F1, GP Bahrain 2020: vince Hamilton. Grosjean, che paura

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Lewis Hamilton vince il Gran Premio del Bahrain 2020 di Formula 1, iniziato nel peggiore dei modi, con lo spaventoso incidente di Romain Grosjean. Completano il podio Max Verstappen e Alexander Albon. Decimo Charles Leclerc, tredicesimo Sebastian Vettel
29 novembre 2020

Il Gran Premio del Bahrain 2020 di Formula 1 va in archivio con una vittoria di Lewis Hamilton, al novantacinquesimo acuto della sua prolifica carriera. Ma, con tutto il rispetto per il sette volte campione del mondo, che ha tagliato il traguardo davanti a Max Verstappen e Alexander Albon , la notizia del giorno è il miracolo che ha visto protagonista Romain Grosjean, uscito con le sue gambe da un incidente spaventoso, che avrebbe potuto costargli la vita. Ma parlare di miracolo, dopotutto, sarebbe fuorviante. Perché il merito è della solidità della cellula di sopravvivenza sviluppata da Dallara e del tanto vituperato Halo, che ha evitato esiti ben peggiori, contando che metà della monoposto di Grosjean si è insinuata nel guardrail. La Ferrari, dal canto suo, si classifica in decima posizione con Charles Leclerc, mentre Sebastian Vettel è tredicesimo.

In partenza, Hamilton ha avuto un ottimo spunto, e ha preso la testa della corsa davanti a Verstappen. Malissimo lo start di Bottas. Ma tutto ha perso significato nel momento in cui Romain Grosjean è impattato violentemente contro le barriere, con la sua Haas che ha preso fuoco dopo lo schianto. Le immagini del dopo incidente sono sconvolgenti, con la macchina divisa in due. Fortunatamente la scocca ha tenuto, nonostante la macchina sia fondamentalmente passata sotto il guard-rail. Grosjean se l’è cavata con bruciature alle mani e alle caviglie, ma è uscito con le sue gambe, evitando danni peggiori. Il francese della Haas è stato trasportato per accertamenti in ospedale, con sospette fratture alle costole. E l’halo, tanto criticato, oggi con tutta probabilità ha salvato una vita.

Si sono visti sguardi preoccupati, facce lunghe di chi è stato, ancora una volta, messo davanti all’assunto che il motorsport è pericoloso. Ma lo spettacolo doveva andare avanti, e, dopo una lunga pausa, la gara è ripartita. Hamilton ha preso di nuovo la testa della corsa, davanti a Verstappen e Perez. Ma di lì a poco ci sarebbe stata un’altra neutralizzazione, con Stroll che si è ribaltato dopo un contatto con Kvyat. Fortunatamente nessuna conseguenza per il canadese. L’incidente di Stroll ha causato un regime di Safety Car. Durante la neutralizzazione, Bottas, vittima di una foratura, ha montato le hard, scivolando in sedicesima posizione.

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Nel bailamme della ripartenza, Vettel si è molto lamentato del comportamento di Leclerc, che lo ha passato senza crismi, nonostante quanto detto nel briefing di questa mattina. Detto questo, la ripartenza non è stata scevra di emozioni, visto che Leclerc, settimo, ha tentato il tutto per tutto su Ocon. Dopo qualche sportellata, il francese ha chiuso la porta al monegasco, mentre, molto più avanti, Hamilton ha cercato fin da subito di staccare Verstappen. Nel corso del giro numero 12, Sainz, forte delle performanti rosse, ha tirato la staccatona in curva 4, passando Leclerc. Il monegasco ha poi subito il sorpasso di Ricciardo e di Gasly, mostrando una certa insofferenza. Comprensibile, visto il passo pessimo della Rossa.

