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SAKHIR – Forse sarà il freddo anomalo, forse sarà la pista che si adatta meglio, fatto sta che se in Australia dopo il primo giorno la Ferrari aveva fatto sognare un recupero sulla Mercedes, in Bahrain è bastata una sessione per capire che qualcosa non torna. Infatti, sia con le gomme soft sia quelle morbide, i tedeschi hanno dominato con Rosberg davanti ad Hamilton e a nulla serve che Button sia terzo con una McLaren sorprendente, nel senso che la posizione non rispecchia il valore della macchina ma il secondo e tre decimi di distacco accusato dall’inglese sta a dire che contro le Mercedes c’è poco da fare. Forse hanno voluto spaventare gli avversari, e ci sono riusciti bene visto che le Ferrari sono finite dietro a un secondo e 451 Raikkonen e 1,649 Vettel, che sul finire della seconda sessione si è pure fermato in pista per il cattivo serraggio della ruota posteriore sinistra (si è allentato il dado o si è perso, non cambia il risultato).
Tutto da rivedere e tutto da capire, le qualifiche diranno a che punto sono tutti quanti a parità di gomma e benzina, visto che in teoria si dovrebbe essere tutti nelle stesse condizioni mentre il primo giorno di prove ognuno gira con la benzina che vuole. E quindi i risultati sono da prendere non con le molle ma coi guanti sopra. Il tutto però è bastato per capire una cosa elementare: Mercedes su un altro pianeta, il resto in ordine sparso. E se davvero la Toro Rosso di Verstappen con un motore Ferrari vecchio di un anno è 50 millesimi più veloce di Raikkonen, allora qualche domanda uno se la pone. Ad esempio, cosa farebbe la Toro Rosso con un motore moderno e con più cavalli? Ma soprattutto, Raikkonen (ma anche Vettel) sono davvero più lenti del ragazzino della F1 Verstappen? Chiaro che no, almeno hanno più esperienza ed è chiaro che sul motore la squadra di Faenza ha meno della Ferrari e quindi, visto che le gomme sono identiche, a sto punto viene fuori il telaio, l’aerodinamica e la messa a punto. Che per la Ferrari forse non è ancora quella ottimale.
Se si tratta di messa a punto da trovare, allora speriamo ci arrivino subito, se c’è qualcos’altro, allora meglio prenotare per tempo le vacanze perché se l’andazzo del mondiale rimane questo, ci sarà gran poco da raccontare. Anche se Rosberg dovesse battere Hamilton, che pubblica le foto nel bagno dell’aereo o del pianoforte preso a noleggio e trasportato in camera d’hotel per dare un senso alla sua vita. Di sicuro non è la Ferrari che si voleva, non è la Ferrari che si sperava e questo potrebbe portare a non capire come affrontare i problemi. Per cui, finita una giornata di prove, si impara, si mette da parte e domani è un altro giorno. Punto. Fra le note positive della giornata il debutto di Stoffel Vandoorne al posto di Alonso. Lo spagnolo sembrava un pensionato a guardare il cantiere coi lavori in corso della McLaren. Il ragazzino, invece, ha viaggiato tutta notte dal Giappone, è atterrato alle 9,30 in Bahrain, è andato in pista, ha fatto il sedile, lo hanno spedito in pista e il suo 11 tempo dietro ai top drive come Ricciardo, Massa, Vettel e compagnia senza aver commesso il minimo errore, è da premiare. Il ragazzino ha i numeri, ci sa fare, sarebbe bello trovasse posto in pianta stabile da qualche parte