F1, GP Baku 2018: vince Hamilton. Secondo Raikkonen

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Lewis Hamilton vince il Gran Premio dell'Azerbaijan davanti a Kimi Raikkonen e Sergio Perez. Quarto Vettel, ko Verstappen e Ricciardo
29 aprile 2018

Baku si tinge di argento: ad imporsi nel Gran Premio dell’Azerbaijan, quarto appuntamento del mondiale 2018 di Formula 1, è stato Lewis Hamilton. Quella in terra azera è la sessantaquattresima vittoria in carriera e la prima stagionale per il pilota della Mercedes. Un successo frutto della fortuna, per l'inglese, in una corsa in cui è successo di tutto. Hamilton ha preceduto Kimi Raikkonen, della Ferrari, e Sergio Perez, della Force India. Hamilton, secondo al via con le supersoft, si è accodato alle spalle di Vettel. Verso la fine del primo stint, Hamilton ha inanellato giri veloci, mettendosi in luce sia nel primo che nel terzo settore della pista; questo gli ha permesso di avvicinarsi leggermente a Vettel.

All’improvviso, però, l’errore: un bloccaggio monstre gli ha fatto perdere tre secondi e lo ha costretto a rientrare ai box. Dopo aver montato gomme soft, Hamilton è sceso in terza posizione. Hamilton ha impiegato qualche giro per mandare in temperatura le gomme, perdendo terreno nei confronti di Bottas. A pochi giri dal termine, un’altra Safety Car, questa volta per un contatto fratricida tra Ricciardo e Verstappen, la cui lotta è finita con un doppio ritiro: Bottas, al comando in quel momento, ha mantenuto la testa della corsa, ma una foratura lo ha beffato, facendolo precipitare in classifica. Hamilton ha preso così il comando. Peccato per Valtteri Bottas, autore di un ottimo stint di 38 giri con le supersoft. In un weekend in ombra, la sorte ha sorriso ad Hamilton, regalandogli una vittoria insperata e importante in ottica piloti: con questo successo, Hamilton si porta infatti al comando del mondiale. 

Secondo posto per Kimi Raikkonen
Secondo posto per Kimi Raikkonen
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La gara non è certo iniziata sotto i migliori auspici per Raikkonen. Raikkonen si è visto subito attaccato dal francese della Force India, Esteban Ocon, e i due sono arrivati al contatto. Ocon è finito a muro, ritirandosi, mentre Raikkonen è riuscito a proseguire la corsa, non senza una sosta per il cambio dell’ala anteriore, nella quale ha montato gomme supersoft. L’incidente tra i due ha causato l’entrata in pista della Safety Car: Raikkonen ha effettuato il pit stop proprio in questo frangente. Raikkonen ha raggiunto il settimo posto superando Stroll intorno al decimo giro. Sesto dopo il sorpasso su Leclerc, Raikkonen, in difficoltà nella gestione degli pneumatici, non ha mostrato un passo competitivo. La Safety Car a fine gara lo ha rilanciato ai piedi del podio: la foratura di Bottas e un bloccaggio di Vettel hanno fatto il resto, e Raikkonen si è accomodato sul secondo gradino del podio, davanti a Sergio Perez.

Quarto posto per Sebastian Vettel, della Ferrari. Partenza pulita per Vettel: scattato dalla pole con pneumatici supersoft, il tedesco della Ferrari ha preso la testa della corsa, davanti ad Hamilton e Bottas. Dopo il regime di Safety Car causato dall’incidente tra Raikkonen e Ocon, Vettel ha gestito al meglio la ripartenza, scaldando molto le gomme e librandosi poi in velocità bruciando uno scalpitante Hamilton. Nel primo stint, Vettel ha mantenuto un ottimo ritmo, riuscendo ad accumulare un vantaggio di circa 5 secondi su Hamilton. Vettel ha allungato considerevolmente il suo stint rispetto ad Hamilton, rientrando solamente al temine del giro numero 30. Dopo aver montato gomme soft, Vettel si è installato in seconda posizione. Vettel ha risposto allo stop di Bottas, rientrato mentre la Safety Car usciva in pista. Vettel, rimasto alle spalle di Bottas, alla ripartenza ha cercato di passarlo, ma ha effettuato un grosso bloccaggio, scendendo in quarta posizione e perdendo così il podio.

Solo quarto Sebastian Vettel
Solo quarto Sebastian Vettel

Quinta posizione per Carlos Sainz, della Renault. Sainz si è mostrato subito scatenato: dopo il regime di Safety Car ha sorpassato Ricciardo e ha subito cercato di sopravanzare anche Verstappen. Ben presto lo spagnolo, forte delle sue ultrasoft, si è sbarazzato dell’olandese, portandosi ai piedi del podio. In difficoltà con le ultrasoft a fine vita, Sainz è rientrato ai box al termine del giro numero 15 per montare gomme soft. Lo spagnolo della Renault si è poi fatto notare per un sorpasso ai danni di Alonso. Degna di nota la prestazione di Charles Leclerc: il monegasco dell’Alfa Romeo Sauber ha concluso la gara in sesta posizione.