Ma pure Vettel non navigava in acque placide, visto che si è girato, finendo in fondo alla classifica. Nel frattempo, Hamilton aveva guadagnato un buon margine su Verstappen, staccato di più di tre secondi e mezzo. L’inglese ha montato un secondo treno di soft al termine del giro numero 19, rientrando poi in terza posizione. Strategia diversa, invece, per Verstappen e Perez, che hanno montato le bianche. Nella prima parte del secondo stint, Verstappen ha dato il tutto per tutto con le hard, mentre Hamilton ha optato per un approccio decisamente più conservativo, cercando di coccolare le sue medie.

Leclerc, dal canto suo, si è fermato per montare le hard al termine del giro numero 25, rientrando in dodicesima posizione. In casa Mercedes, Hamilton ha cercato di gestire la sua gara al comando, mentre, molto più indietro, Bottas veniva sverniciato da Norris per la sesta posizione. La Mercedes ha richiamato Bottas ai box per montare un treno di gialle. Dopo la sosta, il finlandese si è ritrovato in quattordicesima posizione. Molto più avanti, Hamilton ha guadagnato cinque secondi su Verstappen. Bottas, in questa fase di gara, ha mostrato una certa esitazione nel tentare di passare Leclerc. L’ennesima dimostrazione della sua titubanza quando serve carattere.

Verstappen si è fermato al termine del giro numero 34 per montare un altro treno di bianche. Una sosta che si è rivelata molto lunga, facendo perdere terreno all’olandese, rientrato alle spalle di Perez. La Mercedes ha marcato ad uomo la Red Bull, facendo montare le hard ad Hamilton nel corso del giro successivo. L’inglese ha così ripreso il comando della gara, davanti a Perez, che è poi sceso in quinta posizione in seguito alla sua sosta per montare le hard. Al termine del giro numero 46, Verstappen si è fermato per montare un altro treno di gialle, senza perdere la seconda posizione. A fine gara, l’ultimo colpo di scena: Perez, vittima della rottura della power unit, si è accomodato a bordo pista con la macchina in fiamme. Fortunatamente, è rimasto illeso.

Terza posizione per Alexander Albon, della Red Bull, davanti ai piloti della McLaren, Lando Norris e e Carlos Sainz, e Pierre Gasly, dell’Alpha Tauri. Completano la top ten Daniel Ricciardo, della Renault; Valtteri Bottas, della Mercedes; ed Esteban Ocon, della Renault, e Leclerc. Seguono a Daniil Kvyat, dell’Alpha Tauri; Antonio Giovinazzi, dell’Alfa Romeo Racing; e George Russell, della Williams. Chiudono lo schieramento Vettel; Nicholas Latifi, della Williams; Kimi Raikkonen e Antonio Giovinazzi, dell’Alfa Romeo Racing; e Kevin Magnussen, della Haas.

