F1, GP Brasile 2018, Vettel: «Non dovevano chiamarci alla verifica»

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Sebastian Vettel, secondo nelle qualifiche del Gran Premio del Brasile, commenta la convocazione da parte dei commissari per l'episodio durante la verifica del peso
10 novembre 2018

«Ho avuto un bloccaggio in curva 8; nel secondo tentativo ero partito bene, ero all'attacco e forse ho esagerato un tantino. Ho perso un po' di tempo e non mi sono migliorato, ma ci sono andato molto vicino»: giudica così la sua condotta nelle qualifiche del Gran Premio del Brasile Sebastian Vettel, secondo nella Q3.

Vettel dovrebbe vedere il via della corsa dalla prima fila; diciamo dovrebbe, perché Vettel è stato chiamato dai commissari per non aver spento il motore durante le verifiche del peso nella Q2. A domanda a riguardo, Vettel ha risposto: «Non voglio dire nulla, è meglio che stia zitto. Penso che non saremmo dovuti essere chiamati alla verifica, perché quando ci sono condizioni così variabili, credo sia ingiusto rimanere bloccato lì».

A prescidere dalla posizione sulla griglia, Vettel scatterà con gli pneumatici soft. Merito della strategia azzeccata nella Q2 da parte della Ferrari, prima squadra a montare le gomme gialle quando la pioggia non accennava ad aumentare. «Giudicare le condizioni della pista con tempo variabile è difficile, perché dai box non vediamo molto», spiega Vettel.

«Dobbiamo fidarci del giro precedente e delle comunicazioni con il muretto - ha aggiunto il quattro volte campione del mondo della Ferrari -. Siamo stati fortunati oggi, ci sono state le stesse condizioni per tutti. Finché le cose vanno così, va tutto bene». 

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