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Alla fine ci hanno messo una pietra sopra, perché di figuracce mondiali come quella di Baku alla Red Bull non ne hanno bisogno. Vedere le due auto sbattere una contro l'altra non è una novità. Lo fecero già Vettel e Webber a suo tempo, anni fa. E poi è accaduto ancora. Ma non nello stesso modo in cui in Turchia Vettel si urtò con Webber sfasciando le macchine. A Baku Ricciardo ha avuto... l'onore di far fuori Verstappen e oltre metà dei tifosi ha applaudito perché l'olandese è indigesto a tanti. Quando uno tampona ha sempre torto, e per Ricciardo di attenuanti ce ne sono poche.
Giro dopo giro, sorpasso dopo sorpasso e pure ruotata dopo ruotata, con Verstappen se le sono suonate di santa ragione. Un peccato perché la strategia della Red Bull era buona e avrebbe potuto vincere la gara. Solo che stavolta ci si è messa di mezzo l'ostinazione di Verstappen nel difendere la posizione (e fin qui ci sta) e la mano debole del box che in nome della libertà di lotta all'interno del team (chiedete a Webber che fu beffato da Vettel in un GP che stava dominando) ha portato al disastro di Baku. Ricciardo ha tutte le colpe nel botto? Se ci limitiamo alla tamponata, fatta su tratto sporco in una frenata al limite, sì. Ma è anche vero che davanti Verstappen si era spostato secondo il...protocollo Verstappen, ovvero spostarsi in frenata (cosa che i commissari avevano già detto fosse vietato) e Ricciardo ormai era a ridosso senza via di scampo.
Anzi, in un certo senso si è avuta la netta impressione che, stanco delle cose, il buon Daniel abbia applicato il...protocollo Nannini, ovvero, tradotto per i non addetti ai lavori: "E mò mi hai rotto le scatole e muoia Sansone con tutti i bibitari". Et voilà la botta eccola là. Due Red Bull sfasciate e dolore dei piloti dopo la corsa: "Stavamo lottando alla pari, grazie al team che ci lascia liberi, ci spiace aver rovinato la corsa e il lavoro di tanta gente che opera nella squadra per farci fare bene" hanno detto i due, quasi avessero imparato a memoria il codice di comportamento sportivo.
Ricciardo ha tutte le colpe nel botto? Se ci limitiamo alla tamponata, fatta su tratto sporco in una frenata al limite, sì. Ma è anche vero che davanti Verstappen si era spostato secondo il...protocollo Verstappen, ovvero spostarsi in frenata
Di sicuro Ricciardo sta patendo le strategie a favore di Verstappen, che ormai è chiaro sia il pupillo di Helmut Marko. E' chiaro che Ricciardo si sia stufato specie ora che vede una luce in fondo al tunnel (leggi contratto con top team rosso che in estate dirà cosa vuole fare sul futuro) e pertanto si senta con un piede fuori e stanco di sopportare non ci ha pensato (forse sì ma deve aversi detto meglio ora o mai più) e complice la frenata di Verstappen lo ha accompagnato per prati. Così in futuro l'olandese sa che se ci riprova finisce allo stesso modo. Quello che avrebbero dovuto fare altri piloti, lo ha fatto il compagno di squadra. In fondo è esperienza anche questa. Speriamo ne facciano tesoro. Alla Red Bull escluso, otto anni fa accadde lo stesso. E visto che la storia si ripete...Infine i commissari della FIa hanno deciso di applicare solo una reprimenda per entrambi i piloti. Che vissero quasi felici e contenti per averla sfangata anche stavolta.