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«Tra gli spettatori ci sono tantissimi bambini, che magari hanno lo stesso sogno che avevo io nel 1996, quando venni a vedere la corsa con mio padre: diventare un pilota». I desideri dell'undicenne Lewis Hamilton si sono decisamente realizzati: la vittoria nel Gran Premio di Spa è la cinquantottesima della brillante carriera del britannico della Mercedes, che spinge i suoi piccoli fan a non mollare mai: «Volevo dire a tutti che a volte i desideri si avverano; dovete continuare a dare tutto senza mai arrendervi».
Per ottenere il terzo successo in carriera a Spa, Hamilton si è dovuto vedere dal pressing del suo rivale per il titolo, Sebastian Vettel. Hamilton non manca di fare un plauso al tedesco: «Sebastian è stato un avversario temibile», puntualizza il britannico, che, con il risultato di oggi, ha ridotto il distacco nei confronti di Vettel a sette lunghezze.
Dopo il termine del regime di Safety Car, Sebastian Vettel si è trovato a tallonare Hamilton. «I giri passavano - racconta Vettel - e io speravo che Lewis commettesse un errore. Dopo la ripartenza siamo stati vicinissimi; per questo non sono del tutto contento, temevo di non essere abbastanza attaccato a lui, o forse lo ero troppo. In cima alla collina ho dovuto alzare il piede, e non sono riuscito a sopravanzarlo».
Anche se la seconda posizione lascia dell'amaro in bocca, Vettel ha sottolineato la convincente prestazione della SF70H su una pista, come quella di Spa, che sulla carta favoriva la Mercedes. «Avevamo un ottimo passo qui, specie se comparato con quello di Silverstone: c'è stato un miglioramento. Ora siamo proiettati sulla nostra gara di casa. Nel complesso è stata una buona giornata», spiega.
Avevamo un ottimo passo qui, specie se comparato con quello di Silverstone: c'è stato un miglioramento. Ora siamo proiettati sulla nostra gara di casa
Sorridentissimo, come sempre, Daniel Ricciardo, al sesto podio stagionale. «Max si è dovuto ritirare subito: ringrazio tutti gli olandesi che sono rimasti a fare il tifo nonostante Max non fosse più in gara. Kimi ha avuto una penalità, e questo mi ha avvantaggiato. Avevamo un buon passo, e sapevamo che avremmo avuto una buona opportunità, che sono stato in grado di sfruttare al massimo, con la ripartenza su Valtteri».