La corsa minuto per minuto 

18.12 Lewis Hamilton vince il Gran Premio del Bahrain! 

18.10 Gravissimo: un commissario ha attraversato la pista mentre stava sopraggiungendo Norris. 

18.10 Gara ancora neutralizzata. 

18.07 Evidenti problemi tecnici per lui. Macchina a fuoco. Si ferma. Safety Car.

18.05 Fuma il motore di Perez: ahia. 

18.04 Gasly cerca di tenersi alle spalle Ricciardo. 

18.02 Sainz in pressing su Gasly: lo passa. 

18.00 Verstappen si trova, dopo la sua sosta, a 25 secondi da Hamilton. 

17.58 Giro più veloce per Verstappen. 

17.56 Sainz si avvicina a Gasly per la sesta posizione. 

17.54 Gomme gialle per Verstappen: rientra in seconda posizione. 

17.52 Raikkonen su Magnussen per la diciassettesima posizione. 

17.50 Norris su Gasly per la quinta posizione. 

17.49 Bottas su Ocon per la nona posizione. 

17.45 Sosta anche per Leclerc. Rientra in dodicesima posizione. 

17.44 Sosta per Vettel. Rientra in diciassettesima posizione. 

17.42 Altra sosta per Bottas. 

17.38 Sosta per Perez: gomme bianche per lui. Rientra in quinta posizione. 

17.36 Sosta per montare le hard per Hamilton: rientra davanti a Perez, al comando. 

17.34 Sosta per Verstappen: altro treno di gomme bianche, lunga sosta. Rientra alle spalle di Perez. 

17.32 Bottas passa Leclerc, non senza qualche esitazione. 

17.30 Bottas in pressing su Leclerc.

17.29 Vettel su Raikkonen per la quindicesima posizione. 

17.27 Ricciardo passa Ocon dopo essersi lamentato della mancanza di ordini di squadra. 

17.25 Verstappen, secondo, si trova a quasi cinque secondi da Hamilton. 

17.23 Bottas in pressing su Magnussen: lo passa. 

17.21 Sosta per Gasly e Bottas: gomme gialle per il finlandese, bianche per il francese. 

17.19 Norris passa Bottas senza fare un plissé. 

17.18 Sosta per Leclerc: gomme bianche per lui. Rientra in dodicesima posizione. 

17.16 Verstappen molto aggressivo con le bianche. Hamilton sembra in gestione delle gomme. Perez passa Gasly per la terza posizione. 

