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Miglior prestazione per Max Verstappen nella seconda sessione di prove libere del Gran Premio del Belgio 2020 di Formula 1 a Spa. 1'43"744 è il crono colto dall'olandese, che ha preceduto Daniel Ricciardo, della Renault, e Lewis Hamilton, della Mercedes. La classifica non deve ingannare: la Mercedes si è nascosta sul giro secco, ma ha mostrato la solita forma nei long run, pur con gli ottimi spunti dell'arrembante Verstappen, l'unico finora in grado di battere la corazzata delle Frecce nere. L'ha detto lo stesso olandese, non bisogna illudersi: la Red Bull ha già raccolto più di quanto avesse seminato.
Ma a sparigliare le carte in qualifica - l'ultima con il famigerato party mode - potrebbe pensare il meteo, con la pioggia prevista per sabato pomeriggio. E il tempo potrebbe dare qualche grattacapo ai tecnici, visto che bisognerà trovare un compromesso tra il bagnato di domani e l'asciutto della gara. Ricciardo, dal canto suo, ha dovuto incassare un problema tecnico a fine FP2: la sua R.S.20 si è ammutolita all'improvviso per un inconveniente idraulico. Certamente non un buon segnale. Scorrendo ulteriormente la classifica, troviamo Alexander Albon, della Red Bull, quarto davanti a Sergio Perez, della Racing Point, e Valtteri Bottas, della Mercedes, che oggi compie 31 anni.
E sicuramente in palla è la Racing Point: il team di Silverstone è competitivo a Spa dai tempi in cui ancora si chiamava Force India, e il cambio di filosofia aerodinamica non ha cambiato le cose. Anzi, la potente power unit di casa Mercedes, unita alle somiglianze con la W10, rendono la RP20 molto veloce nei long run. Potrebbe essere l'occasione buona per vedere la panterona rosa sul podio. Per Verstappen sarà fondamentale stare davanti a Stroll e Perez in qualifica, visto il passo della Racing Point in ottica gara. Settima posizione per Lando Norris, della McLaren, davanti al francese della Renault, Esteban Ocon. Completano la top ten Carlos Sainz, della McLaren, e Pierre Gasly, in forza all'Alpha Tauri.
Undicesima posizione per Lance Stroll, della Racing Point; seguono i due piloti dell'Alfa Romeo, Antonio Giovinazzi e Kimi Raikkonen, e Charles Leclerc, della Ferrari. E da questo dato si evince una realtà dura da affrontare: la nota dolente della giornata è senza dubbio la Ferrari. Che la Rossa potesse faticare a Spa, viste le mancanze della SF1000, era ampiamente preventivabile. Ma il fatto che accusi distacchi abissali dalla Mercedes - parliamo di più di un secondo e mezzo - va ben oltre le peggiori aspettative.
La Rossa ha cercato di sopperire alla mancanza di velocità sul dritto della sua monoposto optando per una configurazione aerodinamica decisamente scarica. Peccato che la SF1000, con le basse temperature di Spa, sembra non essere in grado di portare in temperatura le gomme. Il risultato è una vettura non solo nervosa sul retrotreno in ingresso in curva - e questa non è una novità - ma anche drammaticamente lenta. E preoccupano pure i problemi di affidabilità dei motorizzati Ferrari, con le due Haas e l'Alfa Romeo di Giovinazzi ammutolite nelle FP1. Insomma, un disastro. Se Leclerc è quindicesimo, Sebastian Vettel è addirittura diciassettesimo, alle spalle dell'inglese della Williams, George Russell. Diciottesimo è Nicholas Latifi, della Williams, davanti ai due alfieri della Haas, Romain Grosjean e Kevin Magnussen, della Haas.