F1, GP Belgio 2018: la pioggia beffa la Ferrari

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La pioggia beffa la Ferrari, favorita per le qualifiche. La Rossa non riesce a cogliere le occasioni, e la pole va ad Hamilton
25 agosto 2018

SPA - Meglio di un orologio svizzero di precisione. Arrivi in Belgio, sai che pioverà e sai pure che lo farà nel momento meno opportuno per tutti: al via delle qualifiche. E forse in fondo all'anima sai pure come andrà a finire. Con un Lewis Hamilton davanti a tutti con un giro da paura in cui gi equilibristi su una fune a 30 metri di altezza gli fanno un baffo. E infatti, nell'unico giro esente da errori ed uscite di strada, Hamilton ha rifilato quasi 8 decimi alla Ferrari di Vettel, che fino a quel momento, pioggia o non pioggia, aveva dimostrato di essere in palla come non mai.

Poco male, si dirà. I punti si fanno la domenica e la Ferrari, specie col passo gara, è messa meglio della Mercedes per cui basterà non farsi prendere dalla foga della prima curva e pensare al resto, perché se non è in pista o ai box, questa Ferrari davanti a Hamilton ci arriva di sicuro. Errori a parte. Come quello che hanno impedito a Raikkonen di lottare per la pole. La seconda Ferrari, infatti, è rimasta ferma ai box senza benzina. Il perché è presto detto: se le qualifiche le corri sull'asciutto un paio di giri sono sufficienti per fare tutto, visto il tempo a disposizione. Ma se piove e la pista potrebbe asciugarsi, devi fare molti più giri e su questo punto alla Ferrari devono aver sbagliato i calcoli.

Un peccato perché era una rossa da prima fila, con i due piloti in palla e una macchina competitiva ma come spesso accaduto in passato, la Ferrari non sa cogliere le occasioni e le spreca. Per fortuna, ripetiamo, è solo sabato e i punti li danno la domenica: "Ho fatto un giro fantastico, si scivolava dappertutto - ha detto Hamilton - sono pure uscito di pista ma per fortuna sono riuscito a fare ancora un giro pulito e a fare la pole".

Vettel per contro cerca una spiegazione: "Andava tutto bene, ma le condizioni erano difficili, a volte bagnato altre asciutte, non si capiva se veniva più acqua o meno, per cui è andata così. Ho avuto un calo della batteria (quella che fornisce energia all'ERS, ndr) e sono stato sorpreso. Di sicuro la macchina è fantastica da guidare ed è un gran divertimento, in fondo partire in seconda posizione non è male su questa pista e la gara è lunga".

Era una rossa da prima fila, con i due piloti in palla e una macchina competitiva ma come spesso accaduto in passato, la Ferrari non sa cogliere le occasioni e le spreca

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La sorpresa, in queste condizioni, si chiama Racing Point Force India, per una squadra che non doveva correre e che si è salvata dal fallimento solo la vigilia delle prove, piazzare Ocon terzo e Perez quarto, ovvero seconda fila, è davvero un gran risultato. Sopratutto per Ocon che sta cercando sbocchi per il futuro e che dalla prossima gara potrebbe essere a piedi per fare posto a Stroll che arriva dalla Williams dopo che il padre ha comprato la Force India.

Di sicuro la Ferrari ha una gran macchina, la Mercedes si difende con Hamilton che coi suoi 24 punti di vantaggio può pure prendersi il lusso di controllare Vettel e rimetterci poco. Di sicuro la Ferrari poteva fare meglio, specie con Raikkonen, ma la colpa non è del pilota che anzi ha dato le indicazioni giusti per trovare l'assetto che ha permesso a Vettel di partire davanti.

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