F1, GP Bahrain 2022, Analisi gara: Ferrari is back

F1, GP Bahrain 2022, Analisi gara: Ferrari is back
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Uno-due della Ferrari con Charles Leclerc che ha dominato il Gran Premio del Bahrain davanti a Carlos Sainz. Lewis Hamilton salva la Mercedes salendo sul podio. Campanello d'allarme in casa Red Bull con Max Verstappen e Sergio Perez ritirati
21 marzo 2022

A Sakhir prova di forza di Charles Leclerc che ha riportato dopo tre anni dall'ultima vittoria di Sebastian Vettel a Singapore, la Ferrari sul gradino più alto del podio, lanciando la sfida per il titolo a Verstappen e Hamilton. Alle sue spalle Carlos Sainz che completa il grande inizio di mondiale della Scuderia di Maranello che dopo dodici anni torna a fare una doppietta alla prima gara, mentre Lewis Hamilton ha conquistato un terzo posto molto importante in chiave campionato, considerando i problemi della Mercedes in Bahrain. Prima gara da dimenticare per Verstappen costretto al ritiro e ad uno zero in classifica per i guai d'affidabilità nel finale della Red Bull, e a dover già inseguire le Ferrari e Hamilton nella classifica piloti.

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Il passo che Ferrari e Red Bull hanno avuto dal primo stint ha confermato in qualifica che sono le macchine migliori e vicinissime tra loro, con Leclerc e Verstappen che come Sabato hanno fatto la differenza sui compagni di squadra. Leclerc che ha scelto di utilizzare subito il treno di gomme soft risparmiato nelle qualifiche, dopo aver difeso la prima posizione al via, riesce ad allungare girando due decimi più veloce di Verstappen. Invece Sainz un po' come per tutto il week end dimostra anche nel ritmo gara di non aver trovato lo stesso feeling del compagno di squadra con la F1-75. Hamilton illude la Mercedes ad inizio gara, superando Perez mettendo pressione a Sainz, ma chiedendo troppo alle gomme viene passato dal messicano. Stesso problema di Alonso non ha lo stesso passo che aveva nelle FP2 a causa di una cattiva gestione dei pneumatici. Non migliora la situazione per McLaren in gara con Ricciardo e Norris in difficoltà come nelle qualifiche.

Il primo pit stop è il momento decisivo della gara, dove Verstappen con l'undercut annulla il distacco che aveva prima della sosta, e con Leclerc dà vita dal 17° al 19° giro ad un duello bellissimo. Leclerc proprio rispondendo ai sorpassi dei rivale, lo costringe all'errore e ad un bloccaggio durante il terzo attacco al 20° passaggio riuscendo così a riallungare, con F1-75 e RB18 nuovamente vicinissime nel secondo stint. Sainz che come Verstappen alla sosta aveva soft nuove, migliora il proprio passo e fa gli stessi tempi del campione del mondo e di Leclerc. La scelta della Mercedes di mettere le hard a Hamilton e Russell convinti che la W13 come le Mercedes degli anni passati cambiasse marcia, invece mette in difficoltà i due piloti.

Alla seconda sosta si ripete la stessa situazione del primo pit stop, con la Red Bull che tenta l'undercut ma questa volta Verstappen non riesce a superare Leclerc. Anche in questa fase di gara F1-75 e la RB18 si equivalgono, con Leclerc, Verstappen e Sainz che girano sullo stesso passo, mentre Perez con una mescola di vantaggio, non riesce ad avvicinarsi allo spagnolo. Nel terzo stint si vede qual è il reale distacco della Mercedes, con Hamilton e Russell che girano otto decimi ed un secondo più lenti di Ferrari e Red Bull.

Tutto si annulla quando Gasly è costretto al ritiro, e sembra andare in scena il replay di Abu Dhabi, ed invece Verstappen questa volta non riesce ad approfittarne, ma dall'ingresso della safety car inizia a lamentare problemi allo sterzo. Alla ripartenza Leclerc fa un altro capolavoro dando subito lo strappo e va di nuovo in fuga, tornando alla vittoria dopo tre anni. Alle sue spalle Sainz approfitta dei problemi di Verstappen poi costretto a tornare ai box, per far piazzare l'uno-due alla Ferrari, e Hamilton per prendersi il podio e salvare il week end della Mercedes.

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