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Ancora una gara finita e stavolta 11, a un passo dalla zona punti, per cui un miglioramento rispetto all'Australia. Se va avanti così in Cina potrebbero arrivare i primi punti. Antonio Giovinazzi ha pagato una qualifica sfortunata, perché in Q1 è rimasto fuori per 70 millesimi rispetto a Raikkonen, che poi è arrivato ancora a punti portando l'Alfa Romeo al quarto posto nella classifica costruttori. Chi si aspettava un fulmine di guerra è rimasto deluso. Antonio sta cercando di fare esperienza e finire le gare, per cui mantiene ampi margini di sicurezza che a volte stridono coi tempi della F.1 e con le aspettative dei tifosi. Il programma è impostato e le cose vanno avanti come previsto, per cui per ora nessun colpo di fulmine.
Si è presentato nel paddock con la fidanzata Linda, ha salutato tutti e in perfetta forma fisica si appresta a provare la McLaren nei test di martedì. In settimana c'era stata la polemica di una dichiarazione di Montezemolo che a F.1.com aveva dichiarato che Alonso era contento se vinceva e colpa della squadra se perdeva. Fernando ha replicato a brutto muso al sito e in Bahrain ha rincarato la dose: "Ho sentito cosa ha detto Montezemolo, lo ha detto senza enfasi, in tono affettuoso, mentre su Vettel ha detto che sbaglia troppo. Io non faccio il giornalista, ma se invece di fare il titolo su Vettel che sbaglia lo fanno ancora su Alonso che non era felice quando perdeva, e voglio vedere chi è felice di perdere, c'è qualcosa che non va. E ho replicato. Mica sono tutti scemi qui da non capire che sto indigesto a qualcuno a certi livelli, ma io vado avanti di mio e fra poco torno in macchina, mi sto divertendo da matti, più sereno, tranquillo e rilassato". E pure sorridente come non mai...
Dovrebbero sorridere tutti, felici per una stagione che ha tante cose da dire e invece nel paddock vedi musi lunghi, riunioni semi segrete, discussioni su ogni argomento. Qualcosa non quadra, le voci si rincorrono, così come le varie ipotesi. Da un lato si vuole ridurre i costi (anche perché di incrementare i premi non se ne parla) con elementi standard per tutti, dal cambio alle centraline alle sospensioni (almeno i triangoli) poi ci si azzuffa perché Ferrari Mercedes e Honda hanno dei team satelliti e danno particolari già fatti. "Qui il problema non è della F.1 il problema ce l'ha il signor Abitebouille della Renault che non ha capito proprio niente" ha detto Gunther Stenier della Haas. E quindi, fra scadenze di pagamenti da rispettare e che secondo i bene informati non verranno rispettate, regolamenti da varare, chiacchiere e incontri vari, la F.1 continua a parlarsi addosso dimenticandosi che se vive e vegeta è perché ci sono milioni di appassionati e tifosi che di certe cose non gliene frega proprio niente. Intanto, nota positiva, le azioni Ferrari in borsa sono salite a 119 dollari la sera di domenica, con la tendenza al rialzo fino a 200. Ecco, questo per far capire cosa succede...
Hulkenberg e Ricciardo ritirati nello stesso giro e nello stesso punto. La Renault non fa preferenze e li blocca entrambi. Nico col motore esploso in pieno rettilineo, Daniel con l'elettronica KO. Anzi, per saltare fuori dalla macchina Ricciardo ha tolto il volante e i commissari non hanno potuto spostarla, da qui l'intervento della safety car perché era in zona pericolosa. Il problema è che se non viene neutralizzata la parte elettronica, come in questo caso, rimettere il volante e toccare la vettura potrebbe essere molto pericoloso per cui Ricciardo è saltato fuori col volante in mano e tanti saluti a tutti. Alla faccia di chi dice che il futuro sarà elettrico... intanto i due piloti si sono pure sportellati, ma la crisi è profonda e i distacchi sul giro pesanti.
Jacques Villeneuve gongolava nel paddock perché sta vedendo le prestazioni di Lance Stroll e della Racing Point. Non proprio brillanti. Da canadesi i due, famiglia compresa, non si amano e anzi l'anno scorso Jacques fu pure allontanato dal box Williams: "Lo vedi come sono messi? E' il loro stile, entrano comprando le cose, gestiscono a modo loro, poi calano le prestazioni e ora mi sembrano in affanno. Come hanno fatto alla Williams fanno ora...Questi sono fatti così, credono che i soldi comprano tutto". E su Kubica, a precisa domanda: ma cosa ti è venuto in mente di dire certe cose su Robert, Jacques ha replicato sereno: "Guarda la mia analisi non era per niente offensiva, stavo cercando di dire freddamente come stavano le cose. Lui fa una cosa incredibile, una grande storia dal punto di vista umano, guida in pratica con una mano, fa le regolazioni sul volante solo quando può rispetto agli altri e con quella macchina non può fare di meglio, solo che siamo nell'era dei social network, gente che non capisce nulla e rilancia e amplifica dando per vere certe cose senza averle manco sentite e la cosa mi fa incavolare". Domenica torna in pista a Monza con le GT: "Macchine velocissime, non pensavo, davvero dure da guidare, vedremo come andrà".