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La Formula 1 torna in pista sul leggendario tracciato di Spa-Francorchamps, il più lungo della stagione 2019 con i suoi 7.004 metri. La distanza di gara, pari a 308,052 km, è coperta con soli 44 giri.
Spa è famosa per i grandi dislivelli e il carico estremo che impone sui pneumatici, soprattutto nei settori di Eau Rouge e Raidillon, dove i piloti sono sottoposti a improvvise variazioni di forza G in una frazione di tempo molto limitata.
Per il Gran Premio del Belgio, Pirelli ha nominato le tre mescole più dure della gamma: White hard C1, Yellow medium C2 e Red soft C3. I due piloti Mercedes, insieme a Lando Norris (McLaren), hanno scelto il minor numero di set di pneumatici soft per Spa, cioè 8, optando per due set di medium in più rispetto a Ferrari e Red Bull.
Il Belgio è famoso per il suo meteo particolarmente variabile. Considerata la lunghezza del tracciato, può piovere in alcuni settori e in altri no. In caso di pioggia, in alcuni punti l'acqua può drenare meno rispetto ad altri, data la conformazione della pista.
La Formula 1 torna in pista sul leggendario tracciato di Spa-Francorchamps, il più lungo della stagione 2019 con i suoi 7.004 metri. La distanza di gara, pari a 308,052 km, è coperta con soli 44 giri.
Spa è famosa per i grandi dislivelli e il carico estremo che impone sui pneumatici, soprattutto nei settori di Eau Rouge e Raidillon, dove i piloti sono sottoposti a improvvise variazioni di forza G in una frazione di tempo molto limitata.
Per il Gran Premio del Belgio, Pirelli ha nominato le tre mescole più dure della gamma: White hard C1, Yellow medium C2 e Red soft C3. I due piloti Mercedes, insieme a Lando Norris (McLaren), hanno scelto il minor numero di set di pneumatici soft per Spa, cioè 8, optando per due set di medium in più rispetto a Ferrari e Red Bull.
Il Belgio è famoso per il suo meteo particolarmente variabile. Considerata la lunghezza del tracciato, può piovere in alcuni settori e in altri no. In caso di pioggia, in alcuni punti l'acqua può drenare meno rispetto ad altri, data la conformazione della pista.
Nel 2018 erano state nominate medium, soft e supersoft. La scelta quest'anno è più dura e maggiormente spaziata, con le mescole C1 e C2 leggermente più morbide di hard e medium 2018, mentre la C3 è simile alla soft dello scorso anno.
Nella gara 2018 la maggior parte dei piloti aveva scelto una strategia a una sosta supersoft-soft. Tra le eccezioni quella di Valtteri Bottas, 4° al traguardo con una tattica a due soste. La gara, disputata sull'asciutto dopo la pioggia nelle qualifiche, era stata condizionata da un periodo di safety car nella fase iniziale. Solo due piloti avevano usato la mescola più dura a disposizione.
Spiega Mario Isola, responsabile F.1 di Pirelli: «Spa-Francorchamps è un circuito molto impegnativo per i piloti ed è altrettanto per i pneumatici, sottoposti a carichi tra i più elevati della stagione. Per questa gara abbiamo nominato le tre mescole più dure della gamma, una scelta leggermente diversa rispetto al 2018 che dovrebbe permettere ai piloti di spingere al massimo in ogni stint e minimizzare la necessità di gestione del passo gara. Con la stessa nomination più dura, quest'anno abbiamo visto a Silverstone una battaglia molto serrata con Lewis Hamilton che ha ottenuto il nuovo record assoluto in gara su pneumatici C1 hard usati per 32 giri. Spa è un tracciato che conosciamo bene, grazie anche alla nostra esperienza quali fornitori unici della 24 Ore. La gara, disputatasi lo scorso mese, è stata interrotta per diverse ore a causa della pioggia. Anche le qualifiche del gran premio dello scorso anno si erano disputate sul bagnato, a sottolineare la variabilità del meteo, un fattore importante da considerare. Questo circuito favorisce i sorpassi, così in determinate circostanze è possibile optare per strategie aggressive».