Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Non poteva iniziare peggio la nuova stagione di F1 per Ferrari. Nonostante un’ottima partenza di Leclerc, in griglia come numero tre e riuscito a superare immediatamente l’altra Red Bull di Sergio Perez, la monoposto ha dimostrato seri problemi di affidabilità.
La SF-23 di Charles Leclerc è stata infine costretta ad un amaro ritiro, per cause ancora da definire, avvenuto nel Giro 41. La Rossa di Sainz, invece, ha concluso il Gran Premio dove era iniziata, in quarta posizione, ma comunque c’è poco di cui essere soddisfatti.
La terza posizione, infatti, è stata conquistata dalla fantastica Aston Martin di Fernando Alonso, che con determinazione ed esperienza si è esibito in coraggiosi sorpassi ai danni di Mercedes – Russell prima e Hamilton poi – e della Ferrari di Sainz.
Le parole sulla gara di Leclerc sono, come ci si poteva aspettare, connotate di amarezza.
“Noi eravamo consapevoli di essere più lenti sul passo gara ma dobbiamo parlare di Red Bull, in quanto il nostro obiettivo è batterli.”
“In termini di performance – ha continuato il monegasco, - questa settimana non c’eravamo affatto con il passo gara. Siamo troppo lontano, dobbiamo fare dei passi avanti.”
Le parole successive sono state rivolte alla Red Bull. “Non si è mai vista una cosa del genere, ovvero una macchina che in prova è sui nostri tempi e poi ci dà un secondo a giro. È una macchina di un’altra categoria. Ora, - fa mente locale, - dobbiamo lavorare sodo e trovare qualcosa, altrimenti faremo fatica.”
Carlos Sainz, invece, parla di un’altra scuderia avversaria, Aston Martin. “Non sono sorpreso, avevo visto il passo già venerdì e sapevo che lo avrei pagato dopo 57 giri.”
“Vedendo Aston Martin, si capisce che in questo circuito loro vanno meglio. Appena ho spinto per difendermi, ho rischiato di perdere anche la quarta posizione, il punto debole è il degrado, - ha spiegato lo spagnolo. – In gara gli altri possono spingere di più, noi dobbiamo stare attenti al degrado posteriore. È imperativo migliorare, il margine c’è.”