17.14 Albon su Leclerc per la quinta posizione. 

17.12 Bagarre Giovinazzi-Ricciardo. Sosta per Verstappen: gomme bianche per lui. Rientra in seconda posizione. 

17.10 Sosta per Hamilton: gomme gialle per lui. Rientra in terza posizione. 

17.07 Hamilton ha staccato Verstappen di 3,3 secondi. Sosta per Ricciardo. 

17.05 Vettel è finito in testacoda. 

17.03 Questi i primi cinque dopo 15 giri: Hamilton, Verstappen, Pere, Albon e Norris. 

17.02 Vettel, per motivi che al momento non ci sono chiari, è scivolato in ultima posizione. 

17.00 Anche Gasly passa Leclerc. 10 secondi di penalità per Kvyat.

16.59 Leclerc viene passato anche da Ricciardo 

16.59 Sainz di forza su Leclerc, forte della Rossa. Leclerc vede rosso. 

16.58 Il punto sulle Ferrari dopo 11 giri: Leclerc settimo, Vettel quindicesimo. 

16.57 Verstappen tiene botta su Hamilton. 

16.55 Botte da orbi tra Leclerc e Ocon. Ha la meglio il secondo. 

16.54 Hamilton si produce nel solito elasticone e parte in solitaria. 

16.52 Safety Car rientra in questo giro. 

16.50 Confermano via radio a Bottas che la foratura lenta è stata causata dai detriti in pista. 

16.46 Bottas è rientrato per una foratura, confermano dalla Mercedes. 

16.45 Nel frattempo, Bottas ha montato le hard ed è rientrato in sedicesima posizione. 

16.43 Vettel arrabbiatissimo con Leclerc, che gli ha chiuso la porta. 

16.42 Contatto tra Kvyat e Stroll, e il canadese si è ribaltato. 

16.41 Pilota illeso. 

16.40 Ribaltata la macchina di Stroll. Safety Car. 

16.40 Albon ci prova su Bottas, ma non va. 

16.39 Hamilton prende la testa della corsa. Verstappen si tiene alle spalle Perez. Bottas quarto. 

16.35 I piloti ripartono per il giro di formazione. 

16.23 Si riparte alle 16.35.

15.47 Steiner conferma che Grosjean è cosciente ed è ora in volo verso l'ospedale. 

15.44 Grosjean, cosciente, sta per essere trasportato in ospedale via elicottero.

15.40 Grosjean potrebbe aver riportato delle fratture alle costole. 

15.30 Grosjean è cosciente, ma ha bruciature a mani e caviglie. 

15.18 Grosjean cammina con le sue gambe. Sta salendo sull'ambulanza. 

15.17 Grosjean, fortunatamente, è uscito illeso. 

15.15 Sembrerebbe che l'incendio sia stato domato. Spaventoso, comunque. 

15.13 Hamilton prende la testa della corsa. Bandiera rossa e macchina a fuoco.

15.10 La tensione sale: al via il giro di formazione. 

Hanno già la mente puntata sul 2021, dopo aver chiuso la pratica 2020 in anticipo, come da prassi ormai consolidata. Ma la Mercedes delle meraviglie, anche volgendo lo sguardo verso nuovi trionfi, nuovi obiettivi, è comunque imbattibile. E così la prima fila del Gran Premio del Bahrain 2020 di Formula 1 è, per l'ennesima volta, monopolizzata dai due cavalieri delle Frecce nere, Lewis Hamilton e Valtteri Bottas. Si è lamentato del bilanciamento della sua sinuosa W11, le forme ancora più affascinanti sotto i riflettori di Sakhir, ma al momento debito Hamilton ha tirato la zampata alla pole, rifilando quasi tre decimi allo scudiero Bottas. Quasi una sgambata defatigante, per l'inglese, che si avvia verso la partenza al palo numero 100 come se fosse una cosa facile.

E con questa Mercedes, in effetti, lo è. O quantomeno lo sembra. La competitività esagerata della Mercedes finisce per banalizzare il talento di Hamilton, che riesce sempre a metterci nel suo, curandosi dei piccoli dettagli. Come il modo in cui nella Q3 ha coccolato le gomme nel suo out lap, per poterle poi sfruttare al massimo nel giro lanciato che gli è valso la pole position. E la gestione delle gomme sarà uno dei nodi principali della gara di oggi, visto che le coperture sono messe a dura prova a Sakhir. Scartata la gomma rossa, perché troppo soggetta a degrado, la maggior parte dei piloti approdati alla Q3 scatterà con la media. Tutti ad armi pari, insomma, con la possibilità di avere fantasia con la strategia solo dal secondo stint in avanti.

Ma c'è chi con la gomma media nelle simulazioni sul passo gara ha volato. Quel Max Verstappen che, probabilmente, ieri ha anche accarezzato l'idea di prendersela, quella pole. Compito difficile, come quello, che avrà oggi, di dare del filo da torcere alla Mercedes. Scatterà dalla terza piazzola, dal lato che preferiva. E Bottas, che già ha rischiato di essere beffato da Max in qualifica, dovrà mettercela tutta per tenerselo alle spalle. Perché Verstappen, dopo gli errori in Turchia, sarà una furia. L'unica cosa che può dimostrare, con i valori in campo attuali, è di essere il migliore degli altri. Un ruolo che gli va sempre più stretto. Ma è pur vero che Max l'attenzione in pista la sa attirare, eccome. 

Così come, soprattutto in Italia, attirano l'attenzione le difficoltà della Ferrari, fuori dalla Q3 con entrambi i piloti. Sebastian Vettel, undicesimo, ha battuto per 13 millesimi Charles Leclerc, fregato dalla bandiera rossa causata da Sainz nel corso del suo primo tentativo lanciato nella Q2. Ma Charles non vuole sentire scuse. Non è stato preciso nel secondo spunto, e ne ha pagato le conseguenze. Vettel e Leclerc potranno scegliere liberamente la mescola con cui prendere il via della gara, ma, a differenza di altre occasioni, non costituisce un gran vantaggio. Perché, come dicevamo prima, in pochi partiranno con le rosse nella top ten. 

Ci vorrà qualche guizzo da dritto nella strategia per cercare di risollevare le sorti di un weekend di gara in cui sono emersi chiaramente i limiti del progetto della SF1000. Motore deficitario e resistenza aerodinamica, questi i talloni d'Achille che a Sakhir sono risultati evidentissimi. A poco sono serviti i pure azzeccati aggiornamenti portati nelle ultime gare. Con un carico medio-basso e lunghi rettifili, la SF1000 è risultata un Cavallino azzoppato, pure con un bilanciamento armonioso, visto che la Rossa si è lasciata domare di buon grado dai suoi cavalieri. C'è poco da fare, insomma, anche perché il pacchetto di centro classifica è estremamente compatto. E non si può sempre sperare nei miracoli. 

La gara prenderà il via alle 15.10 italiane. 

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