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SAKHIR - Tutto come previsto, ovvero due Red Bull in prima fila e le due Ferrari ad inseguire. Max Verstappen continua la striscia vincente dalla passata stagione col compagno Perez al fianco e la Ferrari, almeno in qualifica, limita i danni con Leclerc terzo a quasi tre decimi e Sainz quarto poco oltre. La sorpresa è stato senza dubbio Fernando Alonso, quinto con l’Aston Martin e addirittura più veloce nelle prove del mattino. Segno di una macchina bilanciata alla quale manca qualcosa per competere sul giro secco contro i rivali, ma con un passo gara che potrebbe dare fastidio, specialmente alle Ferrari, alle prese con un bilanciamento problematico e con una finestra di utilizzo della macchina molto stretto: “Ho preferito risparmiare un treno di gomme rosse, morbide, per la gara” ha detto Leclerc dopo essersi fermato ai box prima della fine delle prove, avendo già capito che più di tanto non si sarebbe tirato fuori dalla rossa. Un inizio in salita come non si pensava dopo la vigilia delle prove, visto che la base di partenza era buona ma si vede che Red Bull ha lavorato meglio e preso subito la decisione giusta.
La Ferrari può consolarsi invece per quanto riguarda il motore, che sembra essere a un altro livello rispetto ai rivali ma le manca quel bilanciamento necessario per tirare fuori il meglio. Si passa dal sottosterzo in ingresso curva al sovrasterzo in uscita e viceversa appena si cambia qualcosa nelle regolazioni, con una macchina molto sensibile al vento laterale. Un bel rebus se non si dovesse trovare la soluzione giusta per avere un ventaglio più ampio di regolazioni e non sprecare tutto. In questa qualifica ha stupito Alonso, come detto, merito di una vettura bilanciata e frutto del gran lavoro dei tecnici, primo fra tutti quel Luca Furbatto che con esperienze Ferrari Alfa e McLaren è uno che sa dove mettere le mani senza sforare i budget. Lo dimostra anche un sofferente Stroll, alle prese con la mano destra ferita, che è riuscito ad entrare nella top 10 e piazzarsi ottavo davanti a Ocon, primo con l’Alpine (Gasly ultimo per annullamento del tempo per taglio di curva) e il rientrante Hulkenberg con la piccola Haas ma anche lei spinta dal motore Ferrari che qui è particolarmente in palla. Delusione Mercedes con Russell di poco davanti ad Hamilton che non nasconde il suo nervosismo, tanto che circola la voce (mai confermata dai diretti interessati) di una furiosa litigata con Toto Wolff a proposito delle scelte fatte dal team di proseguire con un concetto di vettura diverso da tutti e al momento fallimentare. “Dobbiamo scalare una montagna con la mole di lavoro che abbiamo da fare” ha detto laconico Lewis mentre Russell è rimasto sul vago. Insomma, se l’andazzo resta questo, potrebbe essere un mondiale a senso unico per la Red Bull. Si spera che succeda qualcosa e molto presto. Tanto per fare un confronto diretto, Verstappen è andato 973 millesimi più veloce dell’anno scorso, Leclerc 558 con la Red Bull che da 0,123 di distacco nel 2022 è passata a 0,292 di vantaggio nel 2023. E su questi numeri si capisce meglio cosa sia successo durante l’inverno fra la Ferrari e la Red Bull..