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«La mia gara è stata rovinata da un idiota, per giunta doppiato»: non le manda certo a dire Max Verstappen, scagliatosi nel post gara contro Esteban Ocon, che gli tolto la possibilità di vincere il Gran Premio del Brasile speronandolo in fase di doppiaggio. Verstappen non si è espresso solo a parole, ma è andato a cercarlo ai box e lo ha spintonato. «Io ho fatto tutto bene, avevamo una grande macchina e avevo sensazioni molto positive», ha raccontato Verstappen, riuscito nonostante la monoposto danneggiata a concludere in seconda posizione.
«Credo che la mia gara sia andata meglio del previsto, l'auto ha funzionato benissimo e il team ha scelto la giusta strategia. Siamo riusciti a fare uno stint molto lungo con le supersoft. Non so cosa dire, sarei stato più contento se avessi vinto - ha aggiunto un torvo Verstappen -. Il prossimo anno dovremmo avere un motore più potente; vedremo come andrà». Magra consolazione, oggi.
Quanto accaduto a Verstappen ha regalato la vittoria a Lewis Hamilton, facendo sì che la Mercedes festeggi il quinto titolo mondiale Costruttori con una corsa di anticipo. «Questi ragazzi hanno lavorato duramente, il mio percorso negli ultimi sei anni con loro è stato incredibile. La vittoria del mondiale Costruttori è quello per cui ci si sforza tutto l'anno, ogni giorno, tirando fuori il meglio. Per me guidare per la Mercedes è un onore».
La corsa per Hamilton non è stata facilissima, complice il passo gara non all'altezza e qualche problema nella gestione degli pneumatici. «Oggi è stata una giornata molto difficile, ho avuto problemi al motore e mi sono sentito impotente. Poi mi sono ritrovato al comando. Nella mia testa ero concentrato sul mio lavoro, non mi sono stupito di quanto successo. Sono molto fiero di essergli stato davanti».
La mia gara è stata rovinata da un idiota, per giunta doppiato
Terza posizione per Kimi Raikkonen, della Ferrari. «La mia è stata una buona gara, c'è stata qualche battaglia divertente. Ovviamente non è stata una gara semplice, ma il risultato è stato discreto. Alla fine le gomme non erano male, ma non era semplice superare, soprattutto in curva 1; in ogni caso, non era possibile tornare indietro e scegliere un'altra gomma, quindi pazienza».