Settimo è Fernando Alonso, della McLaren, davanti a Lance Stroll, della Williams. Alonso e Sergey Sirotkin, della Williams, si sono toccati all’inizio della corsa: il russo si è ritirato, mentre Alonso, con due gomme forate, è rientrato ai box per cercare di proseguire la corsa. Dopo la sostituzione dell’ala anteriore, l’asturiano è rientrato in pista. Ad innescare il tutto è stato un contatto tra i due piloti della Force India: Hulkenberg si è sfilato per evitarli e ha toccato Sirotkin, poi finito contro Alonso. Un giro quasi completo con due pneumatici forati, per giunta sullo stesso lato, ha causato danni al fondo piatto della MCL33 dell’asturiano. Completano la top ten Stoffel Vandoorne, della McLaren, e Brendon Hartley, della Toro Rosso. Seguono Marcus Ericsson, della Sauber; Pierre Gasly, della Toro Rosso; e Kevin Magnussen, della Haas.

Ritiro per Max Verstappen
Ritiro per Max Verstappen

Sono molti punti sprecati, quelli buttati via in casa Red Bull: l’entusiasmante gara di Max Verstappen e Daniel Ricciardo è finita con un doppio ritiro. Ricciardo, vistosi superare da Verstappen dopo la sosta di quest’ultimo, a 15 giri dalla fine della corsa, non ci ha visto più, e, nel tentativo di sorpassarlo, lo ha speronato, ponendo fine alla corsa di entrambi. Una lotta destinata a far discutere, questa, soprattutto all’interno del team.

Verstappen, quinto al via, aveva superato Ricciardo subito dopo il regime di Safety Car. L’olandese si era poi dovuto vedere dagli attacchi di un arrembante Sainz. Verstappen, in crisi, era stato sopravanzato sia da Sainz che da Hulkenberg. Verstappen aveva poi ingaggiato una battaglia senza esclusione di colpi con Ricciardo: a furia di sportellate, era riuscito a mantenere la posizione. Verstappen non aveva lasciato a Ricciardo un briciolo di spazio in curva 1. In tutto questo, entrambi i piloti della Red Bull avevano accusato problemi nel recupero dell’energia.

Verso la fine del primo stint, la situazione era migliorata, e Verstappen era riuscito ad avvicinarsi ad Hamilton, senza però impensierirlo. I tempi erano maturi per il secondo round della lotta con Ricciardo: l’australiano lo aveva superato, ma Verstappen gli ha risposto, strappandogli la posizione. Verstappen si era fatto notare per alcuni giri veloci dopo oltre trenta giri con le supersoft, segnale della ripresa dopo le difficoltà iniziali. L’olandese, però, si era visto sorpassare da Ricciardo in staccata nel corso del giro numero 35. Dopo tre tornate, Verstappen aveva effettuato la sosta per montare le ultrasoft, rientrando davanti al compagno di squadra. Ricciardo aveva cercato nuovamente di sopravanzarlo, mettendoci troppa foga: l’australiano lo ha speronato. Il risultato? Gara finita per entrambi.

Out anche Daniel Ricciardo
Out anche Daniel Ricciardo

Ricciardo era apparso in difficoltà al termine del regime di Safety Car ad inizio gara: l’australiano aveva subito i sorpassi di Verstappen e Sainz, ed era stato poi sopravanzato anche da Hulkenberg. Dopo il ritiro di quest’ultimo, Ricciardo aveva cercato la manovra su Verstappen: dopo una battaglia a colpi di sportellate, era rimasto alle sue spalle. Verso la fine del primo stint, i due si erano prodotti nuovamente in un duello rusticano: Verstappen ha risposto alla manovra di Ricciardo, chiudendogli la porta. Nel corso del giro numero 35, Ricciardo aveva avuto ragione di Verstappen in staccata. Ricciardo aveva effettuato la sosta per montare le performanti ultrasoft al termine del giro numero 37, ma si era visto sopravanzare dal compagno di squadra.

Ritiro per Nico Hulkenberg. Hulkenberg, scattato dalla quattordicesima posizione, si è fatto strada a centro classifica, per poi approdare al quinto posto con un doppio sorpasso sui due della Red Bull. La sua gara, però, si è interrotta al dodicesimo giro: il tedesco della Renault ha perso il posteriore in curva 4 e ha danneggiato la sospensione posteriore sinistra. Out anche Romain Grosjean, della Haas, finito a muro in regime di Safety Car.

