F1, Gp Belgio 2016: le ricette di Gianfelice Guerini

F1, Gp Belgio 2016: le ricette di Gianfelice Guerini
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La crostata di mele, ricordo di una torta extralarge creata per Minardi
24 agosto 2016

Spa-Francorchamps è uno dei circuiti più vecchi, è nato nel 1925, ma è stato inserito nel mondiale a partire dal 1950. Era una località termale che per dare vivacità al posto, si inventò una gara automobilistica lungo i saliscendi della zona, sulle colline delle Ardenne. Da allora, è diventato un classico del mondiale. Vedere questa gara alla televisione è uno spettacolo, ma dal vivo è un qualcosa di indescrivibile. Qui c'è la curva più veloce della Formula 1, la Blanchimont, ma la più famosa è la Eau Rouge-Raidillon, che si affronta in 5ª marcia, e si è ben superiori ai 300 km/h. Roba da paura solo a guardarla, chissà a farla…

Ho un ricordo del 2000, in questo Gran Premio, il finlandese Mika Häkkinen superò Michael Schumacher con un sorpasso da brivido. Schumacher doppiò Ricardo Zonta all'esterno, Hakkinen superò entrambi all'interno. Se ne vedono pochi di sorpassi così oggi senza DRS e cose simili.

Questo circuito è il preferito da molti piloti, ma su tutti Michael Schumacher; è suo il record di vittorie, la dice lunga, e dopo di lui, Ayrton Senna. Aneddoti, tanti. Uno che ricordo con grande piacere, riguarda il mio lavoro. La settimana che precedette il Gran Premio, il direttore sportivo della Minardi mi disse che dovevamo festeggiare i 150 Gp, ed avrei dovuto preparare una torta.

All’evento, avrebbero partecipato tutti i piloti della scuderia del passato e presente. Andai da un amico che aiutavo quando ero a casa dai Gran Premi, faceva il pasticcere, decidemmo che dovevo fare qualcosa di bello, non la solita torta, ma qualcosa di speciale.

Pensai e impastai 14 basi,70 centimetri di lunghezza e 50 di larghezza, di pasta frolla, che cuocemmo prima che partissi per il gran premio, avevo deciso di fare una crostata alla frutta lunga 8 metri.

Durante il viaggio, succede l’imprevisto, 2 basi si ruppero, addio sogno del record da 8 metri, dovetti accontentarmi “solo” dei 6 metri di crostata. La mattina che precedeva la festa, dovetti farcire la torta, un lunghissimo lavoro, alla fine è stata una bellissima festa, anche se il tempo non ci è stato amico, piovve tanto per cambiare, ma fu bello davvero e colgo l’occasione per ringraziare i miei colleghi, Gianni, Cristian Staurenghi e il mitico Pasticcino, allora cuoco Benetton.

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C'è poco da dire sulla cucina belga, anche se è di buon livello. Il pranzo serale, quello principale, è il piatto unico a cui viene associato un dolce o un piccolo antipasto. E da qui che la tradizione culinaria del Belgio che si è focalizzata, ovviamente, proprio nei piatti unici.

La vicinanza del mare ha consentito diverse varianti con il pesce, ma anche la selvaggina o gli affettati ed i paté, quest'ultimi provenienti dalla zone delle Ardenne. Arte, storia e buona cucina fanno del Belgio una meta appetibile sotto tutti gli aspetti.
Sappiamo che il vanto del Belgio sono le sue verdure, i legumi, i cavolini di Bruxelles che sono conosciuti in tutto il mondo, ma anche i pesci ed i crostacei sono molto apprezzati, come il famoso piatto di filetto di aringa da latte marinati e serviti con fagioli bianchi.
E come dimenticarsi della Waterzooi, (Vari tipi di stufati di carne, e panna).

Ma anche la carne è strepitosa, famosissimo il Boudin, una salsiccia composta da carne di maiale, uova sbattute, pane bagnato nel latte, abbondanti spezie, che viene cotta in acqua bollente per 10 minuti e poi affettata e servita a fine pasto con i cavolini di Bruxelles.

Assieme alla Svizzera e all'Italia, il Belgio è la nazione con la più solida tradizione cioccolatiera al mondo, nel paese sono presenti oltre 2000 negozi specializzati nella vendita di questo prodotto, famosissime sono le praline di cioccolato.

Ricetta: Crostata di Mele base per 2 teglie da 22 cm

Per la pasta frolla:

1 kg. Farina

500gr. Burro morbido

300gr. Zucchero

4 tuorli

2 interi

2 pizzico di sale

Scorza di limone grattugiata

Per cuocere le mele, quando cotte adagiarle sulla frolla

2kg di mele

1 cucchiaio caffè di cannella

4 cucchiaio di zucchero

100gr di uvetta

Salsa da mettere prima sul fondo della frolla prima di versare le mele

200gr polvere di mandorle

200gr zucchero

160gr burro morbido

200 gr. Uova

Frolla:

Preparate la pasta frolla.

Fate una fontana con la farina e metteteci al centro il burro ammorbidito a pezzetti, lo zucchero, i tuorli, la scorza del limone grattugiata e il pizzico di sale. Impastate fino a che il composto non sarà liscio e omogeneo.

A questo punto, formate una palla con l’impasto, avvolgetela nella pellicola trasparente e mettetela per almeno un’ora a riposare in frigorifero.

Fate rinvenire l’uvetta per qualche minuto in acqua calda.

Sbucciate e togliete i torsoli dalle mele, quindi fatele fettine non troppo sottili.

Mettete il tutto in una padella, a fuoco lento, aggiungendo lo zucchero e l’uvetta, e la cannella, date una mescolata e lasciate cuocere, per 15 minuti.

Imburrate e infarinate due teglie a cerniera dai bordi alti di 22 cm di diametro. Stendete, con l’aiuto di un matterello, la pasta frolla, ripresa dal frigo, e mettetela nello stampo coprendo fondo e parte dei lati.

Bucherellate tutto il fondo con i rebbi di una forchetta.

Cospargete uniformemente tutto il fondo con la salsa di mandorle precedentemente preparata, ed aggiungete le mele cotte in precedenza.

Stendete poi la rimanente pasta ricavando delle strisce abbastanza larghe, circa 2 cm.

Coprite la crostata con le strisce di pasta formando il classico motivo intrecciato.

Mettete in forno, 175° per 45 minuti, servite con crema pasticciera.

Gianfelice Guerini

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