse, a Tokyo è festa grande) ha raccolto il massimo possibile e la sua gioia, dopo una stagione amara e con retrocessione dalla Red Bull alla Toro Rosso, è stata incontenibile. Una gran stagione per il team di Faenza, due podii e consistente, un bel piazzamento per Gasly che meritava un raggio di sole. Per lui gli incidenti di Hamilton e delle Ferrari sono il ricordo più bello di una gara vissuta in apnea con un arrivo in volata al millesimo sul campione del mondo con la Mercedes. Ovvero i migliori della stagione. Chapeau come dicono in Francia.

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