F1. GP Bahrain, Alonso ne ha per tutti "Siamo pieni di regole, il pilota non può fare nulla. Verstappen? Adoro quando si vince senza la migliore auto"

F1. GP Bahrain, Alonso ne ha per tutti "Siamo pieni di regole, il pilota non può fare nulla. Verstappen? Adoro quando si vince senza la migliore auto"
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Fernando Alonso, parlando ai nostri microfoni alla vigilia del GP del Bahrain, ne ha per tutti: dalla FIA e la poca autonomia lasciata ai piloti alla superiorità di Verstappen sulle McLaren a Suzuka
10 aprile 2025

“A mio avviso non credo che la gestione delle gomme in qualifica sia diventata più complicata. È molto simile a quella che abbiamo da qualche paio d’anni a questa parte. Penso che a cambiare, adesso, siano state le regole per il giro di preparazione e il delta time da rispettare. Ma soprattutto la pit-lane è quasi sempre occupata ed ora non possiamo neanche più superare se troviamo traffico lì. Siamo pieni di regole” ha subito messo in chiaro Fernando Alonso alla vigilia del Gran Premio del Bahrain 2025. 

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La sua stagione finora è stata molto complicata, con diversi ritiri e la zona punti ancora fuori dal mirino. Una situazione non facile da gestire il pilota asturiano e, come lui stesso ha sottolineato ai nostri microfoni, l’eccesso di regole imposte dalla FIA non aiuta a migliorare lo spettacolo in pista. "Abbiamo notato che al venerdì siamo sempre più competitivi del sabato e della domenica, anche se non andiamo a modificare il nostro set-up al termine delle libere. Ad influire, secondo la mia esperienza, è il vento che, soprattutto nei primi settori, ci penalizza di più rispetto ai nostri avversari. Niente di nuovo da questo punto di vista per noi perché già sapevamo che la nostra auto fosse molto fragile nei confronti di cambi di direzione del vento e in alcune curve. Suzuka è stata la conferma” ha proseguito Fernando Alonso. Con queste sue parole, si evince che anche in Bahrain si prospetta per lui un weekend in salita dato il forte vento che sta soffiando sulla pista di Sakhir.

Questo, però, non è il mio peggior anno in termini di qualifica. Il 2021 è stato peggio [quando era ancora in Alpine]. Ma quasi sempre l’ultimo anno di regolamento è abbastanza negativo. Al momento siamo molto lontani in termini di prestazioni da dove vorremmo e dovremmo essere”. La scorsa settimana in Giappone, il violento incidente di Jack Doohan ha lasciato molto da discutere nel paddock. L’australiano ha voluto provare una manovra che gli era riuscita al simulatore, ovvero affrontare curva 1 con il DRS aperto. Il risultato è stato un impatto a quasi più di 330 km/h e la sua Alpine distrutta. Sul tracciato di Suzuka, come pochi altri nel calendario, i piloti hanno la possibilità di attivare e disabilitare, ove concesso, il DRS. Per Carlos Sainz dovrebbe essere automatico, non lasciando margine di decisione ai piloti a favore di maggiore sicurezza. George Russell, al contrario, ha sottolineato che tale scelta deve far parte delle abilità di un pilota. “Non ho una mia chiara opinione in merito – ha aggiunto Alonso – ma sono entrambe valide. Anche Silverstone ha questa particolarità in curva 10 e 15 dove puoi entrare con il DRS aperto. Devi essere tu a decidere se vuoi chiuderlo manualmente oppure affrontare la curva con l’ala spalancata. Ma Suzuka è un caso unico, proprio come l’incidente di Doohan. Ad ogni modo il prossimo anno cambierà comunque dato che l’auto sarà semi-automatica con la riduzione del drag. Poi dipende anche dal team, ad esempio Red Bull faceva curva 10, 1 e 2 con il DRS aperto ed altri no. È normale in Formula 1, ognuno ha dei limiti diversi ogni weekend. Alcune macchine sono in grado di fare alcune cose ed altre no”.

Per me, i piloti dovrebbero essere liberi di prendere alcune decisioni, ma non ci lasciano abbastanza margine per farlo. Che sia il giro di preparazione, la qualifica, l’impiego di energia o altro, ormai è tutto automatico. Nel passato avevamo sei secondi sul pulsante del volante che ci permettevano di scegliere strategicamente dove usare quei sei secondi per sorpassare o cose del genere. Ora, dispieghiamo la stessa energia negli stessi rettilinei e non c'è libertà di sorpassare o cambiare strategia. Quindi, penso che sia abbastanza. Adesso sono tutti impanicati per cercare delle soluzioni dopo solamente due mesi. Forse bisognerebbe ridurre i media – ha aggiunto scherzando – ma non è colpa di voi giornalisti. È così che funziona lo sport, ma noi siamo pieni di conferenze stampa e così via fin dal giovedì. Poi il venerdì l’incontro coi fan sul palco, poi ancora altre domane ed interviste a cui siamo obbligati a presenziare. Ma anche il team che ci richiede di fare attività per i social e pubblicità. Fare questo con tutti e 20 i piloti, oltre i team principal, credo sia veramente esagerato. Penso che la Formula 1 sia sempre stata così, ma quando vedi una gara del 1986, per esempio, c’è solamente un pit-stop ma è comunque bella da vedere. Forse le prime due auto in testa a 45 secondi dalla terza, mentre adesso siamo costantemente alla ricerca del sorpasso, fare più soste e stare quanto più vicino possibili tra i vari team. Ci sono tante altre categorie interessanti da seguire altrimenti. Ma questa è la Formula 1 e noi la amiamo per questo”.

Alonso su Verstappen: "Mi piace quando qualcuno non vince con l’auto migliore"

La scorsa settimana in Giappone Max Verstappen è stato autore di una pole e di una vittoria contro le McLaren che ha lasciato senza parole Fernando Alonso. “Per me Max è il migliore, ma lo sto dicendo già da qualche anno. Ha raggiunto un livello che nessuno di noi è mai riuscito a raggiungere prima. Mi piace quando qualcuno non vince con l’auto migliore, ma penso che tutti siano d’accordo su questo. Abbiamo assistito a diversi periodi di dominio negli ultimi 20 anni con grandi piloti, talento e team, ma le vittorie arrivano un po’ in facilità. Ma con Max, tolti il 2023 e il 2022 con le Ferrari che erano forti, no perché lo scorso anno ha avuto avversari temibili. Lo stesso vale per questa stagione. I campionati che Verstappen ha vinto, tolto il 2023, sono stati pura lotta” ha chiosato Alonso.

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