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Lewis Hamilton capisce molto bene Charles Leclerc e la sua frustrazione verso l'ordine di squadra impartito al monegasco in Cina. Essere il secondo pilota in un team, spiega il campione del mondo in carica, è "una posizione privilegiata, ma va contro il tuo valore". "Capisco come si sente Charles - ha aggiunto Hamilton - perché in cuor suo è il migliore, cerca di esserlo, ed è come se facendo così spegnessero la tua luce".
Hamilton ripensa alla bruciante rivalità con Fernando Alonso nella sua prima stagione in F1, nell'ormai lontano 2007, culminata nel controverso episodio delle qualifiche in Ungheria, occasione in cui Alonso bloccò Hamilton ai box per non consentirgli di far segnare il miglior tempo. "Come pilota, come concorrente agguerrito, ti ribelli. Ti dicono di fare una cosa, ma vanno contro i tuoi interessi, per cui ti spingono a fare l'opposto. È capitato anche a me".
Hamilton si riferisce all'ordine di scuderia della McLaren che gli impedì di vincere a Montecarlo nel 2007. Dopo quell'avvenimento, la McLaren decise di dare lo stesso quantitativo di carburante ad entrambi; questo, spiega Hamilton, "giustificò il mio lato ribelle", visto che gli consentì di ottenere la prima vittoria in F1 nella gara successiva. "Da lì in poi sentii di avere l'opportunità concreta di mostrare le mie abilità ogni weekend".