F1, GP Bahrain 2018: il paddock deserto e tutte le altre news

F1, GP Bahrain 2018: il paddock deserto e tutte le altre news
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Tutte le ultime news direttamente da Sakhir dal nostro inviato in Bahrain, Paolo Ciccarone
6 aprile 2018

Valigie che vanno, valigie che...non vengono

Stranamente si è assistito a una...moria di valigie perse negli aeroporti per chi è arrivato in Bahrain. Eppure l'aeroporto di Manama è abbastanza piccolo per cui i problemi sono nati altrove. Ad esempio per chi è transitato da Francoforte col volo Gulf Air, ma anche chi ha scelto la meno complicata Oman Air via Muscat. E proprio con questa compagnia si è assistito alle operazioni di recupero degne di nota. Fra i bagagli persi c'erano infatti le tute e i guanti dei piloti della McLaren che la Sparco aveva imbarcato dall'Italia. E' bastato dire a chi fossero destinate, che si è attivata una task force che ha portato giusto in tempo venerdì mattina tutto il materiale in pista. Potenza della F.1. Ah, molti giornalisti stanno ancora aspettando il loro bagaglio e visto che devono andare poi in Cina, la cosa non li lascia per niente tranquilli...

Misteri baraniti...

Chi è il manager che ha avuto l'ordine di non parlare più? Chi è il pilota che aggira le verifiche tecnico sportive indossando capi non omologati? Chi è il pilota che nonostante un contratto di sponsorizzazione indossa materiale di altra ditta per...tirare sul prezzo? Chi è il pilota che ha detto meglio stare a piedi che correre con questi qua? Chi è il pilota che lascerà il suo top team ma non sa ancora dove andrà perché gli han chiuso le porte in faccia? Chi è il pilota che se ne sarebbe andato per 6 milioni di dollari? Chi è il network che ha avuto un tracollo di audience? Chi è la giornalista che ha detto a un pilota: al mattino appena apro le gambe penso a te? Riferendosi agli esercizi di stretching per evitare i crampi ma è stata fraintesa da tutti? Questi e altri misteri gravano sul circuito di Sakhir e se non facciamo i nomi è perché non vorremmo aggiungere un altro mistero: ovvero che fine faranno fare al giornalista che fa nomi e cognomi? Firmato cuor di leone...

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I sostituti fanno i tutor

In pista a Sakhir c'erano anche Greenwood e Ioverno, ovvero l'ex ingegnere di pista di Kimi Raikkonen e l'ex direttore sportivo. La Ferrari ha chiesto ai due di assistere i sostituti per le prime quattro gare. Per cui sul muretto box l'ex, ma ancora attivo ingegner di pista di Raikkonen, partecipa alle riunioni tecniche e dà indicazioni dal muretto mentre Ioverno assiste Jock Clear che lo ha sostituito anche in queste funzioni.

Symonds e Brawn la strana coppia

Pat Symonds e Ross Brawn hanno lavorato insieme ai tempi della Benetton vittoriosa con Schumacher. Adesso, a distanza di anni, la coppia si è riformata perché Ross ha chiamato Pat a dargli una mano in seno a Liberty Media come CTO, ovvero responsabile delle operazioni tecniche. La scelta ha lasciato perplessi anche perché sulle competenze di Symonds in materia di scelte tecniche qualcuno ha dei dubbi. In ogni caso alla Benetton il duo funzionava, probabile che qualcosa tirino fuori anche adesso che devono scrivere le linee guida dei regolamenti.

Paddock deserto in mezzo al deserto

Uno degli aspetti che salta all'occhio per chi era a Sakhir è il deserto nel paddock, ovvero con la scomparsa di alcune TV che trasmettevano, come la RAI, o il ricollocamento di altre, come Sky Italia che ha gestito diversamente lo staff, oltre alla mancanza di alcune testate, il paddock era miseramente vuoto, mancavano i soliti capannelli di telecamere e piloti e manager a passare da una intervista all'altra. Un pilota di un top team lamentava il fatto di avere la giornata libera dopo le prove, nel senso che non aveva programmato nessuna intervista (eppure gli addetti stampa ti fanno penare) e di aver limitato a 10 minuti l'impegno totale. Nemmeno la presenza al paddock club era stata programmata perché non c'erano ospiti da intrattenere. Un peccato perché gli organizzatori avrebbero meritato di più.

Bahrain costa meno che in Europa

Per venire incontro ai tifosi e a chi vuole vedere la gara il governo del Bahrain da anni adotta una politica di incentivazione. Infatti uno staff assiste spettatori, team e media, nelle operazioni di visto alla dogana, seleziona hotel a 4 e 5 stelle a prezzi abbordabili (un 4 stelle va dai 70 agli 80 euro a notte) ed è compresa la prima colazione, il trasporto dall'aeroporto all'hotel e da questi al circuito. Prezzi popolari anche sulle tribune, con biglietti che possono costare a massimo 300 dollari ma che danno diritto ad assistere ai tre concerti coi vip e cantanti famosi che si svolgono dopo prove e gare. Se si pensa a cosa costa Monza (dai 110 euro di ingresso agli oltre 500 delle tribune) e gli hotel in zona (un bed and breakfast l'anno scorso in centro a Monza era arrivato a 210 euro a notte) tirando le somme costa meno venire in Bahrain (circa 500-600 euro il volo più l'hotel) che fare solo un sabato e domenica in Europa.

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