F1, Gp Brasile 2016: pole per Hamilton

F1, Gp Brasile 2016: pole per Hamilton
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Pole position per Lewis Hamilton in Brasile, davanti a Nico Rosberg e Kimi Raikkonen. Quinto Sebastian Vettel
12 novembre 2016

Nelle qualifiche all'Autódromo José Carlos Pace ad imporsi è stato Lewis Hamilton: sarà il pilota inglese a scattare dalla pole position nel Gran Premio del Brasile. 1'10"736 è il crono colto dall'alfiere della Mercedes, giunto al sessantesimo acuto il sabato in carriera. Con questo risultato Hamilton si porta a meno cinque da Ayrton Senna nella classifica dei polemen più prolifici di tutti i tempi. Si tratta, inoltre dell'undicesima pole position per Hamilton nel corso della stagione 2016. Una partenza al palo, quella di Hamilton, conquistata su un tracciato tecnico, che vanta dei cambi di pendenza significativi: dalla zona più elevata, quella del traguardo, si passa alla Descida do Lago delle curve 5-6, per poi risalire alla Junção.

Fondamentale è trovare il giusto compromesso tra un assetto scarico per affrontare le sfide corpo a corpo e la deportanza richiesta per ben figurare nel settore centrale. Sono molti i punti utili ad un sorpasso: il più importante è l'ingresso alla curva 1, in cui i piloti affrontano una decelerazione di circa 200 km/h. Per questo la pole position rappresenta un vantaggio inferiore rispetto ad altre piste: nelle 33 edizioni del Gran Premio del Brasile, solo 12 volte il poleman ha vinto la corsa. In ogni caso, lo start al palo rappresenta sempre un buon punto di partenza, un asso in questo caso nella manica di Hamilton. Accanto ad Hamilton scaterà il suo compagno di squadra e rivale per il titolo, Nico Rosberg.

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Nel primo tentativo lanciato, ad avere la meglio è stato Hamilton, che ha staccato di un decimo il compagno di squadra, Rosberg; il tedesco ha perso tempo nel secondo settore. Entrambi gli alfieri della Mercedes si sono migliorati, ma il gap è rimasto lo stesso. Degna di nota la terza posizione del pilota della Ferrari, Kimi Raikkonen, che ha preceduto Max Verstappen, della Red Bull. Seguono il compagno di squadra di Raikkonen, Sebastian Vettel, e Daniel Ricciardo, della Red Bull. 

I meccanici hanno lavorato alacremente sull'impianto frenante della SF16-H di Vettel, terminando le operazioni solo a Q1 iniziato. Vettel è riuscito tranquillamente a qualificarsi per la Q2, entrando in pista per il suo tentativo lanciato a circa dieci minuti dalla fine della prima tranche delle qualifiche. Settimo è un ottimo Romain Grosjean, in forza alla Haas Racing, che ha preceduto Nico Hulkenberg, della Force India; completano la top ten Sergio Perez, vicino di box di Hulkenberg, e Fernando Alonso, in forza alla McLaren.

Non ha passato il taglio della Q2 l'alfiere della Williams, Valtteri Bottas; non è andata meglio al compagno di squadra del finlandese, Felipe Massa, dodicesimo nell'ultima qualifica in casa della sua carriera in Formula 1. Massa ha sicuramente percepito l'abbraccio del pubblico, prodottosi in una standing ovation per il paulista al termine della Q2. Tra loro si è inserito il pilota della Haas Racing, Esteban Gutierrez, che abbandonerà il team americano a fine stagione. 

Quattordicesima posizione per l'alfiere della Toro Rosso, Daniil Kvyat, che ha preceduto il vicino di box, Carlos Sainz. Non è riuscito ad andare oltre il sedicesimo posto il pilota della Renault, Jolyon Palmer, autore di un bloccaggio monstre nel corso del suo giro lanciato nella Q2. Palmer - è notizia di questa settimana - difenderà i colori della casa della Losanga anche il prossimo anno.

Notte fonda per Jenson Button: l'alfiere della McLaren, che nel 2009 ad Interlagos colse l'unico alloro mondiale della sua carriera in Formula 1, non è riuscito a passare il taglio della Q1, a differenza del compagno di squadra, Alonso. Button si è lamentato via radio di problemi di sottosterzo, secondo lui alla base del distacco di mezzo secondo dall'asturiano. Non sorride nemmeno il pilota della Renault, Kevin Magnussen, diciottesimo. Il vicino di box di Magnussen, Palmer, è invece approdato alla Q2.

Nella lotta interna alla Manor ad avere la meglio è stato Pascal Wehrlein; il suo compagno di squadra, Esteban Ocon, è ventesimo. Ocon, è notizia di giovedì, ha perfezionato un accordo pluriennale con la Force India, destinazione papabile anche per Wehrlein, come il francese parte del programma giovani della Mercedes. Male le due Sauber, fanalini di coda della classifica. Marcus Ericsson può quantomeno consolarsi sapendo di aver battuto il suo vicino di box, Felipe Nasr, ultimo nel Gran Premio di casa. 

 

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