La corsa minuto per minuto

15.57 Lewis Hamilton vince il GP dell'Azerbaijan!

15.54 Hamilton è il leader della corsa. Raikkonen secondo, Vettel quarto. 

15.52 Colpo di scena! Foratura per Bottas! 

15.50 Vettel tenta di passare Bottas, ma ha un bloccaggio fortissimo. 

15.49 Bottas prende la testa della corsa; Hamilton punta Vettel. 

15.45 Ricordiamo, al comando c'è Bottas, davanti a Vettel e Hamilton.

15.40 E la Safety Car rimane in pista.

15.38 Grosjean a muro!

15.36 La Safety Car è ancora in pista.

15.33 Questi i primi cinque in regime di Safety Car: Bottas, Vettel, Hamilton, Raikkonen. 

15.31 Bottas è il leader del GP, davanti a Vettel. 

15.29 Sosta per Bottas, mentre entra la Safety Car: ultrasoft per lui. Si fermano anche Vettel e Hamilton. 

15.28 Ricciardo tampona Verstappen! Gara finita per entrambi!

15.26 Verstappen ai box: gomme viola anche per lui; rientra davanti a Ricciardo. 

15.25 Ricciardo ai box: gomme ultrasoft per l'australiano, rientrato in quinta posizione. 

15.23 Vettel si trova a 11 secondi da Bottas; Hamilton è terzo, a 7,8 secondi da Vettel. 

15.21 Bottas, nel frattempo, è sempre al comando. 

15.19 Ricciardo sopravanza Verstappen in staccata!

15.17 Giro più veloce di Bottas.

15.16 Hamilton più veloce nel primo intertempo. 

15.14 Giro più veloce per Verstappen. 

15.12 Sosta per Vettel: gomme soft per il tedesco, rientrato in seconda posizione. 

15.10 Giro più veloce di Bottas. 

15.09 Vettel, ancora fuori con le supersoft, gode di un vantaggio di 10 secondi su Bottas. 

15.07 In tutto questo, Bottas è il più veloce in pista. 

15.04 Ricciardo su Verstappen; l'olandese restituisce subito il favore. 

15.02 Sosta per Leclerc: gomme soft per lui. 

15.01 Verstappen al momento non sembra poter insidiare Hamilton. 

15.00 Dietro ad Hamilton si avvicina Verstappen. 

14.59 Sainz svernicia Alonso per l'undicesima posizione. 

14.57 Hamilton rientra ai box: gomme soft per l'inglese, rientrato in terza posizione. 

14.56 Bloccaggio monstre per Hamilton. Gli costa ben tre secondi.

14.55 Hamilton ha ridotto un po' lo svantaggio nei confronti di Vettel. Perez su Stroll.

14.54 10 secondi di penalità per Marcus Ericsson.

14.52 L'incidente tra Raikkonen e Ocon sarà investigato dopo la gara. 

14.52 Hamilton risponde a Vettel, ottenendo il giro più veloce.

14.51 Ericsson è finito in via di fuga per un bloccaggio. 

14.49 Hamilton si trova a 4,6 secondi da Vettel; Bottas a 5,5 secondi da Hamilton. 

14.47 Raikkonen su Leclerc: è sesto. 

14.46 Sainz rientra ai box: gomme gialle per lo spagnolo, rientrato in tredicesima posizione. 

14.45 Sainz, in difficoltà, è tallonato dai due piloti della Red Bull. 

14.45 Vettel, al comando, al momento gode di un vantaggio di 3,7 secondi su Hamilton. 

14.45 Raikkonen su Stroll per l'ottava posizione. 

14.43 Degna di nota la settima posizione di Leclerc.

14.41 Raikkonen, nono, gira piuttosto lento. 

14.39 I due sono arrivati al contatto ad un soffio dal muro. 

14.38 Botte da orbi tra Ricciardo e Verstappen!

14.37 Foratura per Hulkenberg dopo un botto contro il muro! Un gran peccato. 

14.36 Ancora giro più veloce per Vettel. 

14.34 Hulkenberg passa Verstappen. 

14.33 Sainz e Hulkenberg su Verstappen e Ricciardo! Doppio sorpasso in casa Renault. 

14.32 Davanti a tutti c'è Vettel, autore del miglior tempo in gara. 

14.30 Sainz non molla: è attaccato a Verstappen. Raikkonen ha baciato il muro in curva 17.

14.29 Sainz ha sorpassato Ricciardo, e ha tentato anche l'attacco su Verstappen.

14.28 Verstappen su Ricciardo. Anche Sainz ci prova, invano. 

14.27 Vettel scalda le gomme a lungo e stacca la concorrenza.

14.24 La Safety Car rientra al termine di questo giro. 

14.22 Siamo ancora in regime di Safety Car; Vettel è al comando, davanti a Hamilton e Bottas. Raikkonen è dodicesimo.

14.20 Ad innescare il contatto è stato Hulkenberg, che ha toccato Sirotkin, poi impattato su Alonso. 

14.18 I replay mostrano un contatto tra Alonso e Sirotkin.

14.17 Alonso rientra con due gomme forate ai box. Ala anteriore pronta per lui.

14.16 Raikkonen ai box per cambiare l'ala anteriore. Gomme gialle per lui.

14.15 Safety Car in pista. Alonso ha una gomma forata.

14.14 Ocon a muro dopo un contatto con Raikkonen! Sirotkin con una foratura.

14.13 Vettel parte bene e prende la testa della corsa; Hamilton e Bottas seguono. 

14.10 La tensione sale: al via il giro di formazione.

Tre pole position consecutive: il risultato colto da Sebastian Vettel nelle qualifiche del Gran Premio dell'Azerbaijan è la dimostrazione della forza della Ferrari sul giro secco. Una competitività, questa, che non si vedeva da moltissimo tempo: per trovare un risultato analogo della Rossa bisogna addirittura risalire al 2007, anno che vide l'inaspettata vittoria del titolo mondiale da parte di Kimi Raikkonen. Proprio Raikkonen è sembrato il rivale più spinoso di Vettel per nella lotta per la partenza al palo: solo un errore in uscita dell'ultima curva gli ha impedito di chiudere quello che, visti i due intertempi precedenti, sarebbe stato un giro monstre

Le cose sono andate diversamente, e la sbavatura di Raikkonen gli è costata molto cara, visto che scatterà addirittura dalla sesta posizione in griglia. Vista la rabbia mostrata nel post qualifica da Raikkonen, sicuramente il finlandese vorrà rifarsi in gara: l'obiettivo minimo, vista la competitività della SF71H, è il podio. Vettel, dal canto suo, dopo le ambasce di Shanghai cerca una vittoria che gli consentirebbe di aumentare il vantaggio in classifica su Lewis Hamilton, che scatterà accanto a lui dalla prima fila. Uno schieramento, questo, che ripropone la bruciante sfida dello scorso anno a Baku, con lo scellerato gesto di stizza di Vettel, rivelatosi uno dei crocevia della stagione 2017.

Il weekend di Hamilton non è iniziato sotto i migliori auspici: la Mercedes ha mostrato problemi nella gestione degli pneumatici, in particolare quelli posteriori. I rettifili della pista di Baku sono talmente estesi da causare il raffreddamento delle gomme, e sia Hamilton che Valtteri Bottas hanno accusato problemi in staccata al termine del dritto. I conseguenti lunghi hanno reso molto difficile cogliere un tempo competitivo; sia Hamilton che Bottas, però, sono riusciti a trovare la quadra, inserendosi in seconda e terza posizione, rispettivamente. Per la gara, però, la capacità di sfruttare al meglio le gomme diventerà nuovamente cruciale: da questo dipenderà la corsa dei due piloti del team di Brackley.

Daniel Ricciardo, della Red Bull, prenderà il via del GP dell'Azerbaijan 2018 dalla quarta piazzola in griglia
Daniel Ricciardo, della Red Bull, prenderà il via del GP dell'Azerbaijan 2018 dalla quarta piazzola in griglia

Non bisogna poi dimenticarsi di una terza forza in campo, la Red Bull. Daniel Ricciardo e Max Verstappen in qualifica non sono andati oltre il quarto e il quinto posto, rispettivamente, ma il passo gara della RB14 è sembrato molto competitivo venerdì. L'ottimo inserimento in curva e la trazione della monoposto della scuderia di Milton Keynes agevolano i piloti su una pista come quella di Baku. Se Ricciardo, vincitore in Azerbaijan lo scorso anno, è reduce dal primo posto di Shanghai, Verstappen sta cercando l'occasione per rifarsi di un inizio di stagione da incubo, condito da errori e contatti in pista.

Alle spalle dei tre top team si è rivista la Force India. Non stupisce vedere il team di Silverstone nei primi dieci su una pista che richiede un basso carico aerodinamico: dopotutto, questa configurazione è sempre stata la più competitiva per la scuderia anglo-indiana. Esteban Ocon e Sergio Perez, piloti di talento e consistenti, hanno tutte le carte in regola per andare a punti. Non mancheranno però colpi di scena: sui tracciati cittadini come Baku l'imprevisto è sempre dietro l'angolo. Un errore trascurabile altrove qui potrebbe causare l'ingresso in pista della Safety Car, pronta a sparigliare le carte in tavola. A complicare le cose potrebbe pensare anche il vento, particolarmente forte questa mattina nella capitale azera.

La gara prenderà il via alle 14.10 italiane. 

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