Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
SAKHIR - Una volta i problemi li avevano a Houston con l'Apollo 13, adesso i problemi (da un po' di anni) si sono spostati a Maranello. Al di là del risultato della gara, con un misero terzo posto quando poteva essere una doppietta, restano delle cose buone e altre meno. Fra le positive, l'apprendimento della macchina, con regolazioni che le hanno fatto ritrovare lo smalto invernale e consentito di dominare per due giorni e mezzo, fino a 10 giri dalla fine. Certo, le corse bisogna finirle e vincerle, ovvio, ma intanto la prestazione c'era e questo è fondamentale.
I problemi di affidabilità si possono risolvere, quelli di prestazioni, se la macchina è lenta, no. E in Bahrain la Ferrari era veloce. Come veloce è stato Leclerc. Lui ha fatto il suo lavoro. Forte dei 10 anni di meno rispetto a Vettel, a una freschezza che gli consente di prendersi rischi che Sebastian, forse, non sente più nelle sue corde. E quindi, se invece di una vittoria celebra un terzo posto, per ora va bene lo stesso perché è sempre il primo podio della carriera e quindi positivo, come la pole del sabato. Ecco, questo aspetto è importante per la Ferrari perché pur essendo in condizioni di fare errori, Leclerc non li ha fatti.
Fra le cose negative oltre alla mancata affidabilità della vettura, che deve essere un aspetto primario, c'è ancora Vettel che ha ripetuto pari pari quanto fatto l'anno scorso in varie occasioni. E sempre lottando con Hamilton. Stavolta sembra essere preso dalla foga, con una accelerata anticipata che lo ha mandato in testacoda e spiattellato le gomme. Infatti via radio si è lamentato delle vibrazioni. Poi ha ceduto l'ala anteriore. Da capire se in seguito alle vibrazioni (ma appare davvero strano che un alettone ceda per una gomma sbilenca) o per un problema strutturale.
E se si guarda ai giorni precedenti, Vettel spesso e volentieri è arrivato lungo e ha mancato il punto di corda. Potrebbe essere stato un problema dell'ala anteriore che poi in corsa ha ceduto. Fino a quando la Ferrari non investiga e dice (se lo vuole dire) cosa è successo, restano solo dei dubbi. Unica certezza il testacoda che lo ha relegato al quinto posto quando poteva essere un secondo o terzo posto. Perché se dietro a Leclerc ci fosse stato Vettel, la Ferrari avrebbe vinto lo stesso, per cui il problema a Maranello ce lo hanno e pure molto evidente, al di là dei problemi tecnici da risolvere.