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SAKHIR - La prima gara della stagione ha tolto alcuni dei dubbi della vigilia e permesso di capire qualcosa di più. Il primo bilancio che si può fare è il seguente.
PROMOSSI
Ferrari. Senza dubbio hanno lavorato meglio di tutti, gran motore (vedi team clienti) struttura e organizzazione al box con pit stop veloci e senza intoppi. I due piloti sono stati impeccabili e il prossimo rinnovo di Sainz completa un programma pluriennale che se parte da queste basi potrà dare grande soddisfazione.
Red Bull. Con riserva. L'affidabilità non è stata il massimo e in quanto a prestazioni è leggermente inferiore alla Ferrari. Il dubbio, per entrambe, è capire quanto margine di sviluppo ci sia ancora e se le prossime gare saranno simili o avremo un cambio di rotta. Urge capire il perché di certe rotture.
Haas. La piccolina della F.1 dopo i tormenti per Mazepin e la scissione del contratto con Uralkali era nel mezzo del guado, ma il risultato ottenuto in Bahrain, con macchine affidabili e veloci, conferma che hanno lavorato bene e che aver sacrificato il 2021 ha pagato. Devono sfruttare queste occasioni per fare bene e lo hanno fatto.
Alfa Romeo Sauber. Partiti coi dubbi del cinese Zhou (si pronuncia Guaniù Giu) e con l'arrivo di Bottas come out sider, dopo i problemi di Barcellona e del venerdì in Bahrain hanno sorpreso arrivando sesti col finlandese. Una ottima occasione da sfruttare. Sarà così il futuro?
BOCCIATI
Mercedes. Macchina difficile da guidare, lenta e con pochi spunti. Si salva il podio di Hamilton dovuto al caso ma era lì in zona e i due ritiri lo hanno agevolato. Russell ha pagato il confronto, in qualifica un secondo, in gara mai esistito. Per chi pensava Hamilton fosse bollito, ecco il primo responso
McLaren. Delusione totale, specialmente Ricciardo, l'ombra del campione di ieri. Macchina in ritardo di sviluppo, mancanza di galleria del vento e test a rilento. Quella che sembrava nata bene nei test di Barcellona era invece solo un fuoco di paglia per gli sponsor. Urge recuperare.
Alpine. Macchina inesistente, motore niente di che. Solo il mestiere di Alonso, che pare già rassegnato, e Ocon ha permesso in qualche modo di limitare i danni, ma non funziona niente al meglio e serve un team più aggressivo. Diciamo che faranno esperienza.
Aston Martin. Disastro totale, non gira, non è veloce, pompa dappertutto ed è impacciata. I nuovi arrivi nello staff tecnico hanno molto da fare, importante li lascino lavorare perché è gente che ha esperienza.
Williams. Non pervenuta. Cambia il pilota, Albon, il team manager motiva la squadra con urla da football cheerleader, ma alla fine sono rimasti dove erano.