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La tragedia che ha colpito le popolazioni del centro Italia, con vittime e feriti, non è passata in silenzio in F.1 tanto che la Ferrari e la Pirelli hanno esposto il lutto al braccio in memoria delle vittime del terremoto. La Pirelli ha esposto un tricolore con fiocco nero e gli uomini del team indossavano il lutto, la Ferrari ha esposto il fiocco nero sulle divise, a dimostrazione della vicinanza con chi soffre.
Gli ultimi attentati terroristici avvenuti in Belgio avevano delle cellule operative a Vervier, che dista appena 18 km da Spa, per questa ragione la polizia locale ha rinforzato i sistemi di controllo col risultato di rallentare gli accessi al circuito. Risultato, lunghe code in ingresso delle uniche due strade di accesso, quella dall’uscita dell’autostrada da Liegi e la stradina interna di accesso ai box, una volta in colonna, poi, bisognava sottoporsi al controllo delle borse e dell’attrezzatura, con la richiesta anche di mostrare i documenti agli agenti di polizia. La sensazione era strana, le code in ingresso facevano ricordare i tempi eroici della gara, quando per Schumacher si muovevano in 200 mila dalla vicina Germania, poi una volta dentro i pochi presenti sparsi lungo il tracciato non davano affatto l’idea del tutto esaurito, anzi…
Dopo oltre 30 anni si è vista una novità per i parcheggi esterni: finalmente sono state costruite delle strade divisorie che dovrebbero semplificare la vita a chi spende soldi per le tribune e gli addetti ai lavori. Peccato però che la stradina sia solo una intenzione, nel senso che il cordolo c’è, il tracciato anche, ma resta tutto sterrato e pieno di buche. Proprio come 30 anni fa… e meno male che il meteo era favorevole, con sole e 35 gradi il primo giorno di prove, se fosse piovuto al solito ci sarebbe voluto il trattorino per far uscire le auto dal parcheggio.
Lo so, se considerate i giornalisti dei privilegiati perché possono seguire le prove e le gare da vicino forse dovreste visitare alcune sale stampa. Quella belga è recente, qualche anno appena, eppure non ha accesso visibile sulla pista (al contrario della vecchia che è stata riciclata come saletta VIP), il peggio è che i monitor sono ancora di tipo analogico, cioè ci sono televisori a 14 pollici col tubo catodico che li rendono ingombranti, pesanti e difficili da vedere dato che li hanno piazzati a distanza di tre tavoli una fila dall’altra. Insomma, si viene in pista per non vederla e se vuoi la TV, manco quella…
Altra novità del circuito belga è che hanno spostato il ring dove vengono effettuate le interviste coi piloti e i team manager dopo le prove e gara. Ora lo hanno posizionato proprio davanti al cancello che collega il paddock con la corsia dei box. Ha però un piccolo e non trascurabile problema, lo hanno incastrato in mezzo ai bidoni della spazzatura che col caldo emanava odori poco piacevoli, col risultato che le interviste duravano il minimo indispensabile e tutti erano ammassati dalla parte opposta della recinzione.
Negli ultimi 31 anni il caldo a Spa è stata una rarità. Si ricorda l’edizione del giugno 1985 quando l’asfalto si scioglieva per il calore e la corsa fu sospesa e rinviata a settembre (cosa che costò il mondiale ad Alboreto, visto che a giugno la Ferrari aveva una competitività tale che a settembre era sparita…). Altre due edizioni si sono svolte con temperature elevate, quest’anno potrebbe essere l’edizione record per le temperature previste, dato che il meteo promette bene fino a domenica. Da lunedì si torna al classico, ovvero pioggia e freddo.
Il periodo di vacanze non è stato per tutti dei più tranquilli, c’è chi se ne è andato in giro in Bulgaria, Romania Macedonia e Puglia (giornalista brasiliana della radio…) o chi è tornato a Monopoli, Bari, come una giornalista della TV venezuelana o come Max Portioli che dalle cucine della Renault se ne è andato in moto a Capo Nord e ritorno, dormendo per strada dove capitava. Insomma, anche nelle scelte vacanziere la F.1 esce dall’usuale. Come Bernie Ecclestone che col suo yacht Petara (dalle figlie Petra e Tamara) di appena 58 metri, se ne è stato in Croazia a rilassarsi e a pensare al futuro della F.1.