Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Non solo la Force India ma pure il personale di controllo agli ingressi del circuito avevano magliette rosa e grigio, tanto che sembravano quasi tutti tifosi del Palermo Calcio (che ha il nero, lo sappiamo...). Anche in sala stampa alcuni giornalisti (sauditi e arabi in genere) hanno sfoggiato camicie e magliette di questo colore, come dire che il 2017 è l'anno del rosa, anche se per tutti non è che sia proprio tutto...rosa e fiori!
Anche la Pirelli ha cambiato i colori delle divise del proprio staff. C'è ancora il nero ma è sfumato in grigio e con i bordini gialli e neri danno un tocco di eleganza alla divisa. Rispetto a quelle del passato, grigio scuro tinta unita, è stato un modo molto fashion di vestire il personale in pista, facilmente riconoscibile e alla moda
La tendenza al grigio grigio scuro e nero di Ron Dennis sta per essere cancellata del tutto dalla McLaren, adesso le divise sono diverse, tutto grigio a maglina a righe per il personale e i piloti (in ossequio alla Honda) ma certamente eleganti, le brutte magliette a rigoni bianche e nere dell'anno scorso sono scomparse, i dirigenti indossano camicia bianca elegante, solo che si confondono con quelle di Liberty Media, che ha mantenuto il bianco immacolato che aveva Bernie Ecclestone.
Un altro aspetto della logistica del Bahrain è che per invogliare il pubblico e la stampa a venire nel piccolo regno, oltre all'hotel organizzano anche i trasferimenti da circuito a hotel con navette, guidate da autisti indiani ai quali bisognerebbe dire che un motore diesel non va tirato il collo in prima marcia ma che esistono anche gli altri rapporti. A parte questo gli orari previsti erano di un bus ogni 30 minuti, peccato che a volte saltavano gli orari e alcuni, come un giornalista brasiliano, sono rimasti bloccati da soli nel parcheggio fuori dal circuito per un'ora e mezza prima che andassero a recuperarlo. Per fortuna fa caldo (38 gradi a mezzanotte...) per cui il tempo scorre in una piccola sauna. C'è poi il capitolo hotel, siccome non tutti stanno negli stessi alberghi capita che gli autisti inventino strade nuove infilandosi in vicoli senza ritorno pur di tentare di risparmiare tempo. Una nota divertente: appena arrivato in aeroporto il vostro cronista è stato salutato da un noto personaggio dell'ambiente, fatto sta che invece del piccolo bus per il trasferimento, è stato caricato a forza su una BMW serie 7 allungata riservata ai dirigenti. Ecco, almeno l'arrivo in hotel è stato di quelli trionfali (e a sbafo)...
Due serate dedicate al personale F.1, la prima il mercoledì sera nel paddock con una megagrigliata per il personale e la stampa presente in loco (che con la storia di Alonso e Indianapolis hanno fatto tardi saltando la cena) e poi il giovedì sera da Foundry, ristorante trendy e alla moda in cui agli ingressi c'erano modelle ucraine a dare il benvenuto e cameriere orientali a portare spiedini di salmone, carne, hamburger e panini vari conditi da abbondanti bevute alcoliche. Unica cosa rara, l'acqua, si faticava a trovarne...
Visto che gli hotel locali sono tutti dotati di discoteche, quello per la stampa (ne hanno bloccati due) di discoteche ne hanno tre, due ai piani intermedi e una all'ultimo, con musica a palla tutta notte e rumore di gente che va e viene provenienza altri hotel. A complicare le cose i cantieri per le tante costruzioni in essere, per cui rumore tutta notte e gli altoparlanti col muezzin a dettare il ritmo delle preghiere della giornata. A rendere il tutto fantozziano, la rottura di un aspiratore della colonna del bagno che ha soffiato e fatto casino tutta notte in un'ala dell'albergo...