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A Sakhir arriva il poleman che non ti aspetti. Nelle qualifiche al Bahrain International Circuit ad imporsi è stato Valtteri Bottas: sarà il pilota finlandese a scattare dalla pole position nel Gran Premio del Bahrain, terza prova del mondiale 2017 di Formula 1. 1'28"769 è il crono colto dall'alfiere della Mercedes, al primo acuto al sabato in carriera. Nell'affascinante cornice dell'imbrunire di Sakhir, sotto le luci artificiali che illuminano il circuito, le monoposto sono messe alla prova dalle temperature dell'asfalto, in continua evoluzione, ma anche dalla natura stop-and-go della pista, che mette alla prova i freni e le coperture posteriori.
Quest'anno la partenza è diventata ancora più cruciale: non è un caso, infatti, che nel corso delle prove libere i piloti in lizza si siano allenati proprio nello start. Il vantaggio della pole position è nelle mani di Bottas; vedremo come lo sfrutterà nella gara di domani, al via alle 17.00 italiane. Decisamente ottima la prestazione in qualifica del finlandese, capace di battere Lewis Hamilton per 23 millesimi. La Ferrari, questa volta, insegue da più lontano: Sebastian Vettel, terzo, è staccato di quattro decimi; Kimi Raikkonen, quinto, accusa un ritardo di 8 decimi da Bottas.
I piloti dei top team sono scesi in pista nella Q2 sin da subito con le supersoft; Vettel, Bottas e Hamilton avevano colto il loro miglior tempo nella Q1 con il compound intermedio scelto da Pirelli per il Bahrain, le soft. Raikkonen, autore di un primo tentativo lanciato tutt'altro che esaltante, aveva già montato le soft. Nella Q2, è stato Bottas il primo a scendere sotto il piede dell'1'30; non si è fatta attendere la risposta di Hamilton, che ha ottenuto un tempo migliore di 20 millesimi. Vicino anche Vettel, a soli 61 millesimi da Hamilton. Nella Q3 è stato nuovamente Hamilton a suonare sin da subito la carica, seguito - a soli 51 millesimi - da Bottas. La zampata finale, però, è stata del finlandese.
Dopo le buone prestazioni nelle prove libere, il miglioramento della RB13 si è confermato anche nelle qualifiche. Pur essendosi avvicinata a Ferrari e Mercedes rispetto all'Australia e alla Cina, la Red Bull è però ancora troppo lontana per insidiare la prima fila. Daniel Ricciardo è riuscito ad inserirsi tra i piloti della Ferrari in quarta posizione; Max Verstappen è sesto, davanti a Nico Hulkenberg, della Renault. Completano la top ten Felipe Massa, della Williams; Romain Grosjean, in forza alla Haas Racing; e il compagno di squadra di Hulkenberg, Jolyon Palmer. Per la prima volta in carriera, Palmer è approdato alla Q3: un risultato incoraggiante, questo, in un momento di forte difficoltà per il britannico.
Un errore al termine del suo tentativo lanciato è costato a Daniil Kvyat il passaggio alla Q3: il pilota della Toro Rosso, fuori per soli 24 millesimi, scatterà dall'undicesima posizione in griglia. Segue il pilota della Williams, Lance Stroll, apparso un po' in difficoltà nella gestione della sua monoposto in pista. Buona, invece, la prestazione del rientrante Pascal Wehrlein, autore del tredicesimo tempo di sessione al volante della sua Sauber C36; il tedesco ha preceduto Esteban Ocon, della Force India.
È ancora notte fonda in casa McLaren: Fernando Alonso, fresco della notizia della partecipazione alla 500 Miglia di Indianapolis, è stato fermato anzitempo nella Q2 dall'ennesimo problema occorso sulla sua MCL32. L'asturiano scatterà dalla quindicesima posizione in griglia, con la sola, magra, soddisfazione di aver fatto meglio del compagno di team. Bruciando componenti del motore a questa velocità, peraltro, la scuderia di Woking potrebbe incappare ben presto in penalità.
Il primo degli esclusi dalla Q2 è a sorpresa il pilota della Toro Rosso, Carlos Sainz: le qualifiche dello spagnolo sono state compromesse dalla rottura della power unit Renault della STR12 nel corso della Q1. Peccato per Sainz, che avrebbe avuto le carte per approdare alla Q3. Qualifiche no anche per Stoffel Vandoorne, ancora una volta surclassato dal blasonato compagno di squadra, Alonso: il belga della McLaren scatterà dalla diciassettesima posizione in griglia.
Deludente pure la prestazione del pilota della Force India, Sergio Perez, eliminato a differenza del vicino di box, Ocon. Sono usciti perdenti dal confronto interno alla propria scuderia anche i due alfieri che andranno ad occupare l'ultima fila, Marcus Ericsson, della Sauber, e Kevin Magnussen, in forza alla Haas Racing. Brucia in particolare la sconfitta interna di Ericsson, vistosamente più lento di Wehrlein, rientrato dopo un'assenza durata due Gran Premi.