F1, GP Bahrain 2017: le pagelle di Sakhir

F1, GP Bahrain 2017: le pagelle di Sakhir
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I promossi e i bocciati di Sakhir nelle pagelle del Gran Premio del Bahrain 2017
17 aprile 2017

Due a uno, e la certezza che se lo sviluppo tecnico durante l'anno l'assisterà, nessun traguardo è precluso per la Ferrari di quest'anno. Né per un ormai pienamente ritrovato Vettel: un po' meno brillante del solito in qualifica, in gara è stato il solito martello, veloce e saggio allo stesso tempo in un gran premio che si è giocato su distacchi ridotti ma anche su una visione strategica lungimirante. E il tedesco è stato semplicemente perfetto in ogni circostanza: voto 9 allora, aspettando un guizzo anche al sabato.

Voto 7 di incoraggiamento però a Raikkonen, che ha mancato la seconda fila il sabato e il podio la domenica e che avevamo anche noi criticato non poco in Cina. Però... però stavolta il finlandese ha dimostrato di sapere e volere lottare, con un paio di infilate niente affatto facili su un Massa motorizzato Mercedes. E soprattutto, stavolta al finlandese vanno riconosciute le attenuanti del caso, perchè a tratti il muretto Ferrari è parso quasi dimenticarsi di lui, sul quale ha applicato di fatto la stessa strategia di Vettel, ma sempre con qualche giro di ritardo. E ogni volta erano secondi lasciati agli avversari... Ora, in F1 i complottisti hanno (quasi) sempre torto, però al finlandese forse oggi hanno davvero tarpato un po' le ali. Oppure, vista la sua proverbiale abilità nel gestire le gomme, perchè non tentare una sosta sola ritardando il primo pit stop e lasciando che il finlandese ripartisse in testa dopo la prima safety car? Rallentato.

Piccoli dubbi che lasciano il tempo che trovano, si dirà, di fronte ad una gara gestita comunque magistralmente da parte della Ferrari, e allora al muretto rosso voto 9, però la prossima volta la stessa attenzione la vogliamo anche sull'altra auto...

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"Solo" voto 7 invece ad Hamilton, velocissimo quando ormai non serviva più, ma beffato dal compagno di squadra al sabato e un po' troppo malizioso al primo pit stop. Un peccato veniale, che però gli è costato caro, anche se niente ci toglierà dalla testa che Vettel nel finale stava solo gestendo. Birichino.

Peggio ancora però - a nostro parere - ha fatto Bottas, nonostante la bellissima pole del sabato, che però se poi alla domenica si trasforma in un mezzo paracarro, diventa un ulteriore argomento di accusa, perchè significa che di base veloce lo è: allora cosa è successo? Perchè non si può fare una pole strepitosa e poi prendere mezzo calendario da Vettel e quasi buttarsi nella sabbia per far passare il compagno, suvvia. E allora voto 6,5: sgonfiato.

A proposito, voto 5 al box Mercedes che non voleva impartire ordini di scuderia... sì come no.

Alle loro spalle, voto 7 a Ricciardo, che si qualifica davanti a Verstappen, dal quale si fa beffare alla prima curva, poi finchè può resta attaccato ai primi, ma ben presto capisce che la cavalleria a disposizione è ben altra e porta a casa qualche punto buono più per la classifica che per il morale.

E voto 7 - sulla fiducia - anche a Verstappen, che nei primi giri fa un po' di casino ma poi i freni lo abbandonano troppo presto per sapere realmente come sarebbe andata a finire. Peccato.

Resiste e persiste, invece, Massa, sempre veloce in qualifica e concretissimo in gara: porta a casa un 6° posto prezioso per una Williams un po' al di sotto delle aspettative dell'inverno, ma capace una volta di più di regalare all'ex pensionato Massa una seconda giovinezza. Voto 8, sorprendente.

Continua a prenderle invece Stroll: in gara dagli altri piloti - e anche stavolta non ci sentiamo di attribuirgli colpe particolari nel contatto con Sainz - ma anche da Massa al sabato. Ora se tre indizi fanno una prova, tre batoste in qualifica consecutive quanto meno fanno venire dei dubbi. E il rischio di essere considerato "solo" un pilota con la valigia è già fortissimo. Voto 5, sprofondato.

Sempre uguale, sempre veloce, sempre efficace invece Perez, sul quale ci rendiamo conto di scrivere ogni volta le stesse cose, ma non è colpa nostra se il messicano da quando non c'è più Maldonado in pista ha smesso di combinare casini e ha ripreso a filare come una bestia e portare a casa piazzamenti importanti. E allora, ancora una volta, voto 8: sottovalutato.

Veloce e concretissimo, stavolta, lo è stato anche Grosjean, che porta ancora una volta la Haas dalle parti nobili della classifica: l'auto non è assolutamente male, ma anche il francese fa la sua parte. Voto 7,5, certezza.

E finalmente una bella gara è stata anche quella di Hulkenberg, che porta la Renault ad un 9° posto forse al di sopra del livello della monoposto francese: voto 7,5, bentornato.

Chiuda a punti, tre gare su tre, Ocon: il francese imperterrito si tiene lontano dai guai, continua a fare esperienza e a portare risultati utili al team. Certo, Perez per ora resta su un altro livello e chi fino allo scorso anno considerava il francese un predestinato inizia timidamente a fare qualche distinguo... Per ora voto 7, per il resto si vedrà.

Voto 8 di incoraggiamento invece a Wehrlein: pochi giornalisti, soprattutto italiani, lo faranno notare avendo il tedesco preso il sedile di Giovinazzi (che però originariamente era già suo), ma tornare in macchina praticamente senza test invernali e senza avere corso le prime due gare non è mica uno scherzo, il tedesco però ci ha messo circa un'ora - al sabato - per ridicolizzare il compagno di squadra Ericsson e per poco la domenica non andava a punti, battendo anche un Kvyat decisamente meglio attrezzato sul piano tecnico. Guarito.

A proposito del russo: buono in qualifica e grintosissimo in gara, ma anche tanto dispersivo, perchè con la Toro Rosso di quest'anno un piazzamento nella top ten è un risultato ampiamente possibile. E allora voto 5, casinista. Giudizio che vale anche per Sainz, con l'aggravante di una qualifica molto meno brillante e di avere infilzato Stroll uscendo dai box: ok che qui forse era più un concorso di colpa, ma il pilota di esperienza tra i due chi era? E allora voto 4 e pensiamo alla prossima gara che è meglio.

Voto 0 alla McLaren Honda, perchè non riuscire nemmeno a schierare al via Vandoorne rappresenta uno smacco davvero difficile da immaginare pensando all'ammontare di tecnici, esperienza, tradizione e soldi messi in campo. Dispersi.

Voto 8 invece ad Alonso, che potrebbe metterla giù dura oppure correre con un braccio fuori dall'abitacolo e invece (per il momento) trova comunque modo di divertirsi a fare a ruotate nelle retrovie, finché anche il suo motore non dice basta. Ammirevole, ma si capisce anche la voglia di cambiare aria, destinazione Indy 500, almeno per una domenica.

Gp del Bahrain 2017, i voti

Vettel 9

Ferrari 9

Massa 8

Perez 8

Wehrlein 8

Alonso 8

Grosjean 7,5

Hulkenberg 7,5

Raikkonen 7

Hamilton 7

Ricciardo 7

Verstappen 7

Ocon 7

Bottas 6,5

Mercedes 5

Stroll 5

Kvyat 5

Sainz 4

McLaren-Honda 0

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