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«Valtteri ha fatto un lavoro eccezionale oggi, e meritava di vincere. Anche Sebastian è stato bravissimo. Credo di essere stato molto fortunato oggi, ma non mi sono mai arreso, ci ho messo il cuore. Ho continuato a spingere, ma ho avuto fortuna»: riconosce di essere stato baciato dalla Dea Bendata Lewis Hamilton, uscito vincitore a sorpresa da una gara pazza in Azerbaijan, piena di colpi di scena. Un successo, questo, pesante in ottica mondiale, visto che grazie al primo gradino del podio nel GP di Baku, l'inglese si prende la testa della classifica piloti.
A tagliare il traguardo alle sue spalle è stato Kimi Raikkonen, la cui corsa è stata travagliata sin dal principio. Il finlandese, infatti, si è toccato con Esteban Ocon. «Ero all'interno - spiega Raikkonen - probabilmente Ocon non mi ha visto; ho curvato e me lo sono trovato addosso. Non è stato un inizio ideale per me, ma ho avuto la fortuna di poter continuare dopo aver cambiato l'ala».
La corsa per Raikkonen dopo la sosta per il cambio dell'ala anteriore pareva compromessa, ma il contatto fratricida tra Ricciardo e Verstappen ha sparigliato nuovamente le carte in tavola. «La mia gara non è stata facile - racconta Raikkonen - ho faticato a scaldare le gomme a sufficienza. Ho cercato di emergere sulla distanza, sperando di poter approfittare di eventuali problemi altrui. Alla fine questa strategia ha pagato».
Valtteri ha fatto un lavoro eccezionale oggi, e meritava di vincere
A completare il podio c'è Sergio Perez, della Force India. «Due anni fa ero salito sul podio qui a Baku, e credo oggi di aver fatto i due migliori giri della mia carriera, gli ultimi della gara, con Sebastian alle mie spalle e le gomme fredde. Io avevo le supersoft, e ho dovuto mantenere un ritmo alto per cercare di tenermi vicino a Raikkonen in modo da evitare che Vettel si avvicinasse abbastanza da attaccarmi. Alla fine ci sono riuscito: sono senza parole».