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Dal freddo e la pioggia di Shanghai alle brucianti temperature del Bahrain nel giro di meno di una settimana: questo il drastico cambio di scenario che ha visto protagonista il Circus della Formula 1, approdato a Sakhir per la terza prova del mondiale 2017. Caldo infernale, asfalto abrasivo, sabbia, lunghi rettifili e brusche decelerazioni, che mettono a dura prova l'impianto frenante: queste le insidie del Bahrain International Circuit.
Delle tre sessioni di prove libere, solo le FP2 vengono disputate nelle stesse condizioni di qualifiche e gara, cioè in notturna: fondamentale, dunque, per i team raccogliere dati indicativi in termini di passo gara e giro secco in questi 90 minuti. Ad emergere in queste condizioni è stato Sebastian Vettel, autore del miglior tempo nel tardo pomeriggio di Sakhir.
1'31"310 è il crono colto dal pilota della Ferrari. Il quattro volte campione del mondo ha preceduto l'alfiere della Mercedes, Valtteri Bottas, e Daniel Ricciardo, in forza alla Red Bull. La sessione di Vettel ha subito un brusco arresto a circa 30 minuti dal termine, a causa di un improvviso calo di potenza della sua SF70H. Aiutato dai commissari dopo essersi fermato all'ultima curva, Vettel è riuscito a raggiungere i box e a riprendere il lavoro in breve tempo.
Il weekend di gara in Bahrain non è certo iniziato con il piede giusto per il pilota della Ferrari, Kimi Raikkonen. Il motore della SF70H di Raikkonen si è eccessivamente surriscaldato nelle FP1, ponendo fine anzitempo al lavoro in pista del finlandese. I meccanici della Rossa hanno perfezionato la sostituzione della power unit sulla sua vettura nella pausa tra la prima e la seconda sessione di prove libere. Nelle FP2 Raikkonen ha ottenuto il quarto tempo, davanti al britannico della Mercedes, Lewis Hamilton, rallentato da Hulkenberg nel suo secondo tentativo lanciato.
Sesto è proprio il pilota della Renault, Nico Hulkenberg; seguono Felipe Massa, in forza alla Williams, e Max Verstappen, della Red Bull. Completano la top ten il francese della Haas Racing, Romain Grosjean, e il russo della Toro Rosso, Daniil Kvyat. Undicesima posizione per il compagno di team di Grosjean, Kevin Magnussen, che ha preceduto Esteban Ocon, della Force India, e Jolyon Palmer, in forza alla Renault. Fernando Alonso, fresco della conferma della sua partecipazione alla 500 Miglia di Indianapolis, è quattordicesimo, davanti al messicano della Force India, Sergio Perez.
Sessione difficile per Lance Stroll: il giovanissimo rookie della Williams ha accusato dolori al volante della sua FW40, molto probabilmente per un problema al sedile. Stroll ha chiuso le FP2 in sedicesima posizione, davanti a Marcus Ericsson, della Sauber, e Carlos Sainz, in forza alla Toro Rosso, vittima di problemi alla sua STR12.
Pascal Wehrlein, al primo weekend di gara della stagione 2017, ha fatto peggio del suo compagno di squadra. Il tedesco, ricordiamo, era stato sostituito dal nostro Giovinazzi sia in Australia che in Cina in quanto non ancora ripresosi dall'infortunio alla schiena occorsogli durante la Race of Champions nel mese di gennaio. Wehrlein ha ottenuto il diciannovesimo tempo nelle FP2.
Continuano le ambasce in casa McLaren Honda: nel corso delle FP1, Stoffel Vandoorne è stato abbandonato dalla sua MCL32; la causa di questo stop sarebbe l'ennesima rottura della power unit firmata dalla casa nipponica. Nelle FP2 Vandoorne ha totalizzato solo otto giri.