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SPA – Tre volte che succede, una può essere un caso, due una svista, la terza volta che Vettel e Raikkonen vanno a sbattere alla prima curva si può parlare di sfortuna (se vogliamo essere teneri) o di qualcosa che non va nel rapporto di squadra. E tutte e tre le volte Vettel partiva dietro a Kimi, quasi a voler dimostrare che il bastone del comando lo tiene il tedesco e non il finlandese. In Cina Sebastian diede la colpa a Kvyat che era arrivato lungo alla prima curva (invece Daniil aveva fatto la sua traiettoria e Seb aveva lasciato una autostrada a disposizione), in Ungheria ancora una toccata per movimenti altrui.
Qui la “colpa” è stata data a Verstappen che, a parte la manovra decisa, non ha nessuna colpa. Lo ammette a denti stretti lo stesso Vettel: “ero partito benissimo, ero già secondo alla prima curva dietro a Rosberg, ho chiuso la traiettoria ma nell’angolo cieco c’era Kimi che non ho visto e l’ho toccato, poi ho saputo parlandoci che più di tanto non poteva chiudere la traiettoria perché c’era Verstappen all’interno, ma mi spiace per il team perché abbiamo compromesso un possibile buon risultato”.
Per Raikkonen vale la stessa diagnosi: “Ero partito bene poi Max è entrato deciso ma ho preso la botta da Sebastian e ho toccato poi la Red Bull, io credo che la cosa più brutta fatta da Verstappen sia avvenuta alla curva 5 quando ha frenato e si è spostato di colpo, ho dovuto frenare di botto e per fortuna ho evitato di toccarlo, sarebbe finita male e sono uscito, quella per me era una manovra scorretta ma i commissari non hanno dato nessuna penalità. Parlarci? Non serve, ognuno resta della propria opinione, per cui è inutile, ci vuole chiarezza nelle norme perché se si dice che una cosa è scorretta poi non si può far finta di niente”.
Quello che è certo è che la toccata fra le due Ferrari ha tolto la possibilità di finire almeno sul podio. Le due macchine danneggiate nel fondo e nelle ali (quella di Raikkonen ha pure preso fuoco sul fondo dopo che ha strisciato per tutto il giro prima del cambio gomme) hanno mantenuto un buon passo, quindi era una Ferrari che con le coperture scelte, gli assetti da gara poteva giocarsela bene. Magari non vincere anche se ci si poteva fare un pensierino ma ci poteva stare. Sarebbe stata una Ferrari più aggressiva per Monza, gara di casa, dove i tifosi meritano una bella gara di attacco.
La toccata fra le due Ferrari ha tolto la possibilità di finire almeno sul podio. Le due macchine danneggiate nel fondo e nelle ali (quella di Raikkonen ha pure preso fuoco sul fondo dopo che ha strisciato per tutto il giro prima del cambio gomme) hanno mantenuto un buon passo, quindi era una Ferrari che con le coperture scelte, gli assetti da gara poteva giocarsela bene
“Non abbiamo ancora deciso se spendere dei gettoni per il motore o cosa fare, di certo ci teniamo a fare bene” ha detto Maurizio Arrivabene e a proposito delle polemiche con Verstappen, ha tagliato corto: “Noi ci muoviamo durante la gara, andiamo dai commissari ma se questi ritengono che è tutto regolare non posso mica andare lì a prenderli a sberle, ci sono valutazioni diverse, noi facciamo il nostro, la stampa può dirlo ed evidenziarlo come si deve, questo non è compito mio”. E in quanto alla terza toccata fra i due piloti, Arrivabene chiude con un auspicio: “E’ sfortuna nera, credo che abbiamo già pagato dazio abbastanza per cui dovremmo averla finita non solo per quest’anno ma per il prossimo decennio”. Ce lo auguriamo.