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SPA – Siamo vicini alla Germania quindi un pilota e una macchina tedesca in pole ci sta. Vedi Rosberg con la Mercedes. Ma siamo anche vicino all’Olanda e con un pilotino locale che va forte, metterlo in prima fila fa comodo. Leggi Verstappen. Poi però il tifo è per la Ferrari e allora mettiamoci le due rosse di Raikkonen e Vettel in seconda fila e già che ci siamo creiamo casino, Hamilton gli facciamo cambiare tre motori, 55 posti di penalizzazione in griglia e così lo spediamo in fondo al fianco di Alonso che cambia tre motori al giorno, visto che la Honda di migliorare non ne vuole sapere. Mettiamo tutto questo insieme magari con distacchi ridotti all’osso, otto piloti in un secondo in oltre sei km di pista, e il risultato finale è la griglia in questione. Sarà vera o artefatta di sicuro è la griglia perfetta per garantire spettacolo.
Rosberg spera di azzerare lo svantaggio da Hamilton che, partendo dietro, dovrà recuperare (e la scelta Mercedes non è casuale visto che con tre motori omologati Lewis non avrà più penalizzazioni nelle prossime gare dato che avrà tre motori freschi per finire la stagione) ma se Hamilton pur recuperando dovesse arrivare davanti, di vincere non se ne parla. A meno di miracoli che in F.1 non esistono ma sempre possibili. E poi Verstappen, con una Red Bull che ha rimesso le ali (flessibili sul retro a quanto pare) che sulla pista che ritiene di casa, 20 km dal confine, può e vuole fare spettacolo con le due rosse che sono state molto vicine in qualifica anche se i due piloti si sono lamentati per l’ultima curva: “manca trazione in accelerazione, patinano le gomme perdiamo tempo” hanno detto entrambi, come dire che la modifica all’ala e al diffusore ha migliorato la tenuta nelle curve veloci ma poi non serve a niente nelle curve lente, come l’ultima, proprio perché c’è un problema meccanico di trazione che Red Bull e Mercedes hanno risolto da tempo.
“Attenzione che non eravamo messi bene al mattino – ha detto Rosberg – abbiamo dovuto fare delle modifiche alla macchina cercando la via giusta e a quanto pare ha funzionato, ma la gara è altra cosa”. La Ferrari ha migliorato in qualifica, almeno è evidente dai dati, la gara dovrebbe essere altra cosa anche se le temperature elevate hanno cambiato le carte in tavola. La rossa, infatti, aveva scelto una gomma più morbida rispetto ai rivali, di solito col freddo di queste parti funziona, invece c’è caldo, 36 gradi nell’aria e l’asfalto bolle, per cui il rischio è restare senza gomme prima del previsto. La corsa dovrà dimostrarlo, sempre ammesso che si superi indenni la tagliola del tornante del via, teatro in passato di diversi incidenti.
La Ferrari ha migliorato in qualifica, almeno è evidente dai dati, la gara dovrebbe essere altra cosa anche se le temperature elevate hanno cambiato le carte in tavola. La rossa, infatti, aveva scelto una gomma più morbida rispetto ai rivali, di solito col freddo di queste parti funziona, invece c’è caldo, 36 gradi nell’aria e l’asfalto bolle, per cui il rischio è restare senza gomme prima del previsto
Ma in gara potrebbero tornare anche le Force India di Perez e Hulkenberg, che col caldo e il motore Mercedes hanno un bel passo nonché le Williams. Massa e Bottas partono nei primi dieci ma hanno avuto problemi con le pressioni alte delle gomme che facevano “galleggiare” la macchina rendendola scivolosa. In corsa dovrebbe assestarsi e anche loro saranno del gruppo di testa. Per cui se per la vittoria il dubbio è ristretto a due, tre piloti al massimo (forse solo uno…) per il resto è tutto aperto. “Sarà dura ma qui si supera e quindi posso rimontare” dice Hamilton che scatta al fianco di Alonso sul fondo della griglia. “Gli lego una corda alla macchina e mi faccio tirare” dice Alonso che non è proprio felice della piega presa alla McLaren tanto che ormai si parla di ritiro a fine 2017, a